REGGIOLO – INAUGURAZIONE DELLA CASA DI RIPOSO E DEL CENTRO DIURNO

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Domenica 11 dicembre la Casa protetta e il Centro diurno comunale di Reggiolo saranno finalmente restituiti alla comunità, dopo i lavori di ristrutturazione post sisma che hanno migliorato e reso più funzionali gli spazi destinati ad accogliere gli anziani. L’inaugurazione della casa protetta, che sarà intitolata al professor Ermete Fontanili, e del centro diurno “Amarcord” è fissata per le ore 11 in via Dante e vedrà la partecipazione del presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, del presidente della Provincia Giammaria Manghi e del sindaco di Reggiolo Roberto Angeli.

L’appuntamento sarà soprattutto una festa per i cittadini e per le famiglie che vedono i loro cari accolti nelle strutture comunali. Subito dopo si terrà, infatti, il grande pranzo di natale che metterà a tavola oltre 100 persone.

Il menù lo hanno scelto gli anziani delle struttura: cappelletti in brodo, rosette al prosciutto, zampone e lenticchie, manzo al limone, zuppa inglese e naturalmente lambrusco. Un particolare non secondario perché tra le opere che hanno migliorato il servizio della struttura, c’è anche la cucina gestita da Cir e che oggi riesce a preparare 150-200 pasti al giorno per rispondere alle esigenze dei 32 ospiti delle casa protetta e dei 15 accolti nel centro diurno, dell’asilo nido e della scuola comunale, nonché del servizio di assistenza domiciliare.

I lavori alla struttura sono costati 618mila euro, finanziati dalla Regione Emilia Romagna per 288mila euro e, per la restante parte, da risorse comunali, dal risarcimento assicurativo per i danni provocati dal sisma e da importanti donazioni private. 15mila euro sono poi arrivati dalle Fcr e altri 6mila dai lavoratori e dai sindacati di San Marino per l’acquisto degli arredi interni necessari ai servizi.

Ermete Fontanili (1908-1988), originario di Casina (RE), nel 1933 si laurea con lode in Medicina e nel 1938, dopo la specializzazione in Chirurgia generale, vince il concorso per la prima condotta di Reggiolo e la collegata direzione dell’Ospedale Don Prospero Verona. Chiamato alle armi nel 1942, sul fronte greco, conosce il campo di concentramento di Agrinion per non avere aderito, dopo l’8 settembre del 1943, alla Repubblica Sociale Italiana. Nel 1945 è in Italia e, grazie al CLN  di Reggiolo, rientra nel posto di lavoro sotto la presidenza del cav. Aifro Aldrovandi.

Nel periodo  pubblica una quarantina di  saggi scientifici e, nel 1959, supera l’esame di idoneità per la libera docenza in “Anatomia Chirurgica e corso di operazioni” con l’acquisizione del titolo di “professore”.  Si avvale poi della collaborazione  di diversi colleghi della zona, in particolare dei reggiolesi Ermes Musatti e Sauro Rottenstreich, attivando la sala operatoria per qualificati interventi chirurgici urologici, ginecologici, ortopedici e con molte prestazioni di pronto soccorso.

Nel 1964 viene eletto presidente nazionale dell’Associazione delle infermerie italiane e successivamente riesce, insieme all’allora presidente Giuseppe Ciscato, a far classificare l’infermeria di Reggiolo in ente ospedaliero. Il Comune di Reggiolo vuole ricordare Fontanili per l’importante contributo al benessere della comunità, per l’amore, l’umanità e lo spirito di servizio che lo guidavano nella professione di medico.

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