TERRA DI LEUCA SCEGLIE LA BASSA ROMAGNA COME MODELLO DI SVILUPPO

Lo scorso 25 febbraio i vertici dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna hanno incontrato i rappresentanti dell’Unione dei Comuni Terra di Leuca per un incontro di condivisione delle esperienze locali sulle unioni comunali.

L’incontro è nato dalla volontà dell’avvocato Gianvito Rizzini, presidente del Consiglio dell’Unione Terra di Leuca, di imprimere una svolta alla propria struttura organizzativa e, per farlo, hanno pensato alla Bassa Romagna come modello: “Fui contattata circa un anno fa proprio perché da Leuca avevano deciso di cambiare passo e implementare la propria Unione per ottenere una maggiore efficacia dell’azione amministrativa a vantaggio delle loro comunità – ha raccontato Rita Brignani, presidente del Consiglio dell’Unione della Bassa Romagna -. Nelle loro ricerche, il nostro territorio è risultato come un modello da cui attingere per quanto riguarda l’organizzazione e l’accorpamento dei servizi. Abbiamo accolto molto volentieri la proposta di un incontro, che siamo riusciti a svolgere solo ora a causa della pandemia che ha compromesso i progetti iniziali”.

Alla videoconferenza hanno partecipato, oltre alla presidente del Consiglio Rita Brignani, la presidente dell’Unione Eleonora Proni e il segretario direttore Marco Mordenti, i quali hanno illustrato i punti di forza del processo di cooperazione intercomunale e i correttivi introdotti in questi anni per semplificare le modalità di erogazione dei servizi ai cittadini e alle imprese.

“La pandemia stessa è stata per noi occasione di raccontare come una Unione ben strutturata possa essere di grande aiuto in momenti difficili, specialmente per le realtà più piccole, consentendo un’erogazione di servizi altrimenti impensabile – ha dichiarato la presidente Eleonora Proni -. Siamo onorati e felici che altri territori ci chiedano di raccontare la nostra esperienza, perché per noi sono conferme della validità delle scelte intraprese negli anni: scelte sicuramente sempre perfezionabili, ma altrettanto lungimiranti rispetto alla possibilità di mantenere un’Amministrazione pubblica efficiente e all’altezza delle sfide”.

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