AARON SWARTZ. A DIECI ANNI DALLA MORTE, TRE EVENTI A MANTOVA PER RICORDARLO

A dieci anni dalla morte di Aaron Swartz, giovane ragazzo americano, conosciuto per la sua battaglia per il libero accesso alla conoscenza online, morto suicida l’11 gennaio 2013, a Mantova si terranno varie iniziative per ricordarlo.

Nello specifico, sono previsti tre eventi organizzati dal Comune di Mantova in collaborazione con diverse realtà del territorio.

Partiranno martedì 10 gennaio per le classi di 5a elementare e 1a media e giovedì 12 gennaio per la 2a e 3a media i laboratori interattivi sul tema delle “Fake News” per bambini e ragazzi delle primarie e delle secondarie di primo grado. Entrambi avranno luogo presso il Centro Servizi “Aaron Swartz” di Lunetta (sempre in viale Lombardia), dalle 16.30 alle 18, e sono organizzati da CaG di Aspef, Associazione Papillon, LUGMan in collaborazione con il corso di laurea in Educatore Professionale dell’Università degli Studi di Brescia.

Inoltre, è in programma lo spettacolo teatrale “Nella Rete” di e con Francesca Botti sulla vita di Aaron Swartz che darà forma a interrogativi sull’eterna lotta tra bene e male, tra giusto e sbagliato, tra noi cittadini e il sistema. Lo spettacolo, vincitore del bando Wikimedia Teatro Libero, avrà luogo presso il Cinema del Carbone mercoledì 11 gennaio, alle 21, per la cittadinanza e giovedì 12 gennaio mattina per le scuole. L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento dei posti. Per info e prenotazioni scrivere a giovani@comune.mantova.it

Infine, si terrà un convegno aperto alla cittadinanza dal titolo “Libertà digitali: il lascito di Aaron Swartz a 10 anni dalla scomparsa”, con il patrocinio di Unimore, presso la Fondazione UniverMantova mercoledì 11 gennaio alle 16. Interverranno il professor Gianluigi Fioriglio, del dipartimento di giurisprudenza dell’Unimore, la professoressa Canali Claudia del dipartimento di Ingegneria dell’Unimore, l’avvocato Federica De Stefani esperta di diritto delle nuove tecnologie e Tommaso Caramaschi del 255 Labs (software house completamente dedicata alla visione artificiale e specializzata nello sviluppo di librerie di imaging avanzate).

“Come assessorato al sistema bibliotecario e politiche giovanili – ha osservato l’assessore del Comune di Mantova Alessandra Riccadonna – abbiamo voluto ricordare questa ricorrenza tramite diversi eventi ed esperienze che possano arrivare a differenti target d’età, con un unico fine: quello di riflettere sul tema dell’open source e delle libertà digitali. Ci auguriamo che questi momenti possano essere motivo di approfondimento su temi quanto mai attuali soprattutto, ma non solo, per i giovani. Ci troviamo, infatti, di fronte a un mondo iperconnesso in cui da un lato i nostri dati vengono controllati e divulgati, ma dall’altro, come sosteneva Aaron, l’informazione, intesa come forma di potere, è controllata da pochi”.

Aaron, programmatore informatico, diventato poi attivista politico, convinto che l’accesso all’informazione fosse un diritto e non un furto, è stato coinvolto in vicende giudiziarie che lo vedevano imputato per il tentativo di libero accesso di documenti accademici.

Il Comune di Mantova ha intitolato al giovane attivista il centro culturale di Lunetta ed ora è promotore di una serie di iniziative per ricordarne la memoria e riflettere sul tema dell’open source. Le attività coinvolgeranno tutti, dai più piccoli, ai giovani, alla cittadinanza.

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