Nel 2022 in regione oltre 1.500 ricoveri nei reparti ospedalieri per le terapie antalgiche, 23mila prime visite, 7mila pazienti convolti da visite di controllo e 46mila prestazioni per il trattamento del dolore. Tante iniziative a cura delle Aziende sanitarie e ospedaliere: formazione per il personale e i volontari, informazione per la popolazione sulle cure e le terapie disponibili
Quando la cura non può condurre alla guarigione, può comunque rendere degni di essere vissuti gli ultimi giorni di vita.
La Giornata Nazionale del Sollievo, che quest’anno cade il 28 maggio 2023, è un evento organizzato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome insieme al Ministero della Salute e alla Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti per promuovere e testimoniare la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale in favore di tutti coloro che sono giunti all’ultima fase della vita. Non solo loro: negli anni infatti la giornata ha ampliato i suoi orizzonti abbracciando quasi tutte le condizioni esistenziali o di malattia caratterizzate dal dolore cronico.
Grazie anche al traguardo importante rappresentato dalla legge 38 del 2010 oggi è possibile informare l’opinione pubblica sulle cure palliative e sulle terapie del dolore disponibili, e sensibilizzare sull’umanizzazione delle cure necessaria per questi percorsi. Si tratta di terapie che garantiscono la tutela della dignità di ogni persona, affinché ognuno possa essere assistito bene e accompagnato. Inoltre è ora possibile rispettare le scelte libere e consapevoli dei pazienti sui propri percorsi di malattia e morte grazie alle Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT). In previsione di un’eventuale futura incapacità di autodeterminarsi, oggi ogni persona maggiorenne capace di intendere e di volere può esprimere il proprio consenso o rifiuto rispetto ad accertamenti diagnostici, scelte terapeutiche singoli trattamenti sanitari.
“La cura del dolore non è soltanto un dovere etico – commenta l’assessore alle Politiche per la salute Raffaele Donini – ma l’esempio di una buona pratica clinica, poiché il dolore è una vera e propria malattia nella malattia che influisce pesantemente sulla vita delle persone con effetti negativi anche sulla sfera psicologica, emotiva, relazionale. L’esigenza di investire e di impegnarci in formazione e comunicazione per noi è tanto più forte quanto più, in tempi di pandemia, abbiamo sofferto la chiusura temporanea di alcuni centri”.
- I dati 2022 in Emilia-Romagna
Nel 2022 sono stati oltre 1.500 i ricoveri nei reparti ospedalieri dedicati alla terapia antalgica nelle strutture pubbliche dell’Emilia-Romagna che garantiscono anche attività di consulenza per il trattamento del dolore acuto presso altri reparti ospedalieri. Gli ambulatori pubblici del territorio lo scorso anno hanno effettuato oltre 23.000 prime visite e più di 7.000 pazienti hanno effettuato visite di controllo; a queste si sommano circa 46.000 prestazioni per il trattamento del dolore. A livello regionale sono disponibili di 312 posti letto negli hospice e 45 equipe per le cure palliative a domicilio.
- Le iniziative per la giornata del sollievo
Da anni in Regione Emilia-Romagna è attivo il Coordinamento di rete di Terapia del Dolore che punta a curare il paziente quanto più vicino possibile a casa con un approccio multidisciplinare.
Già dal 2001 la Regione promuove il progetto Ospedale senza dolore, per cambiare le attitudini di operatori sanitari e di cittadini nei confronti del dolore. Ciò nonostante, circa il 70% dei cittadini non conosce la Legge 38 e il 40% non è a conoscenza delle cure attuabili, anche se la quasi totalità delle sindromi dolorose sono trattabili. In quest’ottica sono numerose le iniziative che sono state organizzate da Piacenza a Rimini durante tutto il mese di maggio dalle Aziende sanitarie e ospedaliere della Regione Emilia-Romagna, altre ancora sono in previsione tra gli ultimi giorni di maggio e l’inizio di giugno, sia per formare personale e volontari, sia per comunicare ai cittadini le novità su questi temi e renderli consapevoli della possibilità offerte.
La terapia del dolore in Emilia-Romagna
Il Servizio sanitario regionale ha promosso l’applicazione del progetto Ospedale senza dolore, nato dall’accordo Stato – Regioni del 24 maggio 2001, con l’obiettivo di cambiare attitudini e comportamenti degli operatori sanitari e dei cittadini nei confronti del dolore, spesso sottovalutato e considerato un evento ineluttabile. Inizialmente nati come “Comitati ospedali senza dolore”, con il compito di coordinare la formazione continua del personale medico e infermieristico, di promuovere la disponibilità dei farmaci di derivazione oppiacea, di facilitare l’applicazione di protocolli di trattamento del dolore, sono diventati negli anni seguenti “Comitati ospedale-territorio senza dolore”, come indicato dalla legge 38/2010. Questi comitati sono attivi anche nelle case di cura accreditate.
Da anni in Regione Emilia-Romagna è poi attivo il Coordinamento di rete di Terapia del Dolore, rinnovato nei mesi scorsi. Il modello organizzativo di terapia del dolore si basa sull’integrazione ospedale-territorio e sulla prossimità delle cure al domicilio del paziente, facendo ricorso anche ala telemedicina per garantire la continuità assistenziale. Diverse progettualità terapeutiche in ambito territoriale sono partite proprio durante la pandemia. La rete si basa su due pilastri: il primo è un approccio multidisciplinare alle patologie che coinvolge professionisti non solo del settore ma anche di altre discipline come gli oncologi, i neurologi, i medici di medicina generale, il secondo è la possibilità di erogare prestazioni quanto più vicine al domicilio dei pazienti, per limitarne gli spostamenti.
Numerose sono poi le attività formative sviluppate dalle Aziende sanitarie sia per gli studenti di Medicina che per i medici di medicina generale e gli specialisti.
Sul fronte pediatrico, la rete delle Cure Palliative Pediatriche si compone di 3 nodi: Ospedale, Territorio e Hospice, cui si aggiungono 2 strutture funzionali, la Unità di Valutazione Multidimensionale Pediatrica (UVMP) e il Punto Unico di Accesso Pediatrico (PUAP), che rappresentano le connessioni tra i nodi. Poiché la maggior parte dei pazienti complessi richiede valutazioni cliniche multidisciplinari, e l’ospedale è la sede dove insistono la maggior parte delle consulenze specialistiche necessarie, l’UVMP è situata all’interno di un presidio ospedaliero.
L’UVMP valuta se adottare le cure palliative per il bambino, effettua la stesura del Piano Assistenziale Individuale (PAI) ed avvia la presa in carico stabilendo il percorso più appropriato: assistenza territoriale, ricovero ospedaliero, hospice pediatrico. Compito del PUAP è quello di partecipare alla UVMP, organizzare l’assistenza territoriale e garantire l’erogazione dei dispositivi medici necessari.
Le iniziative delle Aziende sanitarie e ospedaliere
Piacenza
Due gli appuntamenti nel piacentino, entrambi previsti per il pomeriggio di sabato 27 maggio, caratterizzati da un contesto conviviale. Presso l’Hospice di Borgonovo nel pomeriggio gli operatori della Rete Locale di cure palliative e dell’hospice saranno presenti e disponibili per rispondere alle domande della cittadinanza. A Piacenza presso l’Hospice La Casa di Iris l’incontro di informazione e sensibilizzazione sarà a cura degli operatori dell’Hospice, dei volontari dell’associazione Insieme per l’Hospice ETS oltre che degli operatori della Rete Locale di cure palliative.
Parma
Sabato 3 giugno presso il Centro accreditato di cure palliative e Hospice Piccole Figlie dopo la celebrazione eucaristica si terrà un concerto della soprano Paola Sanguinetti accompagnata alla tastiera dal maestro Milo Martani.
L’associazione Amici della Valle del sole ha donato un’automobile dedicata al servizio domiciliare di cure palliative che sarà operativa nella Valli del Taro e del Ceno.
Reggio Emilia
Anche a Reggio Emilia le iniziative ripercorrono il doppio binario di informare la popolazione e aggiornare i professionisti sanitari; nel primo caso, sarà diffuso sui social il video Dolore che cosa è e come trattarlo con interviste a specialisti di terapie antalgica e sarà proposta la rassegna di incontri di sensibilizzazione per la cittadinanza “Vivila tutta! Scegliere la cura fino alla fine della vita” a Cavriago, Montecchio Emilia e Sant’Ilario: dopo il primo appuntamento del 23 maggio, ne seguiranno altri due il 6 giugno e il 15 settembre per.
Nel secondo caso, sarà prevista dall’Ausl la formazione sul campo rivolta agli operatori sanitari degli hospice e dell’assistenza domiciliare dedicata agli strumenti di valutazione precoce dei bisogni in cure palliative.
Modena
In occasione della Giornata del sollievo i professionisti della Rete locale di cure palliative hanno organizzato un convegno per spiegare, in un modo semplice e divulgativo, cosa sono le cure palliative: l’appuntamento è per la mattina del 27 maggio a Novi nella Casa Residenza Anziani Cortenova. L’evento, aperto a tutti, è organizzato da Ausl Modena in collaborazione con l’associazione Zero K e con il patrocinio del Comune di Novi. Nell’occasione il responsabile della Rete locale di cure palliative Paolo Vacondio presenterà il suo libro, “Sediamoci qui”, dedicato alle cure palliative nei trattamenti di fine vita per i malati terminali
Bologna
Il 10 giugno presso il parco Ca’ Bura di Bologna si terrà a cura della Fondazione Maruzza l’iniziativa Giro di BOa, il Giro d’Italia delle Cure Palliative Pediatriche. Saranno presenti i professionisti sanitari dell’Auls di Bologna e del Policlinico di Sant’Orsola per promuovere gli 8 punti del manifesto delle Cure Palliative Pediatriche insieme alle associazioni BimboTU, DisHub, Sala Presente, Passo Passo, Cucciolo, AGEOP, Piccoli Grandi Cuori, Fiori di Campo, Crescere, FANEP, Amaci, Il sogno di Stefano, Biblio-Os ODV, Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald Italia ETS e altre ancora.
L’Ausl di Bologna organizza per il 31 maggio un incontro aperto al pubblico sulla presentazione della rete di terapia del dolore. Si terrà presso con l’Ordine dei Medici di Bologna: qui si informeranno i cittadini sulla rete esistente per le terapie del dolore: le sedi degli ambulatori, le patologie trattate, le prestazioni disponibili.
L’IRCCS Istituto Ortopedico Rizzoli conferma il suo impegno per migliorare la qualità della vita dei pazienti che si trovano ad affrontare un percorso di cure fisicamente ed emotivamente doloroso tramite gli ambulatori di terapia antalgica: personale dedicato e specificatamente formato promuove l’accesso a opzioni di gestione del dolore sicure ed efficaci.
Sono stati inoltre attivati percorsi di formazione e sensibilizzazione del personale assistenziale sulla gestione del dolore postoperatorio ed è stato implementato un servizio di Acute Pain Service, capace di prendere in carico i pazienti con patologie dolorose postoperatorie particolarmente complesse e che necessitano di controlli medici frequenti.
Romagna
Presso le sedie Ausl di Ravenna, Rimini, Cesena e Forlì saranno presenti dalle 8,30 alle 13,30 medici algologi per offrire consulenza telefonica e valutazione ambulatoriale nei pazienti che soffrono di dolore cronico non oncologico per informarli sulle possibilità offerte nella gestione terapeutica.
L’Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori “Dino Amadori” in collaborazione con la struttura complessa di Cure Palliative di Forlì ha organizzato per tutto il mese di maggio una serie di eventi con l’obiettivo di sensibilizzare sul ruolo ed il significato delle cure palliative: incontri pensati per raggiungere sia la cittadinanza che i professionisti sanitari ed i malati.
Rientra nel primo tipo la distribuzione di opuscoli informativi relativi alle cure palliative precoci per i pazienti che accedono in Istituto per visite, terapie o accertamenti e per i pazienti ricoverati in degenza oncologica. Il volantinaggio è previsto per il 28 maggio, sarà coordinato dall’URP ed effettuato dai volontari Virgilio operanti in Istituto, per sensibilizzare ed informare sul tema e sui percorsi disponibili nell’ambito di Forlì.
È invece un momento formativo per addetti ai lavori il convegno Cure Palliative precoci: stato dell’arte e prospettive future, inizialmente previsto per il 16 maggio è stato rinviato a giugno in data da definirsi causa alluvione. Sarà un momento di approfondimento e confronto tra professionisti di cure palliative e oncologia per aggiornarli, stimolare un confronto diretto e la collaborazione volta a migliorare la qualità di cura offerta ai pazienti oncologici. Tra i relatori medici di cure palliative, medici oncologi, radioterapisti ed infermiere case-manager appartenenti ai diversi ambiti dell’AUSL Romagna.
Maggiori dettagli su queste e sulle altre iniziative in calendario sono disponibili sui siti delle Aziende sanitarie e ospedaliere.