CODOGNO: De itinere epistulae La posta nell’impero romano tra la Postumia e l’Aemilia

 Sabato 16 alle ore 17, il Circolo filatelico numismatico Banino di San Colombano al Lambro(Mi) ha organizzato a Codogno (Lo) nell’Ex Ospedale Soave, oggi reso museo, una mostra itinerante avente per oggetto “De itinere epistulæ – La posta nell’Impero romano tra la Postumia e l’Æmilia” e rimarrà aperta al pubblico fino al 31 maggio.

DE_ITINERE_EPIST_554224fddfa3a

All’interno del vernissage, verrà presentato un libro molto interessante soprattutto per gli appassionati di storia postale e dell’impero romano che porta lo stesso titolo della mostra, “De itinere epistulae. La posta nell’impero romano tra la Postumia e l’Aemilia” (Edizioni Sometti): un accattivante viaggio ‘on the road’ sulle strade romane di 2000 anni fa, alla scoperta della grande rete viaria che attraversava la pianura padana scritto a quattro mani dal mantovano Sergio Leali e dalla lodigiana Valeria Menichini, corredato da un ricco apparato iconografico tra cui le interessanti tavole a colori di Guglielmo Calciolari, autore della cartina geografica allegata al volume.

L’origine del servizio postale è molto antica. Nella penisola italica arrivò con l’impero romano grazie all’imperatore Augusto, che se ne occupò personalmente creando il cursus publicus, cioè la posta statale.  De itinere epistulae ci propone un viaggio ‘on the road’ sulle strade romane di 2000 anni fa, alla scoperta della grande rete viaria che attraversava la pianura padana tra la via Postumia e la via Emilia: l’innovativo servizio di posta, i tanti mezzi di trasporto, la monetazione e le merci di scambio, gli imperatori e i protagonisti di una grande storia, vista con la lente dello storico e del postalista ma con un taglio didattico che lo rende accessibile ad un pubblico molto vasto.

Come scrivevano i romani? Si sono scoperte numerose testimonianze sui supporti, gli strumenti e gli inchiostri usati, da cui possiamo ricostruirne concretamente la storia”. Sono gli affreschi di Pompei, i ritrovamenti di Aquileia, le tavolette di Vindolanda, i resoconti dei grandi testimoni come Plinio, Cesare e Augusto.

Il percorso intende riassumere geograficamente e storicamente gli anni dal I secolo avanti Cristo alla fine dell’Impero romano d’occidente, dalla conquista della pianura Padana, la sua colonizzazione, le alterne vicende che si susseguirono lungo l’Eridano fino alla definitiva disfatta. Nel contesto, il servizio postale statale subì diverse vicissitudini sia organizzative sia economiche, ma giocò un ruolo fondamentale per tenere unito un territorio vastissimo, disomogeneo ed ormai lentamente aggredito da nemici interni ed esterni. Così il “cursus publicus”, che si avvaleva delle famose strade romane, divenne simbolo di potere, raffigurato sulle monete a testimonianza della sua importanza. Per tale aspetto, si pone la lente d’ingrandimento sulla zona compresa tra Pavia e Mantova. Ecco ad esempio la tabula Peutingeriana: oltre ad avere una vicenda a tratti misteriosa, racconta la viabilità al tempo.

Non meno importanti sono i lunghi ed in parte noiosi elenchi degli itinerari, ormai medievali, che i fedeli compilavano nei loro pellegrinaggi verso la Terra Santa attraversando l’Europa intera.

5321cb4fa3bb6_palazzo-ex-soave

Ex ospedale Soave, Viale Gandolfi 6, Codogno – orari di apertura: venerdì 15-19, sabato e domenica 10-12 e 15-19; INGRESSO LIBERO

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.