PRIMO CASO DI CORONAVIRUS NEL COMUNE DI RODIGO. Il Sindaco: “Isolato senza più sintomi. Nessuna paura”

Il sindaco Gianni Grassi (1).jpg

RODIGO, 14 marzoCostituito anche a Rodigo il Centro Operativo Comunale (Coc), del quale faranno parte il sindaco, Gianni Grassi, il vice, Luciano Chiminazzo, l’assessore ai servizi sociali, Patrizia Chiminazzo, il responsabile della Polizia Locale, Andrea Pollini, il presidente della Protezione Civile, Alessandro Mari, il responsabile del servizio tecnico, Sira Bergamini, e il responsabile dell’area servizi sociali e scolastici, Aristide Cauzzi.

Nel frattempo al primo cittadino, Gianni Grassi, è pervenuta dall’Ats Valpadana, tramite la Prefettura, come stabilito dal protocollo, la comunicazione del primo caso di persona contagiata dal Covid-19. Come accade sin dall’inizio della vicenda corona virus per tutti territori la prassi adottata dagli organi competenti prevede che le ufficializzazioni dei contagi avvengano solo dall’Ats che li comunica alla Prefettura e questa, a mezzo pec esclusiva indirizzata al sindaco, avvisa del riscontro avvenuto. Sino a questi giorni il Comune di Rodigo era tra quelli che non presentavano casi.

In riferimento – spiega Gianni Grassi – all’emergenza corona virus che sta attraversando la nostra nazione si rende noto alla cittadinanza che anche il comune di Rodigo ha registrato un caso da infezione da Covid 19. Tale dato viene ufficializzato solamente in questo momento in quanto, come da prassi istituzionale, le comunicazioni vengono canalizzate tramite la locale Prefettura. Ho ricevuto l’autorizzazione ad ufficializzare quanto premesso e voglio rassicurare la cittadinanza tutta che il Comune di Rodigo ha attivato tutti i servizi utili ad affrontare l’emergenza attuale

Il nostro concittadino – prosegue il sindaco nella sua comunicazione alla cittadinanza rodighese – è in isolamento nella sua abitazione, con i suoi familiari e fortunatamente non presenta più nessuna sintomatologia. Invito tutti i cittadini a stare tranquilli e soprattutto a non creare inutili allarmismi. Sarà mia cura informarvi sull’evolversi della situazione sempre di concerto con la Prefettura. Inoltre voglio comunicare che essendo stato in contatto con la persona in questione, ho ritenuto doveroso mettermi in quarantena volontaria, alla fine di tutelare la salute delle persone che per motivi lavorativi ed istituzionali operano al mio fianco. Cerchiamo di restare a casa e limitare gli spostamenti solo ai casi consentiti”.

Paolo Biondo

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