MANTOVA – Le ultime decisioni inerenti il Piano produttivo del Consorzio Grana Padano, approvato lo scorso dicembre, hanno provocato reazioni contrastanti nel mondo agricolo.
Il nodo della questione è rappresentato dalla richiesta di riduzione delle produzioni del 3% avanzata nel mese di giugno 2020, in piena crisi pandemica da Covid-19 e di prezzo. I mercati però hanno dato risposte incoraggianti per il Grana Padano, e il taglio richiesto appariva dunque eccessivo.
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