In quanto a noi di Simone Massi finalista ai Corti d’Argento 2023

La videopoesia “In quanto a noi” ideata e realizzata da Simone Massi, con la voce narrante del grande regista tedesco Wim Wenders, ispirata alla poesia Avevamo studiato per l’aldilà di Eugenio Montale e prodotta dall’associazione Nie Wiem, da Francesco Appoggetti e dallo stesso Massi è finalista ai Corti D’Argento 2023 nella categoria Cortometraggi di Animazione. Un nuovo successo nel ventennale dell’Associazione.

Inoltre, tra i finalisti (nella sezione Finzione) compare anche “La Fornace” a firma di Daniele Ciprì, co-direttore artistico di Corto Dorico Film Fest. 

In quanto a noi porta la firma di Simone Massi, uno dei più grandi registi di cinema d’animazione del mondo la cui opera ha incontrato, per l’occasione, la voce del regista di Paris, Texas e Il cielo sopra Berlino, Wim Wenders, che ha sposato con entusiasmo il progetto. L’idea è venuta a Valerio Cuccaroni, poeta, critico letterario e presidente di Nie Wiem, dopo l’immersione nell’atmosfera della splendida poesia di Eugenio Montale tratta dalla sezione Xenia, pubblicata per la prima volta nella tipografia Bella barba di San Severino Marche poi raccolta in Satura (Arnoldo Mondadori Editore, Pubblicato previo accordo con The Italian Literary Agency). La colonna sonora è affidata a Stefano Sasso, le riprese a Julia Gromskaya e la post-produzione a Lola Capote OrtizIn quanto a noi è stata realizzata con il sostegno della Regione Marche – Assessorato Beni e attività culturali Bando Cinema 2020/2021. “In quanto a noi” era stata selezionata alla 79esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia ed era stata presentata in anteprima mondiale nella sezione Fuori Concorso – Cortometraggi.

SINOSSI 
I fischi della poesia di Eugenio Montale Avevamo studiato per l’aldilà, trasformata in videopoesia da Simone Massi, sono interpretati alla stregua di quei segnali o suoni che nella vita ci sorprendono come presagi, uno specchio rotto un verso di civetta, presagi di ciò che ci aspetta, un incubo dal quale ci vorremmo risvegliare. L’incubo in questo caso ė la storia del Novecento. E per risvegliarsi dalla realtà, l’unica ė accorgersi di essere tutti “già morti senza saperlo”.

Breve bio – Originario di Pergola, Simone Massi ha studiato Cinema di Animazione alla Scuola d’Arte di Urbino. È animatore, regista e illustratore, già vincitore di un David di Donatello 2012 per il miglior cortometraggio e di due Nastri d’argento nel 2014 e 2015. Ha all’attivo oltre 250 premi vinti nei principali festival nazionali e stranieri ed è ritenuto uno dei più grandi animatori a livello internazionale. Per i suoi lavori, Massi non si serve dell’uso del computer ma realizza ogni singolo fotogramma su carta e a mano, come un secolo fa. La sua personalissima tecnica è costituita da pastelli a olio stesi su carta e poi graffiati con puntesecche e altri strumenti incisori. Al momento sta lavorando al suo primo lungometraggio il cui tema verterà sulle Marche, sulla civiltà contadina, sulla Storia del nostro Paese. 

Nie Wiem prosegue quindi la sua attività di casa di produzione cinematografica, dopo aver realizzato L’infinito di Giacomo Leopardi sempre con Simone Massi commissionata dal Comune di Recanati, nell’ambito del progetto “Marche della Poesia”, con il sostegno della Regione Marche Por Fesr 2014-2020 8.1 Imprese creative. Ha partecipato a numerosi festival tra cui lo Short of the year (Spagna); il 10° Festival Internazionale di Animazione Supertoon (Croazia); il 18° Festival Internazionale di Animazione di Hiroshima; il San Francisco Frozen Film Festival (California) e il Giffoni Film Festival (Italia). 

Sempre in nome della poesia legata alle immagini, Nie Wiem ha dato vita anche al Premio Franco Scataglini con l’originale concorso “La poesia che si vede”, espansione del Festival di cinema Corto Dorico e del Festival di poesia “La Punta della Lingua”. Il concorso “La poesia che si vede”, negli anni è diventato internazionale. Il bando per l’edizione 2023 è online (https://www.lapuntadellalingua.it/la-poesia-che-si-vede/) e per chi volesse partecipare, le opere potranno essere inviate, entro e non oltre le ore 24.00 del 22 maggio 2023. Il giorno della finale sarà il 26 giugno all’interno del Festival La Punta della lingua (25 giugno – 3 luglio ad Ancona e altri comuni delle Marche). 

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