Sabato 18 febbraio, alle ore 18.00, Salvatore Gelsi presenterà il suo nuovo libro “Mantova. Una città davanti allo schermo” al Cinema Brazil, in via Roma 4 a Bancole di Porto Mantovano (MN).
Con l’autore dialogherà il giornalista Gilberto Scuderi.
All’alba del XX secolo, dal lontano: Lumière ed Edison tra mimi, burattini e danze al Teatro Andreani. A Carnevale e per Sant’Anselmo: i baracconi cinematografici, tra giostre, spettacoli circensi, incantatori e belve feroci. I primi cinematografi: Roi Soleil, Eden cine Max, Bios, Virgilio, Teatro Sociale, e dopo gli altri, Apollo, Oberdan, Corso, Ariston, Mignon. I cinema parrocchiali. Le arene estive. Andare al cinema nei settanta comuni della provincia. Le origini della critica cinematografica. L’esercente di cinema. Le camicie nere e il cinema dei GUF e della GIL. Spettatori sotto le bombe. L’entusiasmo del dopoguerra. I circoli del cinema. Banditi sullo schermo e accoltellamenti, furti e rapine in sala. Film tagliati o con titoli diversi. I film vietati ai sedici, poi ai diciotto. Quando arriva la TV e si disertano le sale, ma ci si ritorna per Lascia o Raddoppia? Platea o galleria? I documentari e i cinegiornali che vedono protagonista la città. Zavattini, Don Camillo, Sophia Loren, Totò, Gassman e Tognazzi, Bertolucci e Pasolini ecc. ecc. sono stati qui. La stagione del boccaccesco e del porno. Caroselli e rally. Drive-in e Onirica. Tutti i film girati nel Mantovano e personaggi “mantovani” come: i Campogalliani, Guido Aristarco, Dino Villani, il conte Nuvoletti, Olga Villi, Emma Danieli, Giuliana Berlinguer e altri. Fino alla domanda: spettatore dove sei finito? O come si diventa videodipendente.
SALVATORE GELSI, dai cinque ai sedici anni è vissuto a Bologna sopra il cinema estivo Cristallo. D’estate ovviamente tutte le sere un film, o lo vedeva dalla finestra, o scendeva giù. In media durante quegli anni erano tre o quattro la settimana, il padre fanatico del western americano, la madre della commedia. In seguito, la passione diventa studio, dopo la laurea in filosofia e psicologia, per occuparsi di sociologia del cinema all’Università di Ferrara. A Mantova è stato tra i fondatori del Mantovafilmfest. È autore di molti saggi (massmedia, cinema e televisione, storia sociale e alimentazione) in particolare: Mantova al cinematografo, 100 anni di cinema dal Mincio al Po (Mantova 1995), Ciak si mangia (Tre Lune, 2000), Lo schermo in tavola (Tre Lune, 2002), A tavola con Hitchcock (Tre Lune, 2004), Lo schermo dell’architetto (Tre Lune, 2007), A pelle nuda. Corpo sesso e pornografia nel secolo del cinema (Milano 2013), Mangiafilm. Dizionario enciclopedico della cucina al cinema (Tre Lune, 2015). Con il passare dell’età, insieme a Roberto Rossetti, firma una serie di polizieschi: L’oro non dimentica. Bologna 1957 (Radici Future, 2019), Un Po d’odio. Mantova 1960-1961 (Il Rio, 2021), La strada dei sogni infranti. Brennero, Natale 1962 (Il Rio, 2022), Nebbia nera (Radici Future, 2022).