BALDASSARRE CASTIGLIONE (CASTIGLIONI)

letterato e diplomatico

protagonista del rinascimento

Baldassarre_Castiglione - olio su tela - Raffaello (1514-1515) Museo del Louvre.jpg

Nato a Casatico frazione di Marcaria in provincia di Mantova il 6 dicembre 1478 da Cristoforo e Aloisia Gonzaga, fu tra i più brillanti letterati e diplomatici dell’Italia rinascimentale, legato da una profonda amicizia con Raffaello e rinomato è il dipinto che l’artista gli fece (l’opera si trova al Louvre).

corte-Castiglione a Casatico

Dal 1504 al 1513 visse a Urbino alla corte di Elisabetta Gonzaga. Durante questo periodo poté conoscere quella società aristocratica e raffinata che gli offrì il soggetto di scrivere la sua maggiore opera letteraria, il Cortegiano; il trattato, edito a Venezia nel 1528, in quattro libri, corrispondenti ad altrettante serate di conversazione di cavalieri e di dame intorno alla duchessa Elisabetta, traccia le figure ideali del perfetto uomo e della perfetta donna di corte.

La fama del Libro del Cortegiano, con le sue oltre cento edizioni nel corso del XVI secolo, ha oscurato le altre scritture di Castiglione, in latino e in volgare, in prosa e in poesia. Esse, tuttavia, sono lo specchio della multiforme attività letteraria del mantovano, ricettivo interprete, nel passaggio dal Quattro al Cinquecento, dei fermenti, ideologici e stilistici, che attraversano la cultura del suo tempo.

I testi del Castiglione ‘minore’ spaziano infatti dalla versificazione elegiaca di stampo classico alla lirica d’amore, dalla sperimentazione teatrale di gusto cortese all’epistolografia umanistica, di argomento ora politico-civile, ora estetico-letterario.

Baldassarre Castiglione il 9 giugno 1521 divenne ecclesiastico, nunzio pontificio, diplomatico e illustre letterato.

Nel 1524 fu invitato alla corte spagnola con il compito d’informare la Curia pontificia dei disegni politici del sovrano Clemente VII, ma il pontefice accusò il Castiglione di non aver saputo prevedere il sacco di Roma del 1527. Il diplomatico rispose dimostrando “la fedeltà della propria condotta e la veridicità delle relazioni con le quali aveva ragguagliato costantemente la corte papale” (Guido la Rocca) e per questo motivo fu assolto da ogni responsabilità sullo scempio romano.

cappella-Castiglioni - Santuario Madonna delle Grazie

Nel Santuario di Santa Maria delle Grazie, nella prima cappella a destra, nel solenne monumento sormontato da una gradinata piramidale come il mausoleo di Alicarnasso, recante in cima il Risorto, riposa Baldassarre Castiglione assieme all’amata moglie, Ippolita Torelli, morta di parto il 15 agosto 1520. La salma fu traslata dalla cappella di Sant’Idelfonso di Toledo, nel santuario di Grazie per volere della madre e autore del sepolcro fu Giulio Romani, allievo di Raffaello, gli epitaffi vennero dettati dal Cardinal Bembo.

cappella funeraria di Baldassarre Castiglione - foto dstudio Calzolari

Yo vos digo que es muerto uno de los memore Caballeros del mundo”, è quanto dichiarò l’imperatore Carlo V d’Asburgo quando gli fu comunicata la notizia che a Toledo l’8 febbraio 1529, all’età di 50 anni, si era spento.

© Pagina a cura di Grazia Baratti