LUCCIO IN SALSA ALLA POZZOLESE – ricetta De.Co. di Pozzolo sul Mincio

Il luccio in salsa è il piatto tipico della cucina di Pozzolo sul Mincio, la cui preparazione affonda le sue radici nella tradizione pozzolese; la ricetta ha ottenuto il riconoscimento di denominazione comunale (De.Co).

Fascino che deriva in primo luogo dagli aromi e dai sapori di questo piatto che è divenuto nel tempo il fiore all’occhiello del borgo marmirolese che costeggia il corso del Mincio.

Oltre a ciò va ribadito il valore promozionale di questa porzione del territorio del Parco del Mincio; un territorio ricco di tradizione storica, culturale ed enogastronomica oltre ovviamente alle bellezze naturali che si possono ammirare proprio stando all’interno della Sagra del Luccio che da 49 anni si presenta nella prima settimana di Settembre.

La sagra è un evento molto importante – afferma Mattinzioli – perché è una festa di carattere storico all’interno della quale si può degustare la ricetta originale del luccio in salsa. Negli ultimi anni l’amministrazione comunale ha svolto una promozione del territorio molto importante: a partire dal 2018, in particolare, abbiamo valorizzato la Deco attraverso canali social e partecipando a grandi eventi. Inoltre sono state numerose le opere di riqualificazione dell’area: sono stati messi a nuovo i giardini grazie a un contributo regionale e comunale, e oggi rappresentano l’unica area giochi inclusiva della Mantova-Peschiera; sono state riqualificate le scuole e l’area sportiva. Ritornando alla sagra, mi preme ringraziare le associazioni di Pozzolo – Polisportiva, Avis e La Luna Nel Pozzo – che da anni permettono lo svolgersi di questo evento”.

Nel corso di questi cinque giorni – raccontano le signore addette alla preparazione del luccio in salsa alla Pozzolese – solitamente vengono distribuite numerose porzioni di questo nostro piatto che viene preparato con grande cura perché esalti aromi, profumi e sapori che gli sono caratteristici. Molti sono i buongustai, provenienti anche dalle province limitrofe che ogni anno ci vengono a trovare per gustare il nostro luccio in salsa”.

Nel 2011 si conclude l’iter amministrativo: Luccio in salsa diventa ricetta De.C.O.

Con  l’assemblea  consiliare  di  martedì  26  luglio  2011  la  giunta  del  comune  di  Marmirolo  ha  reso nota   la   fine   dei   lavori   del   gruppo.   Si   è   così   concluso   l’iter   amministrativo   avviato   per   la promozione  e  tutela,  nel  settore  delle  attività  agro-alimentari  tradizionali  del  territorio,  di  un piatto  tradizionale  tipico  della  cucina  pozzolese  cui  è  già  dedicata  la  Sagra  che  si  tiene  ogni  anno nel mese di settembre nella frazione.Il  “Luccio  in  salsa”,  ricetta  tradizionale  che  costituisce  una  sicura  risorsa  di  valore  economico, culturale  e  turistico,  ha  ottenuto  dalla  Commissione  di  esperti  appositamente  incaricata,  il parere  favorevole  al  riconoscimento  ed  iscrizione  del  piatto  tipico,  per  attestarne  il  legame d’origine  storico e culturale con il territorio comunale.

Preparazione

Cuocere e lessare il luccio in acqua salata, con carota tagliata a pezzetti, buccia di limone, sedano, cipolla e finocchio. Quando dalla pelle e dagli occhi si vedrà che il pesce è cotto, spegnere e lasciare raffreddare il pesce nell’acqua.

Nel frattempo versare in un tegame l’olio d’oliva, ed unire le acciughe pestate, mescolando sul fuoco finché non saranno sciolte: a questo punto unire il prezzemolo e l’aglio pestati finissimi, mescolare ancora e alla fine aggiungere aceto e capperi e fare bollire.

Pulire delicatamente il luccio da ogni lisca, cercando però di non sbriciolarlo: è necessario rimuovere pelle, testa e coda, quindi tagliare il luccio dalla parte del dorso, nel senso della lunghezza, staccare la carne dalla lisca principale, avendo cura di rimuovere le numerose lische biforcute.

Porlo a strati in una terrina, aggiungendo ad ogni strato sale e pepe, succo di limone e salsa quanto serve per coprirlo. Mescolare con cautela (sempre per non romperlo in pezzi troppo piccoli) e lasciare riposare e insaporire per almeno un paio di giorni prima di servirlo.

Pagina curata da Grazia Baratti e Paolo Biondo