MANTOVA – IL BASSOTTO SENZA GUINZAGLIO AZZANNA UN’ANATRA: MULTA e UN APPELLO DEL PARCO

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Il Parco del Mincio rivolge un appello a tutti i fruitori delle rive dei laghi e in particolare ai proprietari di cani: vanno tenuti sempre al guinzaglio, per non incorrere in problemi che possono essere di diversa natura, inclusa una multa salata. Un appello che, nel rispetto di tutta la fauna animale, selvatica e domestica come appunto i cani, l’ente rivolge all’indomani di un fatto che di danni, invece, ne ha provocati.

Un sabato pomeriggio a Belfiore, via vai di gente a piedi e in bicicletta e un cagnolino che – seguendo il suo istinto – scova un’anatra nel canneto che, gioco forza, non la può spuntare e soccombe. Questa la scena alla quale diverse persone assistono. Una di loro senza esitazioni chiama la polizia locale che, a sua volta, chiama il servizio di Vigilanza del Parco e gli chiede di intervenire.

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Le GEV hanno identificato i proprietari, raccolto le testimonianze  e ieri l’ente ha notificato il verbale di accertamento di trasgressione al proprietario che, per legge, è responsabile della custodia e della condotta dell’animale, applicando una sanzione di 878 euro.

Il fatto è accaduto in sponda destra del lago Superiore nel tratto tra l’ormeggio della motonave e il ristorante “Il Rifugio”, il cane era libero e senza guinzaglio e molto lontano dal proprietario e l’animale – un bassotto, razza da caccia, intrufolarsi nelle tane è la sua specialità – ha catturato una femmina di germano reale. I germani sono stanziali e nello stesso punto appena una settimana prima del fatto, lo stesso piccolo canneto offriva rifugio a un’unica famiglia con piccoli (vedi foto allegata).
Le rive dei laghi sono una “ZPS”, zona di protezione speciale per l’avifauna ed è per questo che il guinzaglio è d’obbligo: le ZPS non solo nel Parco del Mincio sono “oasi” nelle quali  la fauna selvatica deve essere preservata. Germani e folaghe, abituali frequentatori delle sponde, assieme ad altre specie meno comuni e più rare, non hanno nessun tutore ed è per questo che intervengono le norme di conservazione, che il Parco invita tutti a rispettare.  “Il fatto accertato costituisce violazione dell’art. 16, comma 1, lett. a) del Regolamento della ZPS – IT20B0009 “Valli del Mincio” e del SIC IT20B0017 “Ansa e Valli del Mincio”  ed integra la fattispecie di cui all’art. 29  comma 1 della L.R. n. 86 del 30/11/1983” recita il verbale inoltrato ieri all’interessato.

Le sponde dei laghi e i percorsi del parco periurbano sono divenute nel tempo uno splendido spazio verde abitualmente frequentato da moltissime persone, alcuni con i cani al guinzaglio, altri, convinti che il proprio cane “non farebbe male a nessuno”, lo lasciano libero di muoversi nella vegetazione. È una scelta da evitare.

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