ALBERTO FORTIS, TONY CICCO, DESHEDUS, in gara con “SONO UN UOMO” Finalissima del Festival UNA VOCE PER SAN MARINO

Ecco le dichiarazioni degli artisti ALBERTO FORTIS, TONY CICCO impegnati con la band dei DESHEDUS (la rock band, prodotta da Mauro Paoluzzi), sul palco del Teatro Nuovo a Dogana per la finalissima del Festival Una Voce per San Marino.

Eccomi in questa intrigante Avventura Artistica di San Marino per contribuire con piccoli semi di Visione Sentimentale a ciò che ci aspetta nel Tempo di Generazione in Generazione. In una Società dove economia e politica continuano a inanellare sistematici e prevedibili fallimenti dovuti alle “forma mentis” limitate dei settori che troppo spesso favoriscono la “soluzione guerra”, è imperativo l’Avvento di Fantasia, ImmaGinazione, Visione Umanistica, che sono Elementi genetici e portanti della Pace e dei Settori Artistici: solo la compenetrazione di questi due poli potrà sanare l’aridità endemica del prossimo immediato Futuro. Lo dico anche come Testimonial Nazionale di City ANGELS, di AISM, di Ffc capitanata da Matteo Marzotto e come Membro di Ambasceria UNICEF per i bambini della Popolazione Nativo Americana. Questa è la ragione principale che mi ha mosso ad accettare l’INVito dei Deshedus, unitamente a quello di Franco Donato e Mauro Paoluzzi e dare con onore e gioia il mio contributo nella SonG “Sono un Uomo” INVito arricchito anche dalla presenza dell’Artista Tony Cicco. Stilisticamente parlando mi è piaciuto contaminare la SonG, che vive di un linguaggio pop rock, con un respiro Soul Gospel, Genere Musicale da me adorato. Perché ogni Vita, Ognuno di Noi è come un Fiore che cresce sul ciglio della strada, senza chiedere niente a nessuno,ma sempre pronto a farsi cogliere da chi davvero lo sa riconoscere. ”Freedom IS The Power of The New Generation”, con queste Parole ho voluto cominciare la mia  Performance. Lunga Vita a questo Nobile Viaggio e Grazie per avermi voluto a bordo” … Alberto Fortis

Come non dare il mio contributo artistico e musicale a dei giovanissimi musicisti. Sottolineo questo aspetto: il fatto che siano musicisti, perché la mia generazione ha dimostrato che per scrivere canzoni senza tempo bisogna per forza di cose conoscere e sentire la musica. I Deshedus, mi danno la possibilità ancora di sperimentare una autentica contaminazione generazionale. Poi la presenza di Alberto Fortis è significativa di un certo cantautorato aristocratico nel quale mi ci rispecchio da sempre” … Tony Cicco

“Sono un uomo è un urlo generazionale, della nostra precarietà e di come veniamo sfruttati senza possibilità di replica. È un annegamento nella società di cui ci sentiamo prigionieri e limitati nel pensiero. Nella situazione attuale si stanno un po’ ripetendo le dinamiche degli anni 70-80 con venti di guerra all’orizzonte. L’idea di cantare insieme ad Alberto Fortis e Tony Cicco nasce anche dal fatto che questo tipo di disagi, riguardano ogni generazione. Siamo tutti coinvolti e attraverso la musica, vogliamo trasmettere questo messaggio universale. SONO UN UOMO…E TU MI DISPREZZI” … Deshedus

Già dal titolo del brano, “Sono un uomo”, è evidente la predominanza della componente umanista all’interno del testo, che si fa così veicolo di un messaggio universale, in grado di trascendere ogni confine, sia esso spaziale o temporale, perché indissolubilmente connesso all’essere umano.

Il titolo diventa così una vera e propria affermazione, una presa di posizione, un tentativo di riaffermare la dignità dell’Uomo, troppo spesso calpestata da altri uomini. «Vorrei vedere Hitler e i tedeschi suoi se quello che fanno non fosse nell’uomo di poterlo fare», scriveva Vittorini in “Uomini e no” nel 1945.

E allora è questo il male che c’è nel mondo a cui fa riferimento la canzone: quello dell’uomo, da sempre ambivalente, oscillante senza tregua tra bene e male. Un rimando e una tematica centrale nel 1945, ma attuale ancora oggi, come dimostrano, se mai ce ne fosse stato bisogno, gli ultimi fatti di cronaca. Da qui si intuisce la profondità del testo, e l’importanza di portare all’attenzione collettiva una tematica di una tale rilevanza, ancora più importante proprio in una società come la nostra, nella quale valori di questo tipo tendono ingiustificatamente a essere dati per scontati. 

DESHEDUS è una rock band formata da quattro musicisti poco più che ventenni: Alessio Mieli (voce, chitarra, piano), Gabriele Foti (chitarra, basso), Federico Randolini, (chitarra conduttrice), Stefano Tozzi (batteria). Autori del premiatissimo album di debutto “Il Brigante”, la band è prodotta da Mauro Paoluzzi (Vecchioni, Gianna Nannini, Patty Pravo).

ALBERTO FORTIS, raffinatissimo interprete del rinascimento culturale musicale italiano che dagli anni ’80 ad oggi, con le sue straordinarie doti autorali e interpretative ci regala ancora momenti di rara bellezza con produzioni cosmopolite realizzate a Los Angeles, Londra.

TONY CICCO batterista e cantante tra i fondatori del mitico gruppo rock “Formula Tre” band dal sound originale che ci ha regalato successi indimenticabili, tutt’ora degli evergreen intramontabili, considerato tra più qualificati artisti anni ’70 (Lucio Battisti su tutti).

LA FILOSOFIA DEL PROGETTO (il nuovo è frutto della conoscenza della storia).

Tre generazioni a confronto, cinquant’anni di storia della musica italiana, che passo dopo passo, senza distinzione anagrafica ma con grande entusiasmo mette insieme potentemente: professionalità, competenza, qualità, carattere, creatività, emozioni, prestigio e passione.

Un universo da scoprire, un legame di forte stima reciproca, una performance unica capace di sedurre ed entusiasmare i fans, vecchi e nuovi, da seguire il 19 febbraio al Festival UNA VOCE PER SAN MARINO direzione EUROVISION SONG CONTEST.

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