RICCARDO PITTIS con LASCIATEMI PERDERE a CARPI, sabato 11 marzo, Circolo Guerzoni

NAZZPRO – SPORT&MORE ospita RICCARDO PITTIS per la presentazione del suo libro LASCIATEMI PERDERE, sabato 11 marzo alle ore 17:00 presso il Circolo Guerzoni via Genova, 1 di Carpi (MO). A condurre l’evento il giornalista Pierluigi Senatore.

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

RICCARDO PITTIS è stato uno dei più forti giocatori del basket italiano nel periodo dalla metà degli anni Ottanta fino ai primi anni Duemila. Soprannominato “Acciughino” per la magrezza che lo contraddistingueva, soprattutto negli anni milanesi all’Olimpia, dal 1993 ha indossato la maglia della Pallacanestro Treviso, chiudendo la propria carriera nella città veneta. In carriera ha vinto 7 campionati, 6 coppe Italia, 3 supercoppe, 2 coppe dei campioni, 1 coppa Intercontinentale, 1 coppa Korać e 2 coppe Saporta e, con la maglia della nazionale, ha portato a casa due medaglie d’argento agli Europei e un oro ai Giochi del Mediterraneo. Conclusa la carriera sportiva Pittis ha provato a reinventarsi come imprenditore, raccogliendo una serie di rocamboleschi insuccessi, prima di trovare la sua vocazione: oggi è un apprezzato speaker motivazionale, coach e consulente che collabora con alcune delle più grandi e prestigiose aziende, mettendo al servizio degli altri la sua esperienza di uomo e di sportivo. Ha scritto per ROI Edizioni Lasciatemi perdere.

Lasciatemi perdere è la storia di un ragazzo cresciuto in una famiglia come tante nell’Italia degli anni Settanta e destinato a diventare un’icona degli anni d’oro della pallacanestro italiana. Dopo un’infanzia spensierata, la vita di Riccardo è rivoluzionata dalla scoperta del basket. Da quel momento ha una sola priorità: vincere. A questa missione sacrifica tutto e le grandi imprese con la maglia dell’Olimpia Milano, della Pallacanestro Treviso e della nazionale gli danno, come a ogni campione, l’illusione di poter evitare la sconfitta. Ma anche i sogni più grandi sono destinati a tramontare, così, chiusa la carriera da giocatore, Pittis scopre che oltre il campo da gioco c’è un mondo dove la meritocrazia non sempre ha la meglio e la sua devozione alla dea vittoria non basta, perché sconfitta e fallimento sono componenti inevitabili dell’esistenza. Con umorismo e grande lucidità, Pittis condivide il suo percorso di crescita interiore e professionale, che lo ha portato a trovare una nuova vocazione e gli ha insegnato che la sconfitta può essere una maestra preziosissima.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.