Notte – Due coniugi rievocano in maniera diversa il loro primo incontro. L’uomo dal fiore in bocca – opera di Pirandello datata 1023, un uomo afflitto da epitelioma incontra un viaggiatore; sono le opere che vanno in scena il 29 e 30 aprile e il 6 e 7 maggio, al Teatro Minimo di Mantova, per la regia di Valter Delcomune.
Regia Valter Delcomune
Notte
Uomo: Valter Delcomune
Donna: Marisa Taffelli
L’uomo dal fiore in bocca
L’uomo dal fiore in bocca: Fiorenza Bonamentii
L’avventore: Valter Delcomune
Scena e costumi Franco Ubezio
Collaborano: Sergio De Marchi Vanda Demarchi Sandro Boninsegna Franco Ubezio
L’uomo dal fiore in bocca, di Luigi Pirandello – Scritta nel 1923 e ricavata dalle novelle Caffè notturno o La morte addosso, l’opera fu rappresentata a Roma il 21 febbraio 1923. Quando la compagnia si trasferì a Milano, il 10 giugno dello stesso anno, in uno spettacolo “sintetico”, con balletti e altre opere, successe il finimondo.
Un uomo affetto da un epitelioma, “il fiore in bocca”, incontra un viaggiatore che ha perso il treno ed è seduto al caffè notturno in attesa del prossimo. Con costui l’uomo intavola un dialogo, che per la verità è più un monologo di grande intensità e drammaticità. Nelle sue parole, oltre alla certezza della morte imminente, le sue impressioni, il senso di preziosità della vita anche negli aspetti più insignificanti, il rimpianto e il dolore per la vita che gli sta sfuggendo.