BEATA OSANNA ANDREASI

LA DOMENICANA CON LE STIGMATE

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Osanna nasce a Carbonarola, nella bassa mantovana, il 17 gennaio 1449 da Nicolò appartenente alla nobile famiglia degli Andreasi (imparentata con i Gonzaga) e da Agnese Mazzoni. Secondogenita di una famiglia numerosa, Osanna fin da piccola ha visioni mistiche. A soli quindici anni ottiene, dopo molte insistenze e vincendo l’opposizione del padre Nicolò che la voleva sposata, di vestire l’abito domenicano.

casa beata Osanna Andreasi

Nel 1447 le sue mani, il costato, i piedi e la fronte vengono segnati dalle stigmate. Nel 1480 si trasferisce definitivamente da Carbonara a Mantova, nel palazzo di fronte alla chiesa di Sant’Egidio, situato nella contrada del Cervo, oggi Via Frattini. Nel palazzo la stanza di Osanna diventerà luogo di culto.

oggetti appartenuti alla baeta Osanna

Osanna Andreasi visse una vita esemplare di preghiera e contemplazione secondo la tradizione della regola domenicana pur prendendo i voti soltanto nel 1500. Nel rispetto delle sue abitudini riservate e di penitenza la futura Beata partecipò alla vita della Corte mantovana dei Gonzaga diventando consigliera di Federico e Margherita prima e di Francesco II e Isabella d’Este poi. La tradizione vuole che proprio le preghiere di Osanna salvassero la vita al marchese Francesco II Gonzaga durante la battaglia vittoriosa di Fornovo.

Osanna muore a Mantova nella sua casa il 18 giugno 1505, alla presenza di Francesco Gonzaga e di Isabella d’Este. Dopo i solenni funerali viene sepolta in San Domenico e la marchesa di Mantova ordina la costruzione di un monumento funebre ad opera del grande scultore Giancristoforo Romano.

Anche dopo la sua morte, nel 1505, si contarono numerosi miracoli di guarigioni. Fu beatificata su insistenza dell’amica marchesa Iasabella d’Este da papa Leone X Medici che ne concesse il culto l’8 gennaio 1515. Attualmente il corpo incorrotto della beata Osanna Andreasi riposa nel transetto sinistro della Cattedrale di San Pietro apostolo-Duomo di Mantova, nel secondo altare a sinistra.

Ricorrenza – 18 giugno.

SEPOLCRO DELLA BEATA OSANNABeata-Osanna

IL PAPA LEONE X SULLA BEATA OSANNA ANDREASI

Per relazione della diletta figlia in Cristo la nobildonna Isabella d’Este Gonzaga Marchesa di Mantova, nonché da altre fonti, abbiamo appreso che la defunta vergine Osanna Andreasi, mantovana, dalla puerizia sino ai cinquantasei anni di vita ha tenuto un comportamento irreprensibile, pio e devoto con ogni probità e santità: tanto da apparire mirabile non solo ai mantovani ma anche ai numerosi forestieri, ecclesiastici e laici, che hanno potuto profittare della sua conversione o della sua sola presenza.

Quando, infatti, riceveva la santa Eucarestia subito era rapita in estasi per tre o quattro ore; talora anche per l’intera giornata perdeva i sensi e restava immobile come morta. Inoltre era di somma umiltà, di mirabile pazienza nelle avversità, e frequentemente intenta all’orazione e alla contemplazione.

Quando piacque all’Altissimo di porre fine al suo cammino terreno per chiamarla, come si crede, alla patria celeste, il corpo di lei, che vestì per molti anni l’abito di San Domenico, fu deposto nella chiesa dei Frati Predicatori della città; tre anni dopo, esumato per collocarlo in un’arca marmorea voluta dalla reverenza e dalla devozione della Marchesa Isabella per la stessa Osanna, fu trovato ancora incorrotto. Da allora fu ed è tuttora oggetto di grande devozione e numerosi fedeli non solo mantovani, attratti al sepolcro dalla fama della sua santità, vi ottengono dalla Divina Benevolenza copiosi miracoli e grazie.

(Dal Decreto di beatificazione del 1515 liberamente – tradotto)(fonte La Cattedrale di Mantova Ed. La Cittadella 1997)

La famiglia Andreasi

Per informazioni, visita e acquisto testi, Casa Andreasi è aperta da lunedì a venerdì 10.00 alle 12.30, e il giovedì pomeriggio dalle 17.30 alle 19.00, e su prenotazione.  www.casaandreasi.it