INCIDENTI STRADALI. OBIETTIVO AGENDA 2030: DIMEZZARE VITTIME E FERITI. DE CORATO: “SERVE ANCORA TANTO IMPEGNO”

‘Incidentalità sulla rete stradale principale di Regione Lombardia’, è il titolo del webinair al quale ha partecipato l’assessore alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale della Regione Lombardia Riccardo De Corato.  Nel corso dell’incontro è stato presentato il quaderno del Centro regionale lombardo di governo e monitoraggio della sicurezza stradale sui risultati dell’incidentalità sulla rete stradale regionale extraurbana. 

Lo studio è stato realizzato da Polis Lombardia in collaborazione con l’Università di Brescia.

DATI DEL 2019 – “Nel 2019 in Lombardia – ha spiegato l’assessore – sono avvenuti 32.560 incidenti stradali con lesioni alle persone, in media 89 sinistri al giorno. Questi incidenti hanno provocato la morte di 438 persone e il ferimento di altre 44.400”. 

DIMEZZAMENTO VITTIME – “A livello internazionale, l’Agenda 2030 dell’Onu – ha sottolineato – include tra i suoi target il dimezzamento non solo delle vittime, ma anche del numero di feriti gravi rispetto al 2020. Per fare ciò, è necessario studiare e monitorare il fenomeno dell’incidentalità nel suo complesso. Questa analisi è quindi una base conoscitiva estremamente importante per i processi di decisione da parte degli Enti competenti, come ad esempio i bandi di cofinanziamento di interventi infrastrutturali promossi da Regione Lombardia in questi ultimi anni”.

SICUREZZA STRADALE – “C’è ancora molto da fare in tema di sicurezza stradale. Nella sola Milano, infatti, dove c’è stato il boom della mobilità elettrica – evidenzia l’assessore –  l’Azienda regionale emergenza urgenza ha registrato 312 richieste di soccorso per incidente stradale in monopattino dal 1° Giugno 2020 ad oggi”. 

“È bene ricordare – ha concluso De Corato – che non abbiamo ancora vinto la sfida del 2020 sulla riduzione dell’incidentalità. Il lieve calo della mortalità relativo all’anno di pandemia non è infatti dovuto a comportamenti virtuosi, bensì al confinamento e al blocco forzato della circolazione”.

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