MANTOVANI CELEBRI

Publio_Virgilio_Marone

Mantova città d’arte e di cultura, di prodotti gastronomici tipici dal sapore inconfondibile, città di musica e teatro, di architettura e di poesia. Tutte caratteristiche che concorrono a renderla una meta ideale per godere di un periodo di riposo e di ricerca personale.

Ma chi ha reso la città dei laghi quella che è oggi?

Quali personaggi hanno impresso la loro firma sulle pietre rosse del centro?

E chi si è preso la briga di declamarla nei suoi versi, dipingerla e musicarla?

Questa pagina vuole servire a curiosi e amanti delle tradizioni locali per ritrovare tutti i protagonisti della città virgiliana a partire dagli albori fino alla contemporaneità.

Vogliano ricordare anche grandi personaggi che hanno visitato Mantova di passaggio, per soggiorno, per lavoro o per politica: Giuseppe Garibaldi, Francesco Petrarca, Pio II, Andrea Mantegna, Wolfgang Amadeus Mozart, Giacomo Casanova, Carlo V, Carlo Goldoni, Giovanni dalla Bande Nere, Charles Dickens e molti altri importanti personaggi.

Il PETRARCA fu a Mantova per la prima volta nel 1350, ospite dei Gonzaga, probabilmente grazie all’intermediazione del loro cancelliere Giovanni Aghinolfi. Traendo spunto dalla permanenza nel luogo di nascita di Virgilio, scrisse una lettera al poeta latino (Familiares XXIV 11) e la dedica delle Epystole a Barbato da Sulmona; a Mantova, inoltre, acquistò il manoscritto della Naturalis historia di Plinio il Vecchio sul quale disegnò poi uno schizzo di Valchiusa. Vi sostò una seconda volta, brevemente, di passaggio durante il ritorno in Provenza nel 1351; ma la sua successiva residenza nella rivale Milano, dopo un aperto invito dei Gonzaga a stabilirsi presso di loro, rese impossibile ogni ulteriore rapporto: Petrarca fece ritorno a Mantova solo per pochi giorni, nel dicembre 1354, in visita all’imperatore Carlo IV che era sceso in Italia.

PIO II entrò a Mantova il 27 maggio con un lungo corteo fino al luogo dell’assemblea che assomigliò ad una processione. Aprì il Concilio il primo giugno ed attese come ospite di Ludovico III Gonzaga fino a settembre i rappresentanti dei vari sovrani.

LEON BATTISTA ALBERTI giunse a Mantova nel 1459, per svolgere il suo incarico di abbreviatore apostolico al seguito del papa Pio II Piccolomini. Quest’ultimo  aveva indetto un concilio proprio a Mantova, per organizzare una nuova crociata contro i Turchi, un evento che si rivelò di grande prestigio per la città e la famiglia Gonzaga. Ludovico Gonzaga, per l’occasione, decise di trasformare il centro storico mediante una serie di interventi sia urbanistici che architettonici e di chiamare presso di sé letterati e artisti. Tra questi l’architetto Leon Battista Alberti, una delle figure artistiche più poliedriche del Rinascimento, al quale venne affidata la progettazione delle chiese di San Sebastiano e Sant’Andrea, un esempio della sperimentazione nell’uso di forme e architetture classiche rivisitate in chiave moderna e funzionale. 

Di volta in volta verrà aggiornata con nuove pagine che racconteranno le vicende di artisti, intellettuali, politici e sportivi, così come di gourmet e ingegneri che hanno lasciato un segno tangibile nei libri di Storia.