IL COCCODRILLO DELLE GRAZIE

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Si tratta di un vero e proprio coccodrillo imbalsamato, che è stato aggiunto nel santuario intorno al XV – XVI secolo.

Anticamente il paese delle Grazie di Curtatone si chiamava Prato Lamberto e vi sorgeva già una chiesa dedicata a Maria, quella che oggi chiamiamo il Santuario della Beata Vergine Maria delle Grazie.

Il principe Francesco Gonzaga, per far cessare la peste che ammorbava la città, fece voto alla Madonna di costruirle un santuario e, dato che la pestilenza davvero smise di affliggere i Mantovani, alla festa dell’Ascensione del 1406 fu inaugurata la nuova chiesa.

Una leggenda però narra che questo edificio fu costruito per volere del popolo, che desiderava ringraziare la Madonna di averlo liberato da un coccodrillo divoratore di uomini che infestava le paludi del posto.

Questo coccodrillo si trova imbalsamato ed esposto sotto una delle arcate del santuario, ma pare improbabile che un coccodrillo abbia potuto sopravvivere nelle paludi mantovane. C’è chi spiega questo “cimelio” con un dono esotico messo a disposizione dei frati che risiedevano qui per incuriosire ed attirare i fedeli … Ancora, potrebbe essere una prova delle capacità di mummificazione dei monaci, che dimostravano così anche la loro abilità nel confezionare preparati farmaceutici a base di prodotti naturali.

(da: la Fòla l’è finida … – Ed. del Baldo 2009) © Pagina a cura di Grazia Baratti