BARDANA, UNA PIANTA DALLA RADICE PREGIATA

a cura della dott.ssa Elena Bello

Facente parte della famiglia delle Asteraceae, la bardana è una pianta spontanea biennale molto diffusa nel nostro territorio. Cresce fino ai 1.800 mt. sul livello del mare, preferendo i terreni incolti a mezz’ombra e ricchi di azoto.
Ha un fusto robusto e fibroso ramificato da cui nascono delle foglie basali picciolate che, man mano nella crescita, raggiungono dimensioni notevoli. La pagina superiore della foglia ha un bellissimo colore verde bottiglia con la venatura centrale rosso mattone, mentre la pagina inferiore è biancastra.

In primavera si sviluppa verticalmente arrivando facilmente a superare i due metri di altezza, con foglie alterne più piccole rispetto a quelle basali.
In piena estate, tra luglio e settembre, la pianta sviluppa dei fiorellini viola raggruppati in corimbi e circondati da uno speciale involucro ricoperto da piccolissimi uncini.

Il suo nome scientifico Arctium lappa, (letteralmente dal greco “aectos” = orso e “lambanein” = afferrare) fa riferimento proprio alla capacità di questi uncini di aggrapparsi a qualsiasi cosa. Strategicamente infatti questa pianta sfrutta per la dispersione e il trasporto dei semi questa caratteristica in quanto l’infruttescenza uncinata si aggrappa facilmente al pelo degli animali.

Non tutti sanno che fu proprio ispirandosi ai frutti della bardana che Georges de Mestral fece una delle sue scoperte più importanti. Durante le sue passeggiate estive infatti, notò che sul suo maglione e sul pelo del suo cane rimanevano impigliate le palline uncinate. Chiestosi come fosse possibile, le osservò al microscopio e da ciò che vide ideò dei piccoli uncini elastici che, a contatto con un tessuto potessero aggrapparsi facilmente. Così nacque il velcro.

RADICE DI BARDANA

Questa pianta è piena di sorprese, utilizzata poco nella cucina italiana, trova però molti usi in campo erboristico e approvazione nella cucina giapponese. Le parti più utilizzate della pianta sono le foglie e, soprattutto, la radice, dove vi sono i maggiori principi attivi della pianta.
La radice carnosa a fittone può crescere fino a 1 m di profondità nelle piante più mature. Questa si raccoglie in autunno o in primavera e si può utilizzare sia fresca che essiccata.

Raccogliere le radici mentre si fa foraging ci induce a riflettere su una raccolta consapevole a tutela del territorio. Quando raccogliamo ad esempio delle radici a fittone, è preferibile, per le piante più mature, lasciare ad esempio la parte più profonda nel terreno, in modo che la pianta possa poi rigettare nuovamente. Ad ogni modo, si suggerisce sempre di non estirpare da uno spazio tutti gli esemplari di una stessa specie, ma di raccogliere solo quelle parti di piante che sappiamo per certo di consumare. Il nostro raccolto non deve mai essere motivo di buchi ecologici.

Si raccomanda la raccolta lontana da zone inquinate o da terreni su cui si è fatto uso di pesticidi e simili.

Tornando alla bardana, ricordiamo che è una pianta ricca di fibre e sali minerali quali magnesio e potassio, che possiede vitamine del complesso B e amminoacidi, ed è una pianta depurativa che stimola la secrezione biliare. Possiede inoltre principi fortemente amari quali inulina e arctiopicrina con proprietà disintossicanti e antibatteriche, anche per questo usata nella cura di dermatiti, acne, eczemi e altre affezioni della pelle.

In cucina si può “sbucciare” la radice fresca per la pulizia togliendone la parte esterna.

DECOTTO DI BARDANA

IL DECOTTO: per una brocca per due persone sono sufficienti 15 grammi di radice fresca ben lavata. Mettere le radici in acqua fredda in un pentolino e portare a ebollizione. 10 minuti di bollitura e 10 minuti di riposo prima di servire.

La radice di bardana a differenza delle sue foglie fortemente amare, ha un sapore delicato e versatile.

RICETTA: RADICI IN PADELLA

In una padella far imbiondire mezza cipolla dorata con olio extravergine di oliva.

A parte lavare e tagliare a rondelle delle carote, aggiungere poi le radici di bardana precedentemente lavate e tagliate a tocchetti. La dolcezza delle carote si sposa molto bene con il sapore delicato e la consistenza delle radici di bardana, che ricordano vagamente quella dei cardi.

Cuocere a fiamma media e aggiungere durante la cottura mezzo bicchiere d’acqua. Una volta ben rosolato il tutto, aggiungere un pizzico di sale e pepe nero macinato.

Attenzione inoltre all’uso di questa pianta se si soffre di allergie o se si è nel periodo di gravidanza in quanto dosi eccessive di bardana possono stimolare l’attività delle pareti uterine. In tal caso è bene chiedere il parere di un medico o di un erborista.