MANTOVA – INAUGURATO L’ARCIPELAGO DI OCNO

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di G. Baratti

Mantova Capitale Italiana della Cultura 2016 abbraccia i suoi laghi, ricchi di riferimenti mitologici e tradizioni letterarie. Un arcipelago di isole a filo d’acqua, la cui forma richiama le foglie del loto che incredibilmente popola questi laghi, trasformerà gli specchi d’acqua mantovani in uno spazio nuovo. La costruzione dell’arcipelago è stata eseguita con materiali sostenibili e di riciclo dall’architetto Joseph Grima.

Si è inaugurata domenica 11 settembre con l’Orchestra da Camera di Mantova, alla presenza della autorità locali, l’Arcipelago di Ocno, attualmente installato sul Lago Inferiore: la musica classica ha danzato sull’acqua con la Settima Sinfonia di Beethoven.
Si rinnova così una tradizione che ha radici antiche: la Water music che Haedel compose perchè fosse eseguita sul Tamigi e simbolicamente, ha passato a Mantova, il testimone alla Settima Sinfonia di Beethoven, apoteosi della danza secondo Wagner.
L’Arcipelago sarà animato e visitabile in diversi momenti e giorni della settimana con un palinsesto che prevede la possibilità di brevi visite durante il giorno o la sera al tramonto. Ogni venerdì sera sono in programma eventi speciali, concerti, perfomance di danza e istallazioni sonore.

La domenica pomeriggio sarà dedicata ai laboratori per bambini mentre durante la settimana il calendario prevede serate di lettura del cielo astronomico. Tutta la programmazione è curata da Fondazione Mantova Capitale Europea dello Spettacolo in collaborazione con il Settore Cultura del Comune di Mantova.
Per accedere all’Arcipelago il costo del trasporto è di € 5,00 e la prenotazione è obbligatoria.

 

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L’ Arcipelago prende il nome da Ocno – un semidio figlio dell’indovina Manto e del dio del fiume – che edificò, in onore della defunta madre, una città sul Mincio, là dove si erano rifugiati dopo che il padre fu richiamato a vivere tra i suoi simili. Ocno costruì una città magnifica con ponti che collegavano le rive e insegnò ai pastori l’arte della musica.

I laghi mantovani che disegnano il perimetro cittadino della città, intesi all’epoca della loro realizzazione come una cintura protettiva, vengono percepiti, ancora oggi, come un confine netto che sembra impedire il dialogo con l’esterno. Oltrepassato il ponte di San Giorgio, Mantova appare invece come una bellissima roccaforte che invita ad essere scoperta.

Arcipelago di Ocno 2.jpgL’Arcipelago di Ocno, infatti, ricuce idealmente le rive del lago offrendo un punto di vista della città nuovo, che finalmente oltrepassa i suoi confini valorizzando il rapporto già fortissimo che la città ha con l’acqua. Il lago diventa così uno dei palcoscenici di Mantova Capitale Italiana della Cultura, sottolineandone il profilo.

Il progetto, nella forma delle sue bianche isole galleggianti, si ispira anche alle configurazioni dei fiori di loto, la Nelumbium nucifera, presenza importante nell’equilibrio lacustre che forma vere e proprie isole verdi in mezzo ai laghi con una fioritura incantevole nei mesi di luglio e agosto.

Tutti gli eventi sono segnalati sul sito www.mantova2016.it la partecipazione è gratuita.

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