POSTUMIA – NUOVI APPUNTAMENTI IN CALENDARIO

EVENTI APERTI A TUTTI  AD INGRESSO LIBERO

di G.Baratti

GAZOLDO DEGLI IPPOLITI – Domenica 24 gennaio, l’Associazione Postumia, Centro studi e ricerche di Scienze e Lettere ha organizzato nella propria sede di Gazoldo degli Ippoliti, Via Marconi 113, due importanti appuntamenti: la presentazione del nuovo lavoro di Giacomo Gabriele Morelli e la presentazione e distribuzione della Rivista Postumia.

Alle 16,30 Morelli presenterà il suo nuovo libro “SEGUGI E … STORIE DI CACCIA COL CANE DA SEGUITA” (Ed. MorelliMediaPartner). Piacevole, scorrevole libro che tratta approfonditamente la caccia col cane da seguita e  tutte quelle emozioni che può dare. L’autore è un grande competente e appassionato di questa disciplina venatoria, nel libro descrive molte sue dirette esperienze vissute.

invitoTINA

Alle 17,45 Roberto Navarrini, Renzo Paolini e Nanni Rossi presenteranno e distribuiranno agli associati (oltre trecento) e a tutti coloro ne fossero interessati,  il volume 26/ I-II-III della Rivista Postumia che porta la firma di molti autori che hanno partecipato alla stesura degli argomenti trattati: storia della musica, alimentazione, archeologia, folclore, storia, amarcord, arte, personaggi di Postumia. La presentazione vede protagonisti  Roberto Navarrini e il direttore artistico dell’Associazione, Nanni Rossi mentre le recensioni, sono del dott. Stefano Patuzzi.

Dopo 26 anni di attività è con profondo rammarico – ci spiegano Roberto Navarrini e Nanni Rossiche la redazione si vede costretta a cambiare la linea editoriale della rivista «Postumia» utilizzata sinora. In un periodo di congiuntura economica, qual è quella attuale, il fatto potrebbe non sorprendere, se si trattasse solo di questa motivazione, ma ben altre sono le ragioni profonde di simile decisione. Oggi, in qualche modo, è aumentata la distanza nei confronti del mondo che ci ha preceduto e tale distacco ha avuto come conseguenza un allontanamento anche dal futuro. Questo è il punto da considerare in quanto, proprio in tale prospettiva, hanno trovato e trovano nuovo vigore le indagini di storia locale che hanno spesso superato gli impacci di una erudizione fine a se stessa e i limiti di un ancoraggio al documento di stampo positivistico per fondare la loro validità sullo stretto nesso con la storia generale, con l’uso di metodologie appropriate, con l’utilizzo della critica. Queste, dunque, sono state le finalità perseguite e realizzate dalla rivista; obiettivi che, tuttavia, oggi trovano gravi ostacoli nella continuità della loro realizzazione; ostacoli dovuti soprattutto al venir meno di forze nuove, alla mancanza di giovani motivati a continuare nel solco di una pluriennale tradizione un’impresa culturale che ha richiesto e richiede sacrifici e tanta buona volontà. La redazione è inevitabilmente invecchiata dal lontano 1989, anno di nascita della rivista; i tempi sono cambiati, così come i tempi dello studio, della ricerca, della cultura, sopraffatti dalle nuove tecnologie che tendono a relegare la produzione scritta su carta a frutto di un passato superato e inadeguato all’odierna società. La rivista «Postumia», nata come sfida, ha trovato la sua ragion d’essere nel bisogno di conoscenza; e non a caso uno dei fini perseguiti dal nostro periodico è legato al motto Indagare il passato per costruire un futuro migliore, prospettiva presente fin dal primo numero, nella convinzione che, altrimenti, si sarebbe vanificato ogni progetto del presente e del futuro. Nella sua più che ventennale storia, «Postumia» ha diverse volte sentito la necessità di migliorarsi, darsi nuove forme più consone ai risultati ottenuti, senza ripudiare il proprio passato, la sua, se pur breve, storia, aprendosi alla disponibilità e alla volontà di continuare un’esperienza di apprendimento oltre le abitudini, al di là delle convenzioni e dei preconcetti. Una linea che, ottenuti lusinghieri successi in campo locale e nazionale, ora è divenuta insostenibile per le remore materiali e psicologiche dell’oggi, per la precarietà di lettura e di previsione dell’avvenire, per i repentini mutamenti e le alterne fortune che ci riserva questa nostra vita tumultuosa in continuo convulso divenire. L’Associazione culturale (il «Centro Studi di Scienze Lettere e Arti Postumia») è cresciuta in parallelo con la rivista, ha perseguito gli obiettivi della ricerca, dei laboratori di formazione, della cultura storica ed artistica, della cultura del viaggio; ed ha raggiunto, nell’arco di quasi un trentennio, risultati forse per noi stessi inimmaginabili – a cominciare dal Museo d’Arte moderna dell’Alto Mantovano e dal Museo Nazionale delle Statue in cera della Postumia – superando ostacoli, invidie e incomprensioni. La formazione e la promozione musicale sono state, e sono, delle costanti del modo d’essere e di proporsi di Postumia, con risultati sempre lusinghieri.

Oggi questa scelta tocca il diapason attraverso la creazione del «Museo Lirico Rosina Storchio», grazie al trasferimento dello stesso da Dello (BS) – luogo in cui è nato – alla nostra sede sociale, per volontà del suo “creatore”, Giovanni Dordoni, in felice sintonia con colei che possiamo definire la nostra musa della musica, Paola Cirani. Il futuro della rivista si legherà quindi – ancor più di quanto già non sia – con il ricco e suggestivo calendario dell’Associazione Postumia, attraverso ricerche monografiche e studi di settore, attraverso gli Atti dei Convegni e delle altre iniziative sul campo che andremo a promuovere (sono alle porte, ad esempio, il Convegno archeologico «Postumia optima via vent’anni dopo» e gli interventi di monitoraggio e di scavo nel sito di Bellanda), contestualmente alle risultanze e alle sintesi dei confronti accademici e di ricerca promossi dai nostri comitati scientifici e dalla nostra redazione. Questi saranno, ad un tempo, un segno di continuità ed un cambio di marcia, con la costante assistenza e con la collaborazione capace e competente anche dell’équipe impareggiabile della Publipaolini, da Renzo a Mirca, da Cristina a Paolo: prima ancora che un marchio, una garanzia di intelligenza e di seria dedizione professionale. Per raggiungere queste nuove mete, diventa necessario dare una diversa fisionomia alla rivista, liberarla dalle scadenze temporali, dalla pluralità culturale dei contributi, come è accaduto sinora; indirizzarla a celebrare, con mirate edizioni, precisi contenuti e argomenti di elevato spessore intellettuale, farne uno strumento duttile, e insieme rigoroso, al servizio dell’attività sempre più intensa e profonda dell’Associazione di cui rimarrà il simbolo più alto. Anche la redazione non subirà mutamenti nella sua composizione, ma si attiverà di volta in volta a seconda degli avvenimenti ritenuti degni di diffusione editoriale. Sarà un compito più gravoso, forse, di quanto non sia l’attuale routine a scadenza cronologica, ma Postumia proseguirà nel suo compito istituzionale accentuando il suo carattere identitario, continuando ad essere presente nell’ambito culturale della provincia mantovana – e anche al di là di essa – come sempre è stato, continuando ad alimentare quei valori etici e sociali che le cronache quotidiane ci mostrano minacciati da spudorati interessi egoistici che allontanano sempre più le persone oneste dal contribuire alla convivenza intesa come bene della collettività. Postumia – l’Associazione e la rivista – finché potrà aver voce, proporrà i propri consueti modelli, ancorati ad una solida tradizione formativa e di conoscenza, al tempo proiettati verso un futuro che, se oggi non sembra apportatore di sostanziali novità, tuttavia, confidiamo che non possa regredire su posizioni che si credevano superate una volta per sempre. Postumia, nella sua più che ventennale attività, ha dimostrato di credere ancora nella collettività e continuerà a farlo convinta del fatto che, attraverso il continuo intreccio di idee e di cultura, di contatti e di commerci, gli uomini, se davvero lo vogliono, mai troveranno a fermarli alcuna barriera, geografica o politica che sia, perché l’anelito di conoscenza che urge in molti è così forte da superare ogni difficoltà”.

Per informazioni: associazione.postumia@Hotmail.com – tel. 339.8959051

 

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