LOMBARDIA, NEL 2032 UN MILIONE DI PERSONE USERÀ IL TRENO. Presidente Fontana: IL MONDO CAMBIA, AL LAVORO PER PROGETTARE FUTURO

Nel 2032, in Lombardia, ogni giorno, 1 milione di persone si muoverà in treno. Oggi sono 600.000 le persone che si muovono su ferro e prima del covid erano 820.000.

Questo presentato da FNM in occasione dell’evento ‘Dalle Smart City alla Senseable City’, cui hanno partecipato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana e gli assessori regionali Claudia Maria Terzi (Infrastrutture e Opere pubbliche) e Franco Lucente (Trasporti e Mobilità sostenibile).

Con queste previsioni bisogna studiare scenari di evoluzione delle città del futuro, all’interno delle quali una quantità enorme di dati fornirà elementi decisivi per interpretare le scelte dei cittadini e, di conseguenza, orientare le decisioni sulla realizzazione di nuovi servizi.

PRESIDENTE FONTANA: OBIETTIVO CITTÀ SEMPRE PIÙ INCLUSIVE – “Credo che sia importante continuare quello che abbiamo iniziato con l’incontro ‘Lombardia 2030’ – ha detto il presidente Attilio Fontana – cioè progettare il futuro per poi realizzarlo. Il mondo sta cambiando e ci sono le condizioni per avere città più inclusive, più sostenibili e più socialmente coese”.

ASSESSORE LUCENTE: MOBILITÀ SOSTENIBILE SFIDA DA VINCERE – “La sfida da vincere – ha aggiunto Lucente – è quella della mobilità sostenibile. Visti i dati presentati da FNM, è necessario avere una visione dei trasporti dove l’ecosostenibilità si fonde alla tecnologia e all’innovazione. Ecco perché mi piace pensare alla Lombardia come ad un unico grande hub dell’intermodalità, dove non vi sono più distanze tra città e periferie. Il trasporto di merci e passeggeri non può subire rallentamenti. ‘interconnessione tra ferro e gomma dovrà essere la prassi. La nostra regione avrà il ruolo di capofila a livello nazionale”.

ASSESSORE TERZI: AL LAVORO PER RENDERE INFRASTRUTTURE LOMBARDIA ANCORA PIÙ CONNESSE – “Stiamo lavorando – ha concluso l’assessore Terzi – per rendere Regione Lombardia più connessa dal punto di vista infrastrutturale, non solo manutenendo al meglio quanto abbiamo, ma anche attraverso importanti investimenti in tecnologia. Un’idea di infrastrutture più moderna, che tenga anche conto dello sviluppo tecnologico delle nostre città compresa la possibilità di recuperare e rilasciare dati, come si evince anche da alcune delle applicazioni presentate oggi. Ci crediamo molto e ci siamo dati come obiettivo quello della Lombardia del 2030, quindi non domani ma nemmeno fra troppo tempo”.

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