RASPELLI, IL TRIBUNALE SENTENZIA: Il concorso maschile IL PIÙ BELLO D’ITALIA è quello di Silvio Fasano. Ad aprile il via alle selezioni, finale ad agosto ad Alassio

Il principale concorso di bellezza maschile, “Il + (o più) Bello d’Italia”, ha visto confermato il suo unico e definitivo “patron” storico: Silvio Fasano, giornalista e fotoreporter  di Alassio.

Si è conclusa infatti,  qualche giorno fa con la pubblicazione  delle  motivazioni  della sentenza,  anche la vicenda processuale,  al Tribunale  di Savona (giudice Alberto Amerio), che ha visto imputata  Donatella  Gandolfo, socia  di Carlo Mighetti,   già   processato   e   pregiudicato   penalmente   per   fatti   analoghi il 17 giugno scorso dalla giudice Fiorenza Giorgi.

Quindi, anche   la partner di Carlo  Mighetti è stata infatti condannata il 7 marzo scorso per diffamazione:   i   due,   con   lettere   e   post sui   social,   per   un   decennio   hanno   perseguitato   locali,   comuni   e personalità dello spettacolo, asserendo la validità di un loro marchio decaduto .

Lo dicono espressamente le due sentenze. Da anni, diffamavano Silvio Fasano (creatore del concorso col fratello Antonio sin dal 1979) e formulavano minacce di richieste di danni.   Al processo hanno   testimoniato carabinieri, sindaci, funzionari comunali, artisti ed impresari di spettacolo, confermando tutti la campagna denigratoria svolta, a danno di Fasano, da Carlo Mighetti e  Donatella Gandolfo.

Pesanti multe ed un risarcimento a Fasano di cinquemila euro sono state inflitte, ed   ora   il   concorso   ha   finalmente   un   chiaro   assetto organizzativo, mentre Mighetti non ha più alcun titolo per organizzare l’evento in nessun luogo, essendo il suo vecchio marchio decaduto per mancato rinnovo.

Carlo Mighetti, nonostante non fosse più titolare del marchio sin dal la scadenza del 2015 non più rinnovata, assieme alla Gandolfo (da lui nominata “direttore generale”), continuava a diffamare sino i giorni nostri. Recita un passo del giudice :<<…il Mighetti non era più titolare del marchio ed anzi dal gennaio 2021 il solo Fasano ne era diventato detentore>>

Silvio Fasano chiederà ai due e ai loro aventi causa, con un apposita causa civile, i danni davvero ingenti prodotti, per anni, dai denigratori, e la sentenza sottolinea l’intensità lesiva, al limite dell’ossessività, delle iniziative della coppia, come hanno testimoniato anche i  Carabinieri locali.

Si apre una stagione di ulteriore rilancio per il concorso  di  Fasano,   che  la  giustizia  ha  liberato  dai   due singolari rivali.

Da aprile si svolgeranno le selezioni in tutta Italia e poi la consueta finalissima, ad agosto, nella cornice della città di Alassio con la singolare formula del binomio “bellezza e gusto” che vede partecipe Edoardo Raspelli e tanti VIP ed artisti italiani.

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