GUASTALLA (Re) – XIX EDIZIONE MOSTRA MERCATO “PIANTE E ANIMALI PERDUTI”

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di Valeria Pedrazzini

L’antica capitale dei Gonzaga invita a riscoprire “PIANTE E ANIMALI PERDUTI” in una mostra mercato che si terrà dall’alba al tramonto sabato 26 e domenica 27 settembre. È tutto pronto per la XIX edizione della mostra mercato di varietà tradizionali di frutti, fiori, ortaggi, sementi e razze di animali rurali, prodotti eno-gastronomici, biologici, tipici e dimenticati. Sono previsti anche il mercato del vintage, animazioni, giochi antichi, incontri e laboratori per i bambini.

AsinoGuastalla per due giorni combina biodiversità, agricoltura, tradizione alimentare e cultura per parlare di un territorio il cui legame con le stagioni e la tradizione ha dato vita ad un patrimonio storico, culturale, gastronomico e naturalistico-paesaggistico ancora per molti versi da scoprire.

Lo scopo della manifestazione è portare alla ribalta lo straordinario patrimonio di varietà animali e vegetali ormai desuete nell’agricoltura e a rischio estinzione, far conoscere specie che hanno fatto la storia del paesaggio rurale italiano e conservare la storia e le tradizioni della gente la cui vita è ruotata per decenni attorno alla terra, oltre che al fiume.

aerea Guast alla foto A. Miti

Nelle chiavi di lettura della biodiversità, del rispetto per l’ambiente e del cibo buono e sano, che caratterizzano la rassegna fin dal 1996, viene quindi declinato il tema di Expo 2015 “Nutrire il pianeta”, cui la rassegna contribuisce nell’ambito del progetto territoriale “WE A RE\ Reggio Emilia per EXPO 2015”.

La manifestazione guastallese, premiata l’anno scorso da oltre 40mila visitatori, viene organizzata da Vitaliano Biondi con l’Associazione Guastallese Gemellaggi ed Eventi, il patrocinio del Comune di Guastalla e il supporto di Til e conterà più di 500 espositori.

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FIORI E FRUTTI ANTICHI

Le piazze, le vie del centro e i portici seicenteschi saranno lo scenario privilegiato per la scoperta di fiori, alberi da frutto, piante ornamentali da giardino esposti al rischio di estinzione rispetto a varietà maggiormente produttive. Accanto a orchidee, rose, iris, dalie, aster, erbacee perenni, piante acquatiche e graminacee ornamentali saranno presenti frutti antichi dai sapori unici come l’uva fogarina, la prugna zucchella di Lentigione, il melo campanino e grani antichi. Mostre pomologiche sono allestite per far conoscere frutti dimenticati come mele, pere, uva, fichi.

Piante e animali perduti uve“IL VERDE CHE CURA – HEALING GARDEN E ORTOTERAPIA”

Sabato 26 settembre alle ore 15.00 nella splendida cornice di Palazzo Ducale si tiene “IL verde che cura – Healing Garden e Ortoterapia” promosso dall’Ordine degli architetti p.p.c. di Reggio Emilia. Questo seminario sarà l’occasione per conoscere e approfondire il tema dell’ortoterapia e degli healing garden. La riscoperta della natura e del contatto con la terra può essere una preziosa occasione per alleviare lo stress che la vita frenetica produce, senza sottovalutare gli importanti benefici che questo tipo di esperienza può portare a persone con disturbi depressivi o dovuti all’ansia. Interverranno Nicoletta Caccia, ortoterapista, Valentina Bergonzoni educatrice ambientale della Fondazione Villa Ghigi di Bologna, Nora Bertolotti giardiniera e progettista del verde nelle strutture di cura, che riporterà l’esperienza americana come modello.

SALONE DELLE ANTICHE ARTI FEMMINILI

Una sorta di “accademia della creatività manuale” con  dimostrazioni gratuite di tombolo, ricamo, merletto, uncinetto e tessitura, per far rivivere antiche tradizioni e favorire uno scambio in cui intrecciare, simbolicamente e non, esperienze personali, tradizioni ed arte, guardando agli Knit cafè o tea americani.

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QUATTRO GIARDINI PER QUATTRO GALLINE

Le prime notizie di giardini per polli sono arrivate dalla Grande Mela a fine anni ‘90, dove i coltivatori di orti urbani hanno per primi portato fra i grattacieli e il ponte di Brooklyn i primi pulcini. Da quei primi esperimenti  di tempo ne è passato. Accanto a serie di celebrities si sono avvicinate a questo  movimento quasi 200mila famiglie solo a Londra. Quest’anno a Piante e animali perduti quattro paesaggiste si cimentano nella realizzazione di quattro giardini per razze diverse di gallina.

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UNA VERA FATTORIA

Se i portici seicenteschi si trasformano in un Eden, l’area di Palazzo ducale tra staccionate e pagliai diventa una vera fattoria che accoglie galli, galline, capre, pecore, maiali, vacche e asini, oche alcuni di razze antiche come la pecora cornella e la vacca rossa, razza storica di questa zona la cui salvezza si deve ad agricoltori lungimiranti che hanno puntato sul latte di queste bovine per produrre un particolare tipo di Parmigiano Reggiano.

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PER I PIÙ PICCOLI  

A passo lento – Un appuntamento irrinunciabile è quello con gli asini, autentici protagonisti di Piante e Animali perduti, grazie alla collaborazione con Massimo Montanari dell’asineria didattica “Aria Aperta” che da oltre 15 anni promuove l’utilizzo educativo dell’asino, animale docile, paziente e molto amato dai bambini. Domenica è prevista Asinarte, un laboratorio viaggiante, in collaborazione con il Circolo degli artisti di Reggio Emilia, organizzato per un approccio propedeutico all’acquerello, alla creta e ad altre discipline, accompagnato dagli asini. Ma ci sono anche l’Asino bus, una allegra carovana di bambini in groppa agli asinelli lungo gli argini e tra i pioppeti di Lido Po, il Recinto Coccolasino, il Pane dell’asino ossia la preparazione del pasto per gli asini e tanto altro.

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Giochi di un tempo e storie fantastiche

Per i più piccoli sono in programma anche laboratori didattici e i giochi di un tempo, come la corsa con i sacchi, quella sui trampoli e il tiro alla fune. Ci sono anche nel Pratone di Palazzo Ducale le Storie di Animali Fantastici presentate da Ars 21

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UN VIAGGIO PER IL PALATO

Piante e animali perduti è anche un viaggio indimenticabile per il palato: l’area dedicata all’enogastronomia presenta piccoli produttori e rivenditori “collezionisti” dell’eccellenza alimentare italiana e di prodotti eno-gastronomici biologici tipici del territorio allo scopo di accompagnare i consumatori alla ricerca di prodotti biodiversi, laddove sono coltivati. È possibile degustare, oltre all’ormai irrinunciabile parmigiano reggiano, quello della vacca rossa reggiana, l’aceto balsamico, il nocino, il lambrusco, le mostarde ed altre prelibatezze. Non manca il laboratorio di panificazione e pasticceria con grani antichi.

Presso l’osteria di Re Serpo (p.zza Matteotti) sabato dalle 16.30 alle 18.30 va in scena “Strutto struggente”, il palio del gnocco fritto con premiazione del migliore. Da non perdere lo show cooking con una vera e propria istituzione nella cucina del Po: Dario Nizzoli del ristorante di Villastrada, sabato alle ore 16.30 in p.zza della Repubblica (lato via Passerini).

SCACCO MATTO NELLA LA BIBLIOTECA MALDOTTI

La biblioteca Maldotti (corso Garibaldi 54) partecipa con la prima edizione del “Torneo semilampo di scacchi” domenica 27 settembre, a partire dalle ore 9. Un torneo in 8 turni da 15 minuti per giocatore con ricchi premi come vini, cesti gastronomici e libri su questo antico gioco.

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RARE PRESENTA I PRODOTTI DELLE RAZZA AUTOCTONE

Si svolge inoltre la XIII edizione del convegno di RARE, la prima associazione italiana che si occupa di conservazione e valorizzazione delle razze domestiche a rischio di estinzione. Tema dell’incontro di sabato 26 settembre dalle ore 9.30 alle 13.30 al palazzo ducale di Guastalla sono i prodotti tipici delle razze autoctone italiane. Un’occasione per assaggiare alcuni tra i più importanti e rari formaggi italiani, difficilmente reperibili al di fuori delle zone di produzione. Ingresso libero.(www.associazionerare.it)

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ANTICHI MESTIERI E TRADIZIONI

La kermesse propone momenti di approfondimento delle tradizioni con dimostrazioni d’impagliatura, intreccio del salice e delle erbe palustri, l’arte del truciolo oltre a incontri, novità librarie, concorsi che ruotano attorno al tema della natura e della biodiversità. A Guastalla sono presenti inoltre i migliori artigiani, superstiti dell’eccellenza italiana nella lavorazione del legno, del ferro, della ceramica, del pellame, dei tessuti. Infine un salto nel passato con il mercato del vintage a cura di Armando Nocco e l’incontro degli amanti del tabarro in collaborazione con Arki.

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EXPO 2015 Piante e Animali perduti rappresenta una delle iniziative più significative del progetto territoriale “WE ARE Reggio Emilia per Expo 2015” e fa parte del circuito La Retta Via Degli Arbori Et Animali Antichi Associazione fra le mostre che si occupano della tutela della biodiversità in terra di Emilia.

INGRESSO 3€              

Programma: http://www.pianteeanimaliperduti.it/programma-2015/

Info: www.pianteeanimaliperduti.it – Facebook: pianteeanimaliperduti

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