GAZOLDO DEGLI IPPOLITI (Mn) – Il M.A.M. ospita “BOCCONI AMARI”. A Pink Art Food Show

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20 settembre ♦ 31 ottobre

VERNISSAGE 20 SETTEMBRE 0RE 18

INGRESSO GRATUITO

di G.Baratti

Al MAM – Museo d’Arte Moderna di Villa Ippoliti, Via Marconi,126 a Gazoldo degli Ippoliti, domenica 20 settembre alle ore 18 il sindaco Nicola Leoni, inaugura una mostra collettiva tutta al femminile. Si tratta di BOCCONI AMARI. A Pink Art Food Show, un progetto curato da Francesca Baboni, Gianfranco Ferlisi e Stefano Taddei dove hanno voluto mettere insieme 17 artiste di varie generazioni, alcune già affermate a livello nazionale ed internazionale fino alle emergenti.

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Durante la cerimonia d’inaugurazione il sindaco di Gazoldo degli Ippoliti, Nicola Leoni ha espresso un proprio pensiero – “Parlare di cibo e di alimentazione può apparire, nei tempi attuali, una moda, un’inevitabile allinearsi ai temi ricorrenti. Ebbene questa proposta di «Bocconi amari» vuole essere invece una sfida, quasi una provocazione a riflettere sulle numerose implicazioni del rapporto dell’individuo col cibo, intendendo «individuo» come persona dotata non solo di corpo di stomaco ma anche, e soprattutto, di intelligenza, equilibrio, spirito”.

Daniela Alfarano, Sonia Andreani, Elisa Bertaglia, Caterina Borghi, Alketa Delishaj, Tamara Ferioli, Antonella Gandini, Marina Gasparini, Federica Gonnelli, Ketra, Julia Krahn, Silvia Manazza, Silvia Marchesini, Ornella Montini, Elena Monzo, Giovanna Sottini, Cristina Treppo.

A loro il compito d’ interpretare il tema del cibo con speciali peculiarità personali ed eccelse capacità espressive autenticamente femminili, individuandone le patologie e i rapporti controversi.

L’esposizione ha il contributo del Comune di Gazoldo degli Ippoliti, Provincia di Mantova, Regione Lombardia, MAM, Sistema Museale della Provincia di Mantova, Ecomuseo, L’Aquila e il Leone e Italia Alimentari.

Scopriamo più da vicino con una breve biografia e una loro opera le diciassette artiste:

DANIELA ALFARANO

Corpo fragile

corpo fragile, 2015, matita su carta

Vive e lavora a Modena e Milano. Ha iniziato la propria ricerca artistica sperimentando diverse tecniche pittoriche nell’ambito di una produzione iconografica e figurativa. Non ha comunque mai abbandonato il disegno, ed è proprio con la tecnica del disegno a grafite sviluppato direttamente su tavola che ha trovato una sua personale cifra stilistica che tutt’ora la contraddistingue. Negli anni ha partecipato a numerose mostre e scritto libri riguardanti la pittura. Nel  2012 espone le sue opere con personali dal titolo ”PRECIS”  al Museo Diocesano di Milano e ”Prima che venga la luce” al Museo Ca’ la Ghironda a Bologna. Nel mese di settembre dello stesso anno una ulteriore esposizione a carattere spirituale nel Museo Interreligioso di Bertinoro dal titolo ”Nel Puro Vero“. Nel 2013 le personali presso la Fabbrica Borroni di Milano, Galleria Mies e al Seminario Metropolitano di Modena.

SONIA ANDREANI

OGM

Ogm_setting, 2015, foto digitale su forex

Nasce a Cremona, vive e lavora a Piacenza. Si diploma al Liceo Artistico “B. Cassinari” di Piacenza nel 2001, nel 2005 consegue la Laurea in Scultura all’Accademia di Belle Arti di Carrara. Nel 2007 ottiene la Laurea al biennio specialistico in Arti Visive-Pittura con il maestro Omar Galliani. Ha frequentato dal 2004 workshop con i maestri Pier Paolo Calzolari (“Gruppo 20% In Fieri”), Massimo Vitali (“In Fieri, Artinformazione”) e Michelangelo Consani. Ha partecipato a numerose mostre in tutta Italia.

ELISA BERTAGLIA

Elisa Bertaglia

Sinus, 2015, olio, carboncino, grafite e pastello su carta

Nasce a Rovigo. Frequenta il Liceo Scientifico Statale “P. Paleocapa” e nel 2002 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Venezia presso l’Atelier del Prof. Di Raco, conseguendo nel 2006 il Diploma quadriennale in Pittura (con punteggio 110). Nel 2009 consegue la Laurea di II Livello in Pittura con il punteggio di 110 e lode. Nel 2008 collabora con Riccardo Caldura alla curatela di “Devozioni Domestiche” presso la galleria Contemporaneo di Mestre, scrivendo anche un testo in catalogo. Nel 2009 è vincitrice di una Borsa di studio per Collaborazione Didattica presso l’Atelier di Pittura del Prof. Carlo Di Raco coordinando per l’anno accademico 2009/2010 le attività dell’Atelier F e un ciclo di seminari e workshop. Nel 2010 collabora con il musicista e compositore Riccardo Vaglini realizzando un progetto video di interazione tra musica e pittura in ambito del Convegno dedicato a Bruno Maderna. Dal 2007 inizia ad esporre sia in Italia che all’estero. Nell’aprile del 2011 viene selezionata per esporre un ciclo di disegni e dipinti su carta dalla serie “Populus III” nel Padiglione Accademie alla 54° Biennale d’Arte di Venezia.

CATERINA BORGHI

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Cibo Couture, olio su smalto su tela

Dopo gli studi a Milano a Brera, poi ha lavorato in case di moda come designer di moda femminile e ha cercato di tradurre in colori la sua visione di sogni e il lato incantato della vita. Ha esposto in spazi alternativi, come ristoranti, caffè, negozi, barche … negozio di arte … fino a quando nel 1995 la sua mostra personale “Rosa Rosae” si è tenuta presso la Galleria 2E a Suzzara (Mn) città di premio. Sono susseguite altre importanti mostre. Lei viaggia molto per lavoro e per piacere e ovunque coglie una sensazione diretta e sincera per le cose essenziali della vita.

ALKETA DELISHAJ

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Intelligenza artificiale, 2015, pittura e istallazione

Nasce a Shkoder Albania. Nel 2001 si è trasferita in Italia a Verona dove realizza i suoi studi di pittura con il  prof: Sebastiano Zanetti. Lavora su progetti personali e su commissione legati alla pittura e alla performance, nel 2012 sviluppa il progetto “piccoli artisti” con i bambini della scuola d’infanzia. L’approdo, attraverso mostre, oltre i confini nazionali s’inserisce in un percorso che ha condotto a esporre anche presso gallerie e istituzioni straniere, come la Germania e il Kosovo sotto la conduzione del ministero della cultura della diaspora del Kosovo 2013/2014. Inoltre espone anche a diverse personali e  collettive che ritraggono e vogliono diffondere la situazione e il valore dell’arte nazionale.Vive e lavora tra Verona e Mantova.

TAMARA FERIOLI

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Limerence, 2014, matite e capelli su carta giapponese intelata

Nasce a Legnano (MI). Nel 2004-2005 frequenta l’Ecole des Beaux Arts de Lyon. Nel 2006 si diploma presso il dipartimento di pittura dell’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Vive e lavora a Milano. La produzione artistica di Tamara Ferioli si articola attraverso diversi linguaggi espressivi come la scultura, l’installazione, il disegno, le applicazioni su foto e tela. La scelta dei materiali è un momento determinante nella costruzione di un’opera e vedremo, su carta giapponese intelaiata, i capelli della stessa artista che compongono disegni, come sottili tratti di matita. Oppure migliaia di ossi di seppia, incollati uno ad uno fino a creare un’ imponente scultura. Una selva di metafore e allegorie, in cui gli elementi naturali assumono sembianze umane e i sentimenti sembianze di piante e oggetti.

ANTONELLA GANDINI

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I commensali, 2015, installazione

Artista di origini mantovane, ha iniziato la sua esperienza nel mondo dell’arte dedicandosi alla pittura e alle tecniche grafiche, per poi esplorare nuove pratiche come la fotografia e la videoart. Dal suo interesse per le problematiche estetiche e ideologiche che influenzano le espressioni dell’arte, nascono collaborazioni con riviste d’arte e iniziative culturali. Dagli anni ’80, la sua attività conto un vasto numero di esposizioni collettive e personali sia in Italia che all’estero.

MARINA GASPARINI

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Walking words on four walls, 2009, installazione

Nata a Gabicce Mare, ha studiato all’Accademia di Ravenna, è docente di Tecniche Grafiche e Comunicazione Visiva all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Dagli anni 80 ha esposto in numerose mostre in Italia e all’estero.

FEDERICA GONNELLI
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Estetica del biancomangiare, 2013, videoinstallazione site specific con proiezione dinamica su assemblaggio di materiali vari

Nasce a Firenze dove a partire dal 1995 frequenta il Liceo Artistico e successivamente l’Accademia di Belle Arti. In Accademia sviluppa una profonda ricerca sul rapporto contenuto-contenitore, con immagini alle quali sovrappone, grazie alla trasparenza dell’organza altre immagini. Contemporaneamente, attraverso questa ricerca amplia i suoi progetti affiancando alla realizzazione delle opere tridimensionali anche installazioni e video-installazioni. Il video supera il concetto di contenitore reale, acquisendo un contenitore virtuale (il video stesso), nel quale le immagini scorrono fluide, elastiche, pulsanti, vitali, leggere e semitrasparenti; mantenendo così gli aspetti più tipici del lavoro. In questa dialettica tra contenitore-contenuto, velo-opera d’arte, abito-corpo si inserisce il tema della presenza-assenza del corpo stesso. Nel 2006 consegue il diploma di Alta Cultura Artistica, in Pittura, con tesi in Storia dell’Arte dal titolo “L’Arte& L’Abito” e nel 2013 il diploma di Specializzazione in Arti Visive Multimediali e Discipline dello Spettacolo, con tesi dal titolo “Videoinstallazioni tra Corpo-Spazio-Tempo”, entrambe presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze.

KETRA

Protect me from myself, 2015, installazione

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Le cose che non ti ho detto, 2014, specchiera barocca, brocche coniche acciaio

Elena Pizzato, in arte Ketra, è nata a Bassano del Grappa (VI) è laureata all’Accademia di Belle Arti di Venezia in Pittura (110elode/110). Inizia la sua ricerca dal corpo, sperimentando vari materiali, dal silicone al latex al pvc. Dopo un’esperienza artistica ad Amsterdam, attualmente lavora in Italia come visual artist e graphic designer. Ha realizzato mostre collettive e personali in Italia e all’estero.

JULIA KRAHN

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Conversion 01-04, 2011, fotografia tradizionale 4 stampe manuali, cornice in rovere

E’ nata a Jülich Aquisgrana, in Germania. Mentre studia Medicina a Friburgo, va spesso a Milano. Inizia così a utilizzare la fotografia come medium per comunicare con i suoi amici italiani, con i quali non condivide la lingua. Nascono i primi autoscatti. Dopo aver fatto qualche piccola mostra e incontrato la sua prima galleria, Julia decide di dedicarsi completamente alla fotografia. Lascia gli studi di medicina e la Germania per trasferirsi nel nostro Paese. Nel 2013 mostra ai Musei Civici Imola, in una mostra doppio-personale. Nel 2014 vince con la sua stanza permanente nel Art Hotel Gran Paradiso il premio 100Ñ – 100 artisti – 100 stanze e a Stoccarda inaugura Trust Me al HdkK. Nel 2015 le sue opere saranno esposte al Landesmuseum di Hannover (Germania) nella mostra Madonna Woman-Mother-Idol, al Lento Kunstmuseum di Linz (Austria) per Rabenmütter, al Castelvecchio di Verona per Nutrimentum, alla Fondazione Stelline di Milano ed al Museo Diocesano di Milano con la sua personale It might have been a pigeon.

SILVIA MANAZZA

Corpus Chisti, 2001, tecnica mista

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Un frigo racconta, 2015, tecnica mista su stoffa di materasso

Dopo aver seguito i corsi di grafica e pittura presso la Civica Scuola di Arti Visive di Pavia, si è perfezionata al Centro dell’Immagine di Milano con il maestro Mario Raciti. Avvicinatasi al variegato mondo della pittura informale, l’artista presto approfondisce l’interesse e la conoscenza per la qualità espressiva dei materiali, in particolare sperimentando i valori della trasparenza “alla ricerca dell’interiorità”, come l’artista definisce la linea portante del suo operare. L’essenza, il senso ultimo celato entro la scorza materia delle cose, è l’obbiettivo: da qui un fare artistico che cerca di penetrare entro ciò che normalmente non è visibile, anche con la tecnica radiografica, o al suo opposto rivestendo le forme con materiali precari, come la cera, pronti a disfarsi al sole e svelare il loro interno.

SILVIA MARCHESINI

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Untitled, 2015, foto stampata su carta cotone

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Silvia Marchesini nasce a Roma nel 1981, attualmente vive e lavora a Piacenza come docente di Arte e Immagine. Diplomata al Liceo scientifico “Vito Volterra” di Fabriano, nel 2006 consegue la Laurea in Pittura, corso sperimentale “Teoria e Tecnica della Conservazione dei Beni Culturali” all’Accademia di Belle Arti di Macerata seguendo in particolare il prof. Stefano Chiodi, storico dell’arte contemporanea, critico e curatore, dal 1985 autore di numerosi saggi, articoli, recensioni e curatore di esposizioni in alcuni importanti musei nazionali. La sua passione per il contemporaneo l’ha portata a curare molti progetti di sensibilizzazione all’arte fino alle sue prime esposizioni. Nel 2014 partecipa alla mostra “DONNE CHE FANNO ARTE” promosso dall’Assessorato Pari Opportunità della Regione Marche, presentando un’opera fotografica rielaborata ad acrilici da un originale degli anni ‘70. Nello stesso anno partecipa con l’opera pittorica “Seguimi..” al concorso di Pittura e Grafica “Paolo Maserati” di Piacenza. La sua ricerca espressiva sfocia nell’arte fotografica che la vede esordire nella collettiva “ARTISTI DEL TERRITORIO” presso la Casa dell’Arte al Teatro tramite l’Associazione Culturale “Morosini” di Piacenza nel 2015. Partecipa subito dopo al concorso di Pittura “Cristian Gardella” a Piacenza. Seppur agli esordi la sua indagine artistica riscontra una critica sempre maggiore rivelandola un’emergente promessa della fotografia contemporanea.

ORIELLA MONTIN

Pane sacroHoly bread, 2008, pane, chiodi, vino e tecnica mista su tavola

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Teiera – teaport, 2015, servizio da te garzato con inserti di fotografie e dipinto con pittura acrilica oro

Nasce a Rovigo nel 1978. Diplomata in pittura presso la NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, vive e lavora a Milano. Ha preso parte a diverse esposizioni, tra le quali si segnalano “Film Muto” (Galleria Luciano Inga-Pin, Milano, 2004), “Underworld” (Galleria e-studio, Milano, 2007), “Due Racconti” (Associazione Culturale Renzo Cortina, Milano, 2008), “Biennale di Alessandria” (Alessandria, 2011), “Piccole donne crescono” (Sabrina Raffaghello Artecontemporanea, Alessandria, 2012), “Memorie” (Whitelabs, Milano, 2012) e “Donna 2.0” (Arena Gallery, Milano, 2013), partecipando inoltre alle fiere d’arte “ArtVerona” (Verona, 2010 e 2012), “Set Up Fair” (Bologna, 2013) e “Step 09” (Milano, 2013).

ELENA MONZO

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Sfamiano il mondo, 2014, tecnica mista su carta

Vive tra Brescia e Milano. Nel 2004 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Brera e nello stesso anno vince il Premio Italian Factory per la giovane pittura italiana. Da allora le sue opere sono state esposte in Italia ed all’estero e altri prestigiosi riconoscimenti tra cui il Premio Fabbri per l’Arte (Villa delle Rose, Bologna) ed il Premio Cairo (Palazzo della Permanente, Milano) le sono stati attribuiti. La donna, elemento predominante di ogni costruzione artistica, viene descritta in ogni singola sua mania: dall’arte dell’apparire per conformarsi alla massa alla cura maniacale dei particolari, fino al bisogno di rimanere aggrappata a un’immagine perfetta, senza sbavature. Nelle intenzioni dell’artista c’è la volontà di sottolineare la decadenza della società, ormai completamente schiava di un’estetica dell’apparire.

GIOVANNA SOTTINI

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Caramelle, 2011, acrilico su tela

Nasce a Desenzano del Garda (Bs). Nel 2003 si diploma al Liceo Artistico V. Foppa di Brescia. Nel 2004 s’iscrive all’Accademia di Belle Arti di Bologna in Pittura con il Prof. Novali. Nel 2005 partecipa ad un evento espositivo a Piacenza promosso da Staff Service “PiacenzaArte”. Nel 2006 nasce una collaborazione con ReartunoStudio Galleria d’arte Contemporanea a Brescia, partecipa alla mostra collettiva “Profondo Rosa” a Roè Vociano (Bs) a cura di Giovanna Galli con catalogo edito da ”Arte” Mondatori nel numero della rivista di Aprile. Nel 2008 si laurea all’Accademia di Belle Arti di Bologna con tesi dal Titolo “Il viaggio dal punto di vista letterario, antropologico e artistico fra luoghi e non luoghi”. Partecipa a numerose mostre in tutta Italia. Nel 2014 è alla Galleria Buenos Aires Milano con “artpassage next” un nuovo modo di esporre. Inizia una piccola collaborazione con la Galleria Tiziana Severi di Rubiera e nel maggio inaugura una personale nel comune di Montechiarugolo (Parma). Personale Foodground, a cura di Francesca Baboni e Stefano Taddei, Palazzo Civico di Montechiarugolo (Pr) nel 2015.

CRISTINA TREPPO

Quello che rimane, 2015, installazione site specific, cemento e piombo

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La sua ricerca attraversa la scultura, l’installazione e la fotografia. Vive e lavora tra Udine e Venezia. Dal 2011 insegna Arte Contemporanea nel Corso di Decorazione all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove nel 2006 ha tenuto un laboratorio di Applicazioni Artistiche della Fotografia Digitale. “La mia ricerca attraversa la scultura, l’installazione, il disegno e la fotografia. Utilizzo materiali di natura diversa spesso combinati insieme, pesanti come il cemento o fragili come il vetro. Mi interessa indagare le relazioni tra opera d’arte e spazio, lavorando in modo mimetico. La sensazione di assorbimento dell’opera da parte delle superfici ricorda meccanismi inconsci di rimozione o processi di stratificazione archeologica. In alcuni progetti ho affrontato temi come l’abitare, l’assenza/presenza, le conseguenze del tempo, la connessione tra le strutture”.

La mostra è a ingresso gratuito con i seguenti orari di apertura: da lunedì a sabato 9/12 — sabato e domenica 16/18. Sono possibili visite guidate solo su appuntamento con preavviso a: segreteria@comune.gazoldo.mn.it

Info.: tel. (+39) 0376.659315 — http://www.comune.gazoldo.mn.it

http://www.turismo.mantova.it — tel. (+39) 0376.432432

foto di Valeria Pedrazzini e di repertorio web

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