MILANO – I NONNI. GLI AFFETTI,OGGETTI E GLI AMBIENTI CHE PARLANO DI UN’ITALIA CHE SE NE VA

“I Nonni – Gli affetti, oggetti e gli ambienti che parlano di un’epoca”. Le credenze e i colori delle cucine delle case dei nostri ricordi. Una carrellata emozionante di immagini e riflessioni quella che Luca Ventura (1967) fa attraverso questa interessante mostra fotografica omaggio ad un’Italia che oramai non c’è più, alla Galleria Expowall di Milano (dal 2 ottobre al 7 ottobre 2018). Vernissage, martedì 2 Ottobre 2018 ore 18:00.

Luca Ventura

Luca Ventura, figlio d’arte, è stato fotografo di still life affermatissimo nella Milano della moda degli anni Novanta. Quando ha saputo della vendita della villa dei nonni, in Friuli, nel 1998, da bravo occhio attento ai cambiamenti, si è trasferito in quella casa per una settimana.

E lì ha preso forma questo progetto, che è sostanzialmente una capsula temporale “dei gesti e degli ambienti dei miei nonni, catturata con amore su pellicola”, dice lui.

Anche perché questi scatti sono rimasti nel cassetto fino a oggi, che è la prima occasione per vedere come una coppia di anziani viveva nell’Italia di 20 anni fa con ricordi e ambienti che ricordano, ovviamente, le case del nostro Paese del dopoguerra. Un’Italia che con l’avvento del millennio è sempre più rara.

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Una comunità di persone fatta di oggetti e socialità ormai desueti, che ci parla attraverso questi scatti che sembrano aver fermato il tempo. Suggestiva la scelta di non ricorrere al ritratto dei personaggi, ma solo alle cose che li circondavano. 

Dalle inquadrature mirabili del bagno o degli specchi in camera da letto, Luca Ventura oltre a trasmettere sapori e odori, ci fa rivivere un tempo che è sepolto nella memoria di ognuno di noi. I suoi “nonni” sono davvero anche i nostri, grazie alla comunicativa minuziosa e particolare delle 25 immagini in mostra.

Un’operazione interessante, visto che di memoria la mostra si ciba. Abramo e Onorina, i nonni protagonisti che non si vedono in questi scatti, ma “si sentono”, aderirono alla repubblica comunista di Tito in Jugoslavia. Una volta tornati in Italia, non furono bene accolti. La memoria di quel travaglio resiste nelle delicate immagini di quotidianità catturate dall’obbiettivo di Luca. Che, a sua volta, da artista vero, ha usato la fotografia per ricordare. Un processo funzionale anche a se stesso, visto che nel 2005, vittima di un incidente in moto, Luca ha ritrovato la sua autonomia proprio attraverso la terapia occupazionale tramite la fotografia. Un metodo che ora lui stesso utilizza alla Fondazione Don Gnocchi di Milano, nei Centri Diurni per Disabili per ricostruire la memoria delle persone con handicap.

Progetto Fotografia Fondazione Don Gnocchi – Supportato e coadiuvato dalla terapista occupazionale Noemi Penna e dalla educatrice professionale Cinzia Carpentieri, in qualità di volontario dal 2011, Luca Ventura organizza dei “progetti fotografia” con utenti disabili nei CDD (Centri diurni disabili) della fondazione Don Gnocchi Santa Maria Nascente di Milano, insegnando le basi della fotografia e invitando gli utenti partecipanti a fotografare da soli. L’attività è stata presentata in via ufficiale ai genitori degli utenti nel 2017.

Ritrovate nella sua memoria le foto della casa dei nonni, Luca oggi vuole sensibilizzare con l’occasione della mostra, il “Progetto fotografia” della Fondazione Don gnocchi di Milano, per acquisire attraverso lasciti o donazioni, fotocamere digitali da utilizzare con gli utenti che partecipano al “Progetto Fotografia”.

Comprando queste foto in esposizione a Expowall, i visitatori finanzieranno il progetto che mette l’obiettivo in mano a chi deve ricostruirsi una vita.

Luca Ventura, figlio di un fotografo orientato sul genere del reportage, è diplomato all’ I.T.S.O.S. di Milano nell’ indirizzo di Comunicazioni Visive (Cinema – Grafica – Fotografia – Psicologia sociale).

Nel 1989 inizia la sua carriera nell’ambito della fotografia di still life (oggetti), successivamente come fotografo in uno studio / casa editrice per riviste di fotografia professionale e amatoriale – pubblicità – depliant per distributori materiale fotografico e loro pubblicazioni.

Negli anni 90, complice l’aumento delle richieste da clienti importanti, Ventura lavora dal suo studio per marchi come Elizabeth Arden, Tucano Urbano, Il Mio Giardino, Architetture d’Interni.

Per esigenze famigliari proprio in quel periodo fu venduta la villa dei nonni in Friuli e prima della dismissione Luca decise di raccontare quel momento con un reportage mai pubblicato sulla vita dei nonni in casa loro.

Nel novembre 2005, Luca Ventura, mentre si recava a realizzare un servizio fotografico in moto venne coinvolto in un incidente stradale. L’evento gli procurò un mese di coma e una perdita parziale della memoria.

Durante il periodo di riabilitazione presso il DAT (domotica -ausili -terapia occupazionale) della fondazione Don Gnocchi di Milano, venne utilizzata la fotografia in terapia occupazionale. Il caso di Luca è stato anche oggetto di due tesi di laurea e citazioni nei convegni della Fondazione Don Gnocchi.

Galleria Expowall – Via Curtatone 4 (MM P.ta Romana) – Milano

Orari: 3 – 4 – 5 Ottobre dalle 15:00 alle 19:00 — 6 – 7 Ottobre dalle 10:00 alle 18:00

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