CONFAGRICOLTURA MANTOVA: IL PREMIO “AGRICOLTURA MANTOVANA” al Professor PIERDOMENICO PERATA

Un focus sull’annata agricola appena trascorsa, per un bilancio di ciò che è stato fatto, un richiamo al mondo delle istituzioni, affinchè non trascurino gli impegni presi con il settore primario, e un fondamentale incoraggiamento alla ricerca e alla tecnologia, senza le quali gli imprenditori agricoli possono sentirsi persi.

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Sono stati tanti i temi toccati dall’assemblea provinciale di Confagricoltura Mantova, andata in scena questa mattina (24 aprile) al MaMu, con il presidente Matteo Lasagna che, essendo in scadenza di mandato, ha presieduto per l’ultima volta l’annuale appuntamento, dopo due mandati da numero uno di via Luca Fancelli: «Nonostante la crisi e le annate difficili – ha detto Lasagna nel suo discorso introduttivo – non ci piangiamo addosso, tutt’altro. Siamo perfettamente in grado di superare le avversità e, come Confagricoltura, al centro mettiamo sempre le imprese, al contrario di altri, affiancandole con personale ed uffici estremamente competenti».

Coltiviamo la crescita” era il titolo dell’assemblea 2018, e Lasagna ha chiarito subito cosa si intende per “crescita”: «Molto spesso si parla di agricoltura, ma quasi sempre con accezione negativa, che fornisce un’immagine distorta, che rimanda a un mondo bucolico fatto di fame, fatica e miseria che per fortuna non esiste più e al quale non vogliamo assolutamente regredire. Per questo è nata l’idea del Food&Science Festival, che può diventare punto di riferimento nazionale per l’esaltazione della scienza in agricoltura».

Il presidente ha poi mandato un messaggio chiaro alle istituzioni, invitandole a non cedere su alcune questioni fondamentali: «Invierò al neoassessore regionale Fabio Rolfi un documento contente le principali criticità del settore, da affrontare quanto prima. In primis la questione sburocratizzazione, subito dopo i tagli alla Pac. La Lombardia è la prima regione agricola italiana, non possiamo permettere che la Pac venga toccata, nemmeno con quel taglio dell’1,5% già preventivato. E poi ci sono le assicurazioni, con le nostre aziende che ancora aspettano i soldi del 2015».

assemblea provinciale confagricoltura mantova

Dopo i saluti delle autorità, con la senatrice Isabella Rauti, la parlamentare Anna Lisa Baroni, il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, il presidente di Confagricoltura Lombardia Antonio Boselli, il vicepresidente di Confagricoltura Nicola Cilento e il presidente di Enapra Luca Brondelli di Brondello, a prendere la parola è stato l’ospite d’onore dell’assemblea, il professor Pierdomenico Perata, rettore della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, che ha condotto l’ultima ricerca sugli Ogm, che una volta per tutte ha smentito la loro pericolosità per l’organismo umano: «Al giorno d’oggi – ha detto Perata – conviviamo con una visione, del tutto irrazionale ed illogica, secondo la quale il mondo agricolo del passato era più sano di quello attuale. Non vi è nulla di più sbagliato, dato che cent’anni fa gli insetticidi erano decisamente più tossici di adesso, e gli stessi controlli di sicurezza alimentare pressoché inesistenti».

Tre sono, secondo Perata, le parole chiave per l’agricoltura del futuro, vale a dire tecnologia, sostenibilità e genetica: «Stiamo vivendo la quarta rivoluzione industriale, che rappresenta una grande sfida per le imprese, ma anche per le istituzioni, che devono mettere loro a disposizione i giusti strumenti per progredire. Sul tema sostenibilità il prossimo passo è la “vertical farming”, rivolta alle colture ortive, che sfrutta la tecnologia led e gli spazi cittadini, estendendosi verso l’alto».

Ma è sul tema della genetica, il più difficile a livello comunicativo, che si incentra perlopiù il dibattito: «Abbiamo la memoria corta – dice Perata – perché consideriamo tipico ciò che in realtà è esotico, come i pomodori, e naturale ciò che in realtà è artificiale. Senza genetica non ci sarebbe agricoltura, e gli stessi grani antichi ad esempio sono frutto di lavoro genetico. Le frontiere sulle quali si sta lavorando ora sono l’RNAi, l’interferenza da Rna, e la “gene editing”, che consente di modificare in meglio il Dna, tagliandone pezzi e cucendone altri sintetizzati in laboratorio».

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Al professor Perata è stato consegnato poi il premio “Agricoltura Mantovana”, insignitogli per i grandi meriti scientifici raggiunti nel corso della sua carriera accademica.

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Perata, nato a Genova il 24 marzo del 1962, si laurea in Scienze Agrarie presso l’Università di Pisa nel 1985 e nello stesso anno consegue il Diploma di Licenza della Scuola Superiore Sant’Anna, dove ottiene anche il diploma di perfezionamento in Scienze Agrarie nel 1987. Nel 1990 conclude il dottorato di Ricerca in Biologia Agraria presso l’Università di Pisa. Dal 1991 al 1999 è stato ricercatore universitario di Fisiologia Vegetale presso l’Università di Pisa, mentre dal 1999 al 2000 ha rivestito la carica di professore associato di Fisiologia Vegetale alla Facoltà di Scienze MFN dell’Università di Bari. Per l’Università di Modena e Reggio Emilia è stato professore ordinario di Fisiologia Vegetale alla Facoltà di Scienze Agrarie dal 2000 al 2004, rivestendo anche la carica di vice preside nell’anno 2003-2004. Per la Scuola Superiore Sant’Anna Pierdomenico Perata ha ricoperto anche l’incarico di dal 2004 professore ordinario di Fisiologia Vegetale (dal 2004), di coordinatore del Dottorato Internazionale in Agrobiodiversità (dal 2011 al 2013), di preside della classe di Scienze Sperimentali (da dicembre 2010 a maggio 2013) e di Prorettore vicario (da gennaio 2012 a maggio 2013). Dall’8 maggio 2013 è rettore della Scuola Superiore Sant’Anna. Perata ha ricevuto il premio «per l’eccellenza della sua attività di ricerca nell’ambito della fisiologia delle piante, con un approccio prevalente di biologia molecolare che ha permesso di approfondire la fisiologia degli stress, le interazioni tra metabolismo primario e fisiologia ormonale, la sintesi di pigmenti di interesse nutraceutico, e per l’impegno volto alla divulgazione dei risultati della ricerca in ambito agricolo e allo sviluppo della Scuola Superiore Sant’Anna nel panorama degli istituti d’eccellenza mondiali».

Matteo LasagnaIn conclusione un video tributo dedicato a Matteo Lasagna, che ha salutato commosso il pubblico: «In questi anni mi sono sempre mosso con trasparenza ed onestà, perché in Confagricoltura si racconta la verità. Nel tempo i nostri soci sono cresciuti, ma abbiamo anche avuto defezioni importanti, da parte di chi si è fatto ammaliare da un’organizzazione che di sincero e di agricolo non ha proprio nulla. Confagricoltura ha una visione totalmente diversa da Coldiretti, ed è per questo che non l’ho mai voluta menzionare all’interno delle nostre assemblee. Basti pensare a quello che sta succedendo in queste settimane all’interno del Consorzio Latterie Virgilio, che è un patrimonio di tutti. Perché fanno firmare fior di petizioni sulla sicurezza alimentare e sulla trasparenza se poi i loro dirigenti sono i primi ad essere inquisiti?».

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