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Presentazione Catalogo FRANCO ROGNONI-IL PASSO DELLE STAGIONI ex Biblioteca Monastica di SAN BENEDETTO PO

Sabato 1 aprile verrà presentato il catalogo della grande mostra retrospettiva tutt’ora in corso nell’ex Refettorio monastico (3 marzo – 30 aprile 2023), dedicata a Franco Rognoni, uno dei maestri del secondo Novecento.

Il volume raccoglie le presentazioni dell’Amministrazione di San Benedetto Po e quella del proprietario della straordinaria collezione, Stelio Carnevali, alcuni testi critici e la biobibliografia aggiornata.

Agli scritti segue un ricchissimo e curato apparato iconografico, che raccoglie tutte le opere esposte in mostra: si tratta di oltre quaranta dipinti che toccano temi diversi, le città, i volti, le vedute, le figure, un corpus rappresentativo dell’intensa produzione di Franco Rognoni.

Agli scritti segue un ricchissimo e curato apparato iconografico, che raccoglie tutte le opere esposte in mostra, si tratta di oltre quaranta dipinti che toccano temi diversi: le città, i volti, le vedute, le figure, un corpus rappresentativo dell’intensa produzione di Franco Rognoni.
Tra queste, opere di grande formato mai esposte finora, accostate a oggetti e arredi provenienti dall’abitazione dell’artista a Luino. Pittore, incisore, abilissimo disegnatore, si è distinto per una ricerca autonoma, nella quale mescola in modo personale ed originale il reale e l’astratto, gli interni e gli esterni. Franco Rognoni nasce a Milano il 20 settembre 1913 e dimostra, fin da bambino, una grande passione per il disegno e la pittura. La sua formazione artistica, quasi interamente da autodidatta, lo porta a godere e capire molto presto le nuove forme d’arte e ad amare artisti come Modigliani, Sironi, Licini e gli stranieri Picasso, Saul Steinberg, Rouault, Beckmann, Grosz, Klee, Kokoschka. La svolta della sua formazione artistica avviene frequentando la ricchissima biblioteca del critico d’arte Raffaello Giolli dove, attraverso le riproduzioni, studia l’opera degli artisti stranieri che lo entusiasmano e lo stimolano molto più di quella della tradizione italiana studiata nelle accademie. È proprio il critico Giolli a scorgere nel giovane Rognoni un talento meritevole di considerazione. L’architetto Giò Ponti è interessato ai lavori di Rognoni e lo invita alla VII Triennale di Milano per la realizzazione di bozzetti. Di rilievo l’incontro con l’imprenditore Giovanni Botta, appassionato di disegni, incisioni ed ex libris che gli commissiona un imponente lavoro illustrativo di alcuni tra i principali capolavori della letteratura europea (I Promessi Sposi, la Divina Commedia, le Poesie di Carlo Porta, Don Chisciotte, I Miserabili). L’eccezionalità consiste nel fatto che i testi venivano copiati a mano dallo stesso Botta e da Rognoni illustrati poi direttamente ad acquerello su carta da disegno di grande formato, seguendo pagina per pagina, per essere poi rilegati elegantemente in esemplari unici.

Artista indipendente, Rognoni si avvia per un percorso solitario lontano dalla seduzione delle nuove avanguardie, elaborando il suo mondo alla continua ricerca di un linguaggio personale. Qualche tempo dopo la fine del conflitto, nel 1947, inizia la collaborazione con il giornale l’Avanti!, secondo la tradizione dei grandi Scalarini e Galantara.
Si dedica all’attività di scenografo, anche se in modo non strettamente professionistico, lavorando per la Piccola Scala di Milano, la Fenice di Venezia, il Teatro Regio di Torino, il Teatro Politeama Margherita di Genova, nonché sperimentando nuove soluzioni per la televisione, nata da pochissimo, con le scenografie e i costumi per l’opera Mavra di Stravinsky.
Tra gli incontri più significativi della maturità emerge quello con Leonardo Sciascia del quale illustra con sei acqueforti la Storia della povera Rosetta. Uno dei luoghi di grande rilievo che ha influito sulla vita artistica e umana del Maestro è stata la Galleria Annunciata, come già ricordato, diretta da Bruno Grossetti e punto d’incontro per letterati ed artisti tra i più significativi del momento. Franco Rognoni, dopo oltre sessant’anni di vita artistica ininterrotta, muore a Milano l’11 marzo 1999.

Giorni e orari di apertura della mostra fino al 30 aprile 2023: sabato, domenica e festivi: 9.30 – 12.30 e 15.00 – 18.00, durante la settimana apertura su prenotazione.

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