RECOVERY FUND. ROLFI: IN AGRICOLTURA GRANDE PIANO D’INNOVAZIONE, PRIORITÀ A BANDA LARGA, RISORSE IDRICHE, FILIERA LEGNO E BIOENERGIE

MILANO – “I fondi del Recovery Fund dovranno essere per l’agricoltura lombarda e italiana lo strumento per un grande piano dedicato all’innovazione. Le Regioni dovranno essere protagoniste nell’indicare progetti area per area. Per questo ho chiesto al Ministro nel breve periodo un passaggio in commissione agricoltura della conferenza Stato Regioni di un primo documento di proposto oggi dal ministero“. Lo ha detto l’assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi, durante l’incontro con il ministro Bellanova sul tema del Recovery Fund in agricoltura.

Innovazione – ha continuato – significa sostenibilità ambientale ed economica. Serve innanzitutto ammodernare gli impianti di irrigazione per razionalizzare l’uso dell’acqua anche a livello aziendale e diminuire i costi per gli agricoltori. Dobbiamo poi intervenire a livello infrastrutturale sul tema della banda larga nelle aree rurali. È inutili avere strumenti moderni quando non arriva rete sugli smartphone nei campi“. “Dobbiamo portare innovazione – ha aggiunto – anche nella trasformazione agroalimentare. Penso, per esempio, a un polverizzatore del latte, che da un lato consenta di garantire redditività agli allevatori assorbendo parte della produzione lattiera e dall’altro permetta di penetrare segmenti di mercato che al momento sono in mano ai competitor stranieri, come il settore baby food, pasticceria o cosmesi“.

La Lombardia – ha spiegato – proporrà anche un ‘Piano legno Italia’ per la filiera bosco-legno, dedicato alla cura e alla manutenzione dei boschi, alla trasformazione del legno italiano e all’industrializzazione del legno pregiato nel campo della bioedilizia, puntando anche su energia pulita. Serve dare valore economico alle nostre foreste anche per una cura più approfondita di queste zone e la prevenzione del dissesto idrogeologico“.

Un capitolo – ha concluso l’assessore Rolfi – dovrà essere dedicato poi al potenziamento delle risorse umane per il settore fitosanitario, sia nel numero dei tecnici che nella formazione: è necessario affrontare in maniera più efficace le tematiche sanitarie legate alle fitopatie agli attacchi degli insetti alieni“.

(fonte Lombardia News)

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