CAVRIANA – Il Pane e il Vino e le Palafitte

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di G.Baratti

Nell’ambito delle manifestazioni collaterali di EXPO 2015, il Museo Archeologico dell’Alto Mantovano di Cavriana (Mn), piazza Castello, 5, ha organizzato una MOSTRA SULL’ALIMENTAZIONE DEL MONDO ANTICO che rimarrà aperta al pubblico fino al 30 Novembre.

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L’evento sarà in collegamento con quelli previsti nei Musei Archeologici di Gavardo, Desenzano e Manerba del Garda che, nelle rispettive sedi, tratteranno le diverse componenti.

Tema principale della mostra di Cavriana sono “il Pane e il Vino”, argomenti scelti in funzione della presenza di un pane lievitato, unico nel suo genere, e dei vinaccioli rinvenuti nella palafitta di Bande di Cavriana dei quali sono in corso studi sulla composizione e la definizione del DNA. 

La Mostra, presenta inoltre, una panoramica esauriente dell’alimentazione nella preistoria grazie alla ricchezza di materiali e informazioni sui resti di pasto – faunistici e vegetali – rinvenuti nel corso delle ricerche condotte anche a Castellaro Lagusello e a Barche di Solferino per l’Età del Bronzo e alla Tosina di Monzambano per il Neolitico.

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Le vetrine ospitano una selezione di materiali, strumenti e documentazioni che permettono al visitatore di avere maggiore chiarezza circa l’allevamento e le pratiche agricole dell’epoca, la coltivazione dei cereali e della vite, e dell’alimentazione quotidiana con l’ostensione di vasellame da cucina e da mensa di sicuro interesse. Per l’occasione verrà ricostruita, nel prato antistante le Scuderie di Villa Mirra, sede dell’esposizione, la palafitta già realizzata a scopo didattico dal prof. Adalberto Piccoli in accordo con la Soprintendenza ai Beni Archeologici della Lombardia e nel rispetto delle norme UNESCO. Si tratta di una ricostruzione di  alcuni particolari strutturali rilevati nel corso degli scavi, con gli stessi materiali e utilizzando repliche i degli attrezzi in legno e in bronzo impiegati 4000 anni fa.

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In origine questa struttura era stata posizionata presso il laghetto del “Bragone” a Cavriana con lo scopo di restituire ai giorni nostri le sofisticate tecniche carpentieristiche adottate per la costruzione di un modello strutturale caratteristico dell’Età del Bronzo. In altre zone dell’Italia settentrionale degli esperti hanno proceduto in passato ad alcune simulazioni in questo senso, ma mai nella zona del Lago di Garda e mai riproducendo elementi originali.

Questo progetto si è potuto realizzare anche grazie al contributo finanziario del GAL Colline Moreniche, molto importante e significativo per comprendere in maniera più efficace, come dovevano essere gli abitati dell’Età del bronzo nell’area cavrianese e delle Colline Moreniche.

I siti palafitticoli sono le migliori fonti archeologiche di cui al momento si dispone per conoscere le culture preistoriche.

Foto archivio web

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