OSTIGLIA – “UBI DICITUR USTILIA” ANNIVERSARIO DEL COMUNE 1217-2017

 

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OSTIGLIA rivive il medioevo con una rievocazione storica per l’anniversario della costituzione del Comune che, secondo gli studiosi, sarebbe datata 1217. L’evento si svolgerà il 16 e 17 settembre 2017, ed è stato inserito nei Matilde Days del Sistema Po Matilde. La proposta della rievocazione storica per festeggiare l’anniversario del Comune di Ostiglia prende spunto da un’indagine storica iniziata alcuni anni fa da parte dei professori Giorgio Reggiani e Gabriella Motta. 

L’impulso iniziale – spiegano i promotori dell’iniziativa – è venuto da curiosità su una fossa che il conte Bonifacio di Canossa, padre di Matilde, avrebbe scavato congiungendo Ostiglia (il Po) con il Tartaro e con un riferimento a San Romano.
Perchè l’anno 1217: è l’anniversario del 1217, un anno in cui vengono a maturazione processi evolutivi riguardanti i rapporti della comunità con il monastero di San Zeno. Gli ostigliesi scelgono di affrancarsi dalla signoria di San Zeno e passare sotto la giurisdizione del comune di Verona (costituitosi nel 1136); Ostiglia diventa quindi un comune veronese. Nonostante questo la terra rimane di San Zeno, ed è con il monastero che i contadini continueranno a fare i conti. E’ proprio nel settore dei contratti agrari che, nello stesso anno 1217, i monaci accettano (su pressione del comune veronese) di assegnare una parte della loro terra in enfiteusi perpetua. E’ un salto di qualità importante per i contadini che, pur pagando un affitto o un canone parziario in natura, hanno ora la possibilità di vendere quella terra, diventandone di fatto proprietari. 
Gli avvenimenti del 1217 sono importanti e si comprendono meglio analizzando il processo celebrato a Ostiglia nel 1151 (vertenza tra Ferrara e Verona), quando il presidente del Tribunale deciderà per l’appartenenza di Ostiglia al Comitato di Verona“.

Una documentazione importante per la realizzazione del progetto è fornita da due tesi di laurea: la prima quella di Giuliana Capra, contiene i famosi contratti enfiteutici del 1217. Ogni pezzo di terra è identificato da un toponimo (es. Calcinara), fornisce informazioni sulla quantità e qualità della terra, su confini, argini, canali, dossi, fossi. La seconda tesi è quella di Ombretta Primavori con una miniera di informazioni nelle testimonianze del processo svoltosi a Ostiglia nel 1151: sono uomini di Ostiglia e dei dintorni che, rispondendo al giudice, fanno emergere tra i loro ricordi, particolari sorprendenti della vita ostigliese; non mancano personaggi importanti provenienti da Nogara e Isola della Scala.

PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE

Sabato 16 settembre dalle ore 16.00 il villaggio si anima: 

nel centro storico, scene di vita quotidiana, bancarelle con primizie e prodotti della campagna, oggetti di artigianato, antichi mestieri con la Compagnia La Zoiosa. nei giardini “Paolo Borsellino” di Via XX Settembre, si apre l’accampamento della Compagnia d’Arme della Lince, con spettacoli, giochi d’abilità per bambini, vestizione del Cavaliere Medievale; il medicus Nicola Cosentino, dell’Associazione Castrum Bonitii, è a disposizione nella sua tenda con gli strumenti d’epoca per spiegazioni e dimostrazioni; l’arciere Antonio Battista propone prove di tiro con l’arco per grandi e piccini.
Ore 17.00, davanti a Palazzo Bonazzi in Via Gnocchi Viani: arrivo del giudice; anteprima semiseria de “Il Processo per Ostiglia”.
Ore 18.00, Esedra dei Giardini Storici: New Fit interpreta la ballata Fugge l’usignolo – For de la bella cayba (poesia delle origini della lingua italiana – sec. XIII).
Ore 21.00, nel Cortile Municipale di Palazzo Bonazzi: spettacolo teatrale “Il Processo per Ostiglia” con “Hic Sunt Histriones”, Fondazione Scuola di Musica Oltrepò Mantovano, Coro Voci Bianche – Corale “G. Verdi”. Ingresso libero.

Domenica 17 settembre dalle ore 10.00 il villaggio si anima: 

nel centro storico scene di vita quotidiana, antichi mestieri e mercato; nei giardini “Paolo Borsellino” di Via XX Settembre, si aprono l’accampamento e la tenda del medicus, l’arciere propone prove di tiro con l’arco.
– si apre l’accampamento della Compagnia d’Arme della Lince, con spettacoli, giochi d’abilità per bambini, vestizione del Cavaliere Medievale;
– il medicus Nicola Cosentino, dell’Associazione Castrum Bonitii, è a disposizione nella sua tenda con gli strumenti d’epoca per spiegazioni e dimostrazioni;
– l’arciere Antonio Battista propone prove di tiro con l’arco per grandi e piccini;
Ore 16.30, in Piazza Cornelio: arriva l’Abate del Monastero di San Zeno in Verona con il suo seguito di monaci e servitori, salutato dalla comunità di rappresentanti e popolo.
Il banditore legge le regole dell’Abate (datate 1211-1214).
Ore 17.00, davanti alle Torri Medievali: Atto ufficiale di riconoscimento del Comune rurale di Ostiglia, lettura della pergamena d’archivio datata 1217, ottobre, 22.
Il corteo accompagna l’Abate attraverso le piazze verso l’argine del Po, dov’era la medievale chiesa di San Lorenzo.
Ore 18.00, Esedra dei Giardini Storici: New Fit interpreta la ballata Fugge l’usignolo – For de la bella cayba (poesia delle origini della lingua italiana – sec. XIII).
Ore 19.30, nel Cortile Municipale di Palazzo Bonazzi: “A cena con l’Abate”: tipica mensa medievale, alla presenza dell’Abate, animata dalla musica dell’arpista Valerio Mauro e di giovani flautisti diretti da Daniela Fune. La cena, a cura della Pro Loco Ostiglia, è a numero chiuso, prenotazioni dal 1° settembre. Costo € 20,00 a persona, bambini fino a 10 anni € 10,00. Sono in vendita a € 10,00 stoviglie in ceramica a tema, utilizzabili eventualmente per la cena.
Info e prenotazioni: 0386/32151, http://www.prolocoostiglia.it

Apertura e visite guidate con G.A.O. a Torri e Quartiere Medievale:
sabato 16, ore 16.00 – 19.00, domenica 17, ore 10.00 – 12.00 e 16.00 – 19.00.

Baby Parking con giochi d’epoca, a cura di New Fit, Giardini “Paolo Borsellino” di Via XX Settembre: sabato 16 e domenica 17, ore 16.00 – 17.30.

Per la durata dell’evento: shopping nei negozi, con proposte e aperture straordinarie Apertura delle Taberne per sfamarsi e dissetarsi.

Possibilità di partecipare con propri costumi a tema.

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