La progressiva  globalizzazione dell’economia coinvolge sempre più la coltivazione dei cereali con l’apertura dei mercati a cereali e farine coltivati paesi come  Canada, Ucraina, Stati Uniti, Sud Africa, che  hanno adottato standard molto diversi da quelli italiani in termini di controllo qualità del prodotto e sicurezza alimentare. Di converso, cresce anche il numero delle aziende agricole, prevalentemente  a conduzione familiare,  che  sono impegnate nella coltivazione di varietà antiche di grano. Nella provincia mantovana sono ormai una decina le aziende che hanno riscoperto la coltivazione di grani con  migliori qualità  nutritive, un più alto contenuto di microelementi (ferro, zinco, magnesio, fosforo, potassio),  e di antiossidanti  e  nel contempo  un più basso  contenuto di glutine  e di  acidi grassi saturi.
Il consumo dei prodotti ottenuti dalla lavorazione di farine di grani antichi è in costante aumento per cui molte aziende sono orientate a trasformare direttamente i raccolti, approntando molini di dimensioni ridotte ma che rispondano a requisiti di professionalità ed efficienza, per poi vendere farine e prodotti da panificazione nell’ambito della filiera corta, tra cui i mercati contadini.
Per questo il Consorzio ha in programma una serie di appuntamenti che si svolgeranno nella propria sede in Mantova – strada Chiesanuova,8 – per approfondire i problemi di questa filiera.

Si inizia lunedì 6 marzo, alle 20.30, con un incontro di presentazione dei mulini professionali alsaziani,  di varie dimensioni, caratterizzati da un processo di macinazione a pietra lento e graduale, per poter produrre  farine speciali che consentono la preparazione  di un pane  gradevole al palato, della stessa consistenza di quello bianco, ma più sicuro  e più vicino al pane integrale per i suoi valori nutrizionali.

Seguiranno poi incontri il 3 aprile con il prof. Salvatore Ceccarelli, agronomo genetista sulla riproduzione delle sementi da parte degli agricoltori, e con la Dott.ssa Orianna Porfiri molteplici varietà di frumento coltivate in Italia , martedì 5 settembre.

(photo arch. web)