“La Battaglia della Favorita e la capitolazione di Mantova”. È questo il titolo del volume pubblicato a seguito di uno studio compiuto dagli storici Enrico Acerbi, Umberto Bardini e Massimo Zanca, dell’Associazione Napoleonica d’Italia relativamente alla battaglia che ha subito Villa della Favorita tra i suoi principali punti di riferimento. Volume che sarà presentato giovedì 23 novembre, a partire dalle 20.30, nell’affascinante cornice di Villa della Favorita di Porto Mantovano, messa a disposizione dei promotori dell’appuntamento dalla proprietà dello storico palazzo gonzaghesco.

Per presenziare all’appuntamento, per il quale è previsto l’ingresso gratuito, è necessaria la prenotazione; questa si può effettuare inviando una mail all’indirizzo: a_napolenoica@libero.it oppure contattare telefonicamente dopo le ore 18 al 393 6484574.

La battaglia della Favorita è un evento che i testi storici probabilmente hanno considerato di secondo piano rispetto ad altre combattute sul suolo italiano sul finire del 1700 e per questo motivo viene ricordata in modo del tutto superficiale. Invece, questo conflitto del periodo napoleonico avvenuto per la conquista della piazzaforte di Mantova ha rivestito un’importanza notevole per il territorio virgiliano e dei borghi di Porto Mantovano e S. Giorgio.

L’Associazione Napoleonica d’Italia, che si è occupata della ricerca e della realizzazione del documento è una realtà di rilievo nazionale presieduta da Massimo Zanca che sin dalla sua nascita è impegnata nella rilettura degli avvenimenti legati ad un personaggio come Napoleono Bonaparte.

Tra le tante iniziative promosse in questi anni vi sono state rievocazioni storiche con abiti d’epoca.

L’opera in questione, che dispone tra le altre cose del patrocinio del Comune di Porto Mantovano e della Rete dei Borghi Europei del Gusto, ripercorre, quindi i momenti più salienti del conflitto tra i francesi di Napoleone Bonaparte e l’esercito austriaco del generale Würmser per il dominio della città di Mantova e più in generale della Lombardia. Inoltre, analizza anche molti aspetti legati a questa porzione del territorio virgiliano che nei secoli a seguire ha subito una sostanziale trasformazione. Tra questi aspetti anche quello paesaggistico con le sue cascine e i centri abitati dove avvennero gli spostamenti delle truppe sia francesi sia austriache e che rimasero fortemente danneggiati.

Il progetto del volume ha preso forma dagli stimoli derivanti dalla volontà del consigliere comunale di Porto Mantovano, Pasqualino Scirpoli di mettere a disposizione dei propri concittadini una testimonianza, la prima divenuta, poi, una pubblicazione e dedicata a questo monumento locale, con la quale comprendere il valore storico oltre che artistico di Villa La Favorita.

Il paziente lavoro di ricerca compiuto da un gruppo di esperti, presenti tutti alla cerimonia di presentazione della pubblicazione, vale a dire Massimo Zanca, Enrico Acerbi e Umberto Bardini, diventa in primo luogo un documento che testimonia dell’importanza del ruolo che è stato attribuito alla villa gonzaghesca portuense in quello che per molti è stato definito, per i mantovani, come una ventata di libertà. Al tempo stesso il successo nella Battaglia della Favorita dell’esercito francese, del quale faceva parte anche il padre di Alessandro Dumas, unitamente a quella di Rivoli si è trasformata nel primo e concreto segnale di una nuovo periodo storico: il risorgimento.

La Campagnia d’Italia compiuta da Napoleone Bonaparte era iniziata con la conquista del regno Sabaudo e proseguita, una volta battuto l’esercito austriaco, sul finire del 1700 con il dominio della Serenissima Repubblica di Venezia.

Alla presentazione del volume sarà abbinato anche un momento rievocativo grazie alla presenza in villa di figuranti dell’Associazione Napoleonica d’Italia che indosseranno abiti del periodo e le divise dell’armata degli straccioni come veniva definito l’esercito napoleonico.

Il libro, di 192 pagine con numerose immagini a colori, stampe e mappe, ricostruisce non solo in dettaglio le diverse fasi della battaglia – rimaste fino ad oggi sostanzialmente sconosciute – ma anche i fatti che portarono le truppe del tenente feldmaresciallo Provera a scontrarsi con quelle di Napoleone sui campi di fronte a Mantova. Vengono così ricostruiti i combattimenti di Bevilacqua, Angiari, San Giorgio ed anche quelli accaduti nei dintorni di Verona (San Michele Extra e Negrar). Il libro propone inoltre un’accurata disamina dei luoghi del campo di battaglia e riporta numerose fonti ed aneddoti, altrimenti dimenticati.

(Paolo Biondo)