FIORI DI LOTO, SIMBOLO DELLA BELLEZZA. DA OLTRE 100 ANNI A MANTOVA

Il fior di loto è espressione della perfezione e della purezza del sole, del cielo, della creazione, del passato, del presente e del futuro.

Il fior di loto colorato di rosa con un tipico profumo che si avvicina a quello dell’anice e frutti molto ornamentali, ha colonizzato i laghi di Mantova trovando nelle loro acque un habitat ideale. È una pianta acquatica a crescita molto rapida.

A Mantova, sul Lago Superiore (Mincio), cresce grazie ad una giovane botanica, Maria Pellegreffi che ne piantò alcuni esemplari oltre un secolo fa, nel1921.

L’effetto loto è la capacità, osservata nei fiori, di mantenersi puliti autonomamente, pur avendo come habitat fiumi e laghi fangosi, non sono mai sporchi in quanto posseggono un meccanismo naturale di pulizia.

I ricercatori tentano ancora oggi di riprodurre l’effetto loto in vernici, tegole, tessuti e altre superfici, affinché restino pulite e asciutte come le loro foglie.

Un tempo, i pescatori, cacciatori mantovani e chiunque lo sapesse, se si trovavano sul Mincio nei pressi dei fior di loto in una giornata piovosa, prendevano una grande foglia per potersi riparare, sicuri di non bagnarsi.

I particolari frutti opportunamente essiccati vengono utilizzati nelle composizioni floreali.

Nel loto, fiori, semi, foglie giovani e rizomi sono commestibili e si possono impiegare come condimento per una zuppa o fritti, per la preparazione di un tè profumato. Inoltre, si può ricavare una pasta utilizzata in pasticceria o per la preparazione di dociumi, bolliti e zuppe dolci.

Nell’anno del centenario 2021, il Parco Regionale del Mincio ha avviato una sperimentazione destinata a verificare la possibilità di riuso della biomassa di questa specie a fini cosmetici. Il progetto si chiama “Rilotus”, partito a metà agosto in fase sperimentale con la raccolta di alcuni campioni di fiori, da destinare all’essicazione ed alla successiva estrazione di principi attivi da destinare all’uso cosmetico.

“I fiori di loto sono presenti nel lago Superiore da 100 anni e sono diventati un’icona di bellezza per Mantova, risorsa di attrazione turistica e così continuerà ad essere. Ogni anno il Parco investe migliaia di euro per effettuare sfalci mirati a ridurne l’estensione – ha spiegato il Presidente del Parco Maurizio Pellizzer – ma la gran massa vegetale che in ogni caso si forma, a fine stagione si deposita sul fondo del lago accumulando così ogni anno una grande quantità di carico organico. Se la sperimentazione avrà successo si potrà proseguire nella ricerca di ulteriori partner interessati al riutilizzo delle fibre presenti nei fusti e nelle grandi foglie, recuperando così la biomassa e ottenere due risultati in uno: tenere sotto controllo lo sviluppo delle formazioni e riutilizzare una risorsa naturale”.

Il fior di loto è considerato sacro per l’Induismo e il Buddismo, mentre in India è uno dei simboli nazionali e appare nelle bandiere di alcuni principati.

Il loto è espressione della perfezione e della purezza del sole, del cielo, della creazione, del passato, del presente e del futuro. È il seggio su cui side il Budda. Il simbolo della bellezza e dell’eloquenza.