2) MONZAMBANO – CASTELLARO LAGUSELLO

È collocato in una ridente posizione tra il Mincio che scorre nella valle sottostante e il pittoresco castello, abbracciati dalla cresta delle colline moreniche. Alcuni avelli (tombe ad inumazione) romani furono disseppelliti nei dintorni dell’antico castello e ritrovate monete dell’Imperatore Claudio, le cui schiere avrebbero avuto a Monzambano una vittoria.

Monzambano

Il castello torreggia nella parte più elevata della terra e conserva la primitiva architettura del secolo XII, allorché Monzambano dipendeva dai veronesi. Fra gli imputati dell’uccisione di Martino della Scala furono Piraino e Todesco del Carezzani che si salvarono la vita offrendo al Comune di Verona, Monzambano.

il castello di Monzambano

Fu il luogo travagliato dalle fazioni guelfe e ghibelline nel secolo XIV e sofferse nel XV per i conflitti della Repubblica Veneta con gli imperatori e per la sua posizione strategica nel secolo XVIII e l’inizio del XIX fu campo di combattimenti con massimo danno per gli abitanti. Nel 1528 fu posto a sacco dalle genti del Duca di Brunswick che marciavano contro Brescia.

La chiesa parrocchiale è ampia ed elegante  con  “buoni” lavori d’arte ed un organo di pregio.

Nella terza domenica di settembre si tiene la tradizionale Festa dell’uva, che sottolinea il forte interessamento alla viticoltura della zona.

Castellaro Lagusello

Borgo medievale da visitare è certamente quello di CASTELLARO LAGUSELLO,  con un castello risalente al 1100-1200 e deve la sua origine agli Scaligeri, anche se poi, a motivo della sua posizione strategica di confine, fu coinvolto presto nelle controversie tra Verona e Mantova, finendo in possesso, di volta in volta, dei Visconti, della Serenissima Repubblica di Venezia e nel 1391, spettava ai Gonzaga, avendolo comperato per 60.000 lire. Anche la parrocchia di Castellaro Lagusello è molto antica. Il primo documento che parla di questa Comunità risale al 1145 in una bolla di Papa Eugenio III°.   La chiesa attuale fu ristrutturata nel 1700 sulle probabili fondazioni dell’antica pieve. Sono conservate nell’edificio sacro una Madonna in legno dell’inizio del ‘400 di notevole valore, una Via Crucis ed una serie di Misteri del Rosario, attribuiti all’Ugolini, e tele del 1600/1700.

CURIOSITÀ D’ALTRI TEMPI

Nell’archivio comunale le carte più antiche risalgono al 1797 oltre a buste per atti relativi ai danni di guerra degli anni 1848, 1859 e 1866.

Dieci buste contengono gli atti dello stato civile dal 1866 al 1881. Altre contengono quelle del giudice conciliatore con sei registri delle sentenze; cinque delle convenzioni superiori alle lire 30, undici per quelle inferiori, uno pei processi verbali e 10 pei protocolli e registri modelli A.

L’Archivio è ordinato coi rispettivi inventari, mancanti però degli indici.

Per gli atti notarili Monzambano ha i rogiti nell’Archivio notarile di Verona, che sono di 10 notai dal 1570 al 1790, formando 76 buste.

I registri della parrocchia dei nati dal 1588, dei morti dal 1670, dei matrimoni dal 1736, essendo andati perduti i precedenti dei morti e matrimoni, mentre l’archivio della Congregazione di carità è costituito da sette buste o mazzi con 4 registri, le carte più antiche sono copie di testamento del 1805. La Congregazione amministrava anche il Pio Istituto dotale di Castellaro e del Pio luogo elemosiniero.

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