CCIAA MANTOVA – LA CONGIUNTURA MANIFATTURIERA NEL PRIMO TRIMESTRE 2018

Secondo l’analisi della congiuntura manifatturiera relativa al primo trimestre del 2018, effettuata dal Servizio Informazione e Promozione Economica della Camera di Commercio di Mantova insieme a Confindustria Mantova, complessivamente, la produzione industriale da gennaio a marzo 2018 vede una crescita del +2,5% rispetto allo stesso periodo del 2017.

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Anche gli ordini esteri, gli ordini interni e il fatturato mostrano risultati positivi.

Per quanto concerne le aspettative per il secondo trimestre del 2018, gli imprenditori mantovani sembrano maggiormente ottimisti, sul fronte della domanda estera, del fatturato e della produzione; positivi, seppur in misura minore, anche occupazione e domanda interna.L’artigianato vede una variazione della produzione annua pari al +0,1%, mentre calano gli ordini interni, il fatturato e, soprattutto, gli ordini esteri . Il comparto della grande distribuzione mostra una sostanziale stabilità per quanto riguarda la voce degli ordinativi, con una variazione positiva relativa al volume di affari.

In calo, invece, il volume d’affari di inizio 2018 relativo al settore dei servizi, mentre risulta in crescita quello dell’edilizia.

Entrando nel dettaglio, emerge una leggera ripresa nei dati congiunturali della produzione industriale, pari al +0,6% rispetto al trimestre precedente. In Lombardia, l’anno si conclude con una variazione positiva del +1,1%.

Nella provincia di Mantova, risultano con segno più gli ordini esteri (+2,8%), gli ordini interni (+1,1%) e il fatturato (+1,5%). La situazione a livello lombardo evidenzia una ripresa degli ordini esteri (+1%), mentre si mantengono pressoché invariati il fatturato (+0,2%) e soprattutto gli ordini interni.

Considerando le variazioni tendenziali della produzione, la provincia di Mantova vede una crescita del +2,5%, inferiore rispetto al dato della Lombardia, pari al +3,6%. Nel confronto con le altre province lombarde, Mantova si colloca in penultima posizione preceduta solo da Pavia, mentre al vertice della classifica si posizionano Lecco e Varese.

Sempre tenendo presente le variazioni tendenziali, mostrano risultati positivi gli ordini esteri (+11,4%), il fatturato totale (+6,8%) e gli ordini interni (+4,9%).

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Nel dettaglio delle attività economiche, relativamente alla media lombarda, a inizio 2018 la dinamica della produzione risulta essere complessivamente positiva. L’unica variazione negativa riguarda il settore pelli-calzature (-0,6%), mentre tutti i restanti comparti si collocano in territorio positivo, con performance superiori alla media per la meccanica (+5,5%), i minerali non metalliferi (+4,3%), la carta-editoria (+3,8%) e la gomma-plastica (+3,6%).

Gli altri indicatori congiunturali relativi alla provincia virgiliana restituiscono i seguenti valori: la quota di fatturato estero risulta pressoché invariata passando dal 42,5% di fine 2017 al 42,4%, mentre diminuiscono le giornate assicurate dal portafoglio ordini, che passano dai 79 giorni dello scorso anno ai 66 giorni dei primi mesi del 2018. Si contrae il tasso di utilizzo degli impianti (dal 78,7% al 76,7%), mentre aumentano i prezzi delle materie prime (+1,3%) e quelli dei prodotti finiti (+0,9%), così come le scorte dei prodotti finiti (+2,5%) e la giacenza di materiali (+5%).

Per quanto concerne le aspettative per il secondo trimestre del 2018, gli imprenditori mantovani sembrano ottimisti: prevale un sentiment positivo riferito alla domanda estera, al fatturato, alla produzione e, anche se in misura minore, all’occupazione e alla domanda interna; stesso clima si registra a livello lombardo.

La produzione mantovana relativa al comparto artigianale registra, nel primo trimestre dell’anno, un aumento tendenziale del +0,1%, valore che risulta inferiore rispetto a quello lombardo, pari al +2,2%. Nel confronto con le altre province lombarde, Mantova si colloca in penultima posizione insieme a Lodi.

Gli ordini esteri e gli ordini interni vedono in questo trimestre un calo tendenziale, pari rispettivamente al -4,2% e al -0,9%; si contrae anche il fatturato, segnando un -0,5% rispetto allo stesso periodo del 2017.

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Considerando il comparto della grande distribuzione, la variazione tendenziale relativa al volume di affari risulta in aumento (+0,7%), mentre in Lombardia si evidenzia un andamento negativo (-1%).

Per quanto riguarda gli ordinativi, per la provincia di Mantova emerge una sostanziale stabilità, mentre in Lombardia vedono un calo del -6,7%.

Il settore dei servizi, dal punto di vista del volume d’affari, mostra un -8,2% rispetto al trimestre precedente e un -0,2% rispetto allo stesso periodo del 2017; anche la Lombardia evidenzia un calo a livello congiunturale (-2,9%), ma una crescita a livello tendenziale (+2,1%).

Il comparto dell’edilizia mostra una performance positiva rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con una ripresa del volume d’affari pari al +4%; rispetto al trimestre precedente, invece, si evidenzia un calo del -2,3%.  Anche la Lombardia si colloca in territorio positivo per quanto riguarda la variazione tendenziale, con un +4,3%, risultando invece in territorio negativo se confrontato con gli ultimi mesi del 2017 (-12%).

 

Secondo il Presidente della Camera di Commercio di Mantova, Carlo Zanetti, “il primo trimestre del 2018 vede continuare per il comparto manifatturiero mantovano quel processo di ripresa che si era manifestato nel corso del 2017. Infatti, sia i dati congiunturali sia quelli tendenziali mostrano segni positivi e ciò vale per tutte le variabili rilevanti quali la produzione, il fatturato e gli ordini, come sembrano anche confermare le aspettative degli imprenditori.

Tuttavia, per la prima volta da qualche anno a questa parte, il Fondo Monetario Internazionale non ha rivisto le stime sulla crescita dell’economia mondiale che aveva fatto in precedenza, anche se ai dati attuali complessivamente la crescita si presenta come robusta e diffusa. L’Italia, nel panorama europeo, risulta il fanalino di coda, anche per la presenza di un debito pubblico che sta scendendo troppo lentamente, di incertezze legate alle condizioni del sistema bancario, senza dimenticare i problemi legati all’attuale situazione di instabilità politica.

A livello mondiale non mancano potenziali rischi che potrebbero far rivedere al ribasso le stime prossimamente, come fattori geo-politici internazionali o una mancata sincronizzazione delle politiche economiche dei vari paesi che potrebbero far aumentare la volatilità sui mercati finanziari e su quelli dei cambi.

I paesi emergenti rimangono la forza trainante dell’economia mondiale, soprattutto Cina e India, anche se sono i paesi avanzati a mostrare gli scarti positivi più sostenuti rispetto alle previsioni precedenti.

La sfida per il 2018 è, quindi, saper sfruttare al meglio la ripresa del fronte internazionale grazie anche alla forte apertura verso i mercati esteri della nostra provincia”.

Fonte dei dati: Elaborazione Servizio Informazione e Promozione Economica su dati Unioncamere Lombardia

 

 

 

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