TROTA ALLE MANDORLE di CASTELLARO LAGUSELLO

La mort dal pes l’è la padèla… (detto mantovano)

I Gonzaga facevano acquistare ai cuochi di corte ogni tipo di pesce nelle città di mare come Ferrara, Venezia e Genova. Il pesce di acqua dolce, invece, proveniva dai laghi di Mantova e Garda e dai fiumi Mincio e Po e dai numerosi fossi e torrenti.

Le acque dei fiumi e laghi mantovani erano abbondanti non solo di anguille, ma anche di lucci, tinche, trote, carpe, sardelle, pesci rossi e pesci che ormai sono estinti quali lamprede, storione (soprattutto nel Po – da cui si ricava il caviale) e il carpione; questo ultimo era un pesce simile alla trota che si trovava soprattutto nelle acque del Lago di Garda. Isabella d’Este ne era ghiotta!

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Ricetta –  ingredianti:

4 trote di media grandezza, 80 gr di mandorle pelate, 2 cipolle, 1 spicchio d’aglio, 2 uova, 40 gr. di burro, 2 bicchieri di vino bianco secco, 1 panino raffermo, pangrattato, prezzemolo, maggiorana, latte, sale e pepe.

Per la teglia: ungerla con olio extravergine di oliva.

Preparazione

Lavare, squamare e asciugare accuratamente le trote.

In una terrina fare ammorbidire la mollica del panino raffermo e dopo averla ben strizzata, mescolarla con il tuorlo di un uovo sodo schiacciato con una forchetta.

Preparare un soffritto con il burro, cipolle e aglio e dopo pochi minuti aggiungere il prezzemolo, la maggiorana tritati finemente (se freschi), il composto di mollica e uovo sodo, sale e pepe, mescolando il tutto con cura.

Togliere il tegame dal fuoco, unire due cucchiai di mandorle precedentemente tritate, l’uovo intero e amalgamare bene fino ad ottenere un composto omogeneo.

Riempire con questo ripieno l’interno delle trote e richiudere – salare e pepare esternamente il pesce e successivamente passarli nel pangrattato e sistemarli in una pirofila o direttamente sulla piastra del forno precedentemente unta con l’olio.

Aggiungere il vino e le rimanenti mandorle tritate, coprire la pirofila o la piastra con carta stagnola e infornare a 180°C.

Dopo 20 minuti togliere il foglio di carta stagnola e lasciare in forno altri 10 minuti per dare l’effetto dorato.

Servire con vino bianco dei Colli Morenici dell’Alto Mantovano.