IL DDL GRANO DURO È LEGGE. ENTRO IL 28 DICEMBRE VANNO STIPULATI I CONTRATTI DI FILIERA

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Il decreto ministeriale sul grano duro è ufficialmente legge. Lo scorso 28 novembre infatti è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, con il Ministero per le politiche agricole che dunque ha stanziato i 10 milioni di euro che andranno a sostegno dei contratti di filiera stipulati nel comparto. Si ricorda che l’aiuto previsto è di massimo 100 euro per ettaro, per un massimo di 50 ettari per ogni impresa richiedente.Le scadenze da rispettare ora sono dunque due. La prima, con limite fissato al 28 dicembre, riguarda la stipulazione dei contratti di filiera, di durata almeno triennale, da parte dei produttori con un soggetto della trasformazione o della commercializzazione. Più dilatati invece i tempi per la presentazione delle domande di aiuto ad Agea. L’organismo pagatore infatti ha emesso una circolare tecnica nella quale si specifica che le domande dovranno essere presentate in ambito di domande Pac, con scadenza prevista dunque per il 15 maggio del 2017. È ufficiale sin da ora in ogni caso che alla domanda in questione dovranno essere allegati la dichiarazione sostitutiva sugli aiuti del “de minimis” percepiti negli ultimi tre anni, la copia del contratto di filiera appena sottoscritto e la dichiarazione sostitutiva con gli indicativi catastali delle superfici per le quali si richiede l’aiuto. Un’importante precisazione riguarda la qualità delle sementi. Alle domande infatti dovrà essere allegata anche una copia della fattura di acquisto delle sementi certificate, le uniche valide per poter beneficiare dell’aiuto. I quantitativi minimi di sementi certificate impiegate devono essere coerenti con la superficie seminata, e pari ad almeno 150 chilogrammi per ettaro.

Possiamo già prevedere – spiega il presidente di Confagricoltura Mantova Matteo Lasagnache il premio ad ettaro che verrà versato sarà inferiore ai 100 euro massimi previsti. Il motivo? Va ricercato nel numero totale di ettari che andrà a premio, che riteniamo possa essere decisamente elevato dato che a livello nazionale sono circa un milione e 200mila gli ettari di terreno coltivati a grano duro. Proprio per questo motivo raccomandiamo a tutti i soggetti interessati di stipulare, entro il prossimo 28 dicembre, un contratto di filiera con l’industria della trasformazione, i molini, o della commercializzazione, con il quale vincolarsi alla produzione di grano duro per un periodo minimo di tre anni“.

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