Bologna, 19 maggio – Turni di frequenza differenziati e utenti organizzati in piccoli gruppi stabili di massimo cinque persone; riorganizzazione degli spazi interni, rispetto delle norme igieniche e di sanificazione, utilizzo delle mascherine e test sierologici.
E ancora, predisposizione di un progetto personalizzato formulato con l’utente e la famiglia che, oltre alla frequenza del Centro, possa prevedere ulteriori interventi, a distanza o domiciliari; poi trasporti da garantire in sicurezza. Continua a leggere