FINANZIARIA – “BONUS AGRITURISMO”: CREDITO D’IMPOSTA ALZATO AL 65%

bonus fiscale

Buone notizie all’orizzonte per gli agriturismi. La legge 232/2016, meglio conosciuta come finanziaria 2017, ha introdotto finalmente il “bonus agriturismo”, contenente importanti novità per tali strutture, a partire dalla loro inclusione nell’elenco di quelle che possono beneficiare del credito d’imposta collegato alle spese sostenute per la riqualificazione e l’accessibilità. L’elenco finora aveva compreso infatti le sole strutture alberghiere, con gli imprenditori agricoli gestori di agriturismi che non potevano essere equiparati agli imprenditori alberghieri.

L’effetto principale di tale modifica alla legge finanziaria è l’innalzamento dello stesso credito d’imposta, che passa dal precedente 30% delle spese sostenute all’attuale 65%, a condizione che gli interventi abbiano anche finalità di ristrutturazione edilizia, riqualificazione antisismica o energetica e acquisto di mobilio. In base a queste linee guida, gli interventi agevolabili sono quelli che riguardano la ristrutturazione edilizia, vale a dire manutenzioni straordinarie e risanamento conservativo, l’eliminazione delle barriere architettoniche, l’incremento dell’efficienza energetica, con l’installazione di pannelli fotovoltaici che rientra tra le spese coperte dal credito d’imposta, e le spese relative a ulteriori interventi come l’acquisto di mobili e componenti d’arredo, destinati naturalmente in maniera esclusiva agli immobili oggetto dell’intervento.

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Il credito è stato esteso al biennio 2017-2018, ma per la sua effettiva entrata in vigore sarà necessario aspettare il relativo decreto attuativo che, originariamente previsto per il mese di marzo 2017, deve ancora essere emanato: «Un importante traguardo per gli agriturismi – commenta Matteo Lasagna, presidente di Confagricoltura Mantova – anche se lungaggini burocratiche ne hanno frenato il decreto attuativo. Finalmente tali strutture vengono equiparate agli alberghi, potendo così godere di credito d’imposta che sarà loro certamente utile per crescere e migliorare ancora».

La decisione presa dal governo coinvolgerà, in provincia di Mantova, circa 230 agriturismi, il 16% del totale lombardo. Solo Brescia ne ha di più in regione. Tra questi, il 75% offre servizio di ristorazione, mentre il 50% offre anche la possibilità di pernottamento.

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