Il fuoriuscito, La dignità negata ad un mite bracciante (Editoriale Sometti). Dopo La morte di Pietro, Renzo Gualtieri torna in libreria con il racconto dell’avventura umana di Gisto: un uomo costretto alla fuga, bracciante perseguitato dalla violenza e dai soprusi di un regime disumano che davanti alla curiosità di alcuni bambini decide di raccontare la propria storia.
Il romanzo Il fuoriuscito, che pure riporta una vicenda di fantasia, è basato sull’esperienza reale di molti perseguitati di quell’epoca; prima presentazione Domenica 16 gennaio, ore 17:00 Suzzara, Centro Culturale Piazzalunga. Con l’autore interviene il giornalista Vanni Buttasi.
Gisto è un bracciante, un lavoratore che sopravvive grazie a lavori precari e temporanei. Durante l’opera di rinforzo di un piccolo argine incontra tre bambini della zona, incuriositi dalle operazioni di quello strano personaggio calato nel fosso. Gisto è solo, senza fissa dimora, condannato dalla vita e dal regime fascista a una solitudine eterna, senza via d’uscita. Decide quindi di usare il suo tempo in quel fosso per raccontare la sua storia a quei bambini, le uniche persone con cui sente di aver instaurato un legame, un’affettuosa corrispondenza dopo i soprusi subìti.
Renzo Gualtieri racconta l’avventura umana di Gisto, un’esistenza senza pace e comune a tanta povera gente vissuta in quegli anni neri. Nato nella miseria, soldato nella Grande Guerra, perseguitato e costretto alla fuga, incarcerato, vittima delle violenze di un’epoca buia. Infine piegato, solitario nella notte e nelle nebbie dell’osteria. Fuoriuscito.