BIGNOTTI, PRESIDENTE DEL CONSORZIO GARDA CHIESE: “OTTENUTO L’OBIETTIVO DI CONIUGARE DISTRIBUZIONE IRRIGUA, SICUREZZA IDRAULICA E TUTELA AMBIENTALE”
Nella mattinata di venerdì 19 maggio, alla presenza delle autorità, si è svolta la cerimonia di inaugurazione dei lavori di riqualificazione ambientale del canale Osone svolti in territorio comunale di Castellucchio dal Consorzio di bonifica Garda Chiese grazie a un contributo regionale di 200mila euro.
Erano presenti per il Consorzio il presidente Aldo Bignotti e il direttore generale ing. Paolo Magri, l’assessore regionale all’Ambiente e Clima Giorgio Maione, il sindaco Romano Monicelli, il presidente della Provincia Carlo Bottani, il presidente del Parco del Mincio Maurizio Pellizzer, il presidente di ANBI Lombardia Alessandro Rota e il professore dell’Università degli Studi di Milano Alessio Cislaghi.



L’intervento di riqualificazione ambientale ha permesso di riportare il corso d’acqua nel suo alveo originario, il cui percorso era stato deviato e reso rettilineo per motivi di regimazione nel Dopoguerra. Tali interventi, risalenti a diversi decenni fa, avevano modificato profondamente la natura dell’Osone, portando alla rettifica di numerose anse, all’incremento della pendenza e, quale conseguenza, aumentando la forza erosiva dell’acqua. Tutto ciò aveva portato in molti tratti alla perdita degli habitat originari, a una banalizzazione del paesaggio circostante e, non bastasse, alla creazione di numerose frane, all’allargamento incontrollato dell’alveo e alla verticalizzazione delle sponde. La situazione di degrado era divenuta anche fonte di pericolo per il personale addetto alla manutenzione, poiché in molti punti non esisteva più lo spazio sufficiente per il transito dei mezzi in sicurezza.





I lavori da poco conclusi, e oggi inaugurati, hanno permesso la riattivazione di un antico meandro del canale Osone, la riqualificazione delle sponde degradate, la creazione di un’area boscata in sponda sinistra e interventi localizzati di ripresa delle frane con tecniche di ingegneria naturalistica; ciò ha permesso di valorizzare dal punto di vista ambientale un tratto di fiume degradato, migliorando al contempo la sua funzionalità idraulica. La valorizzazione del tratto di corso d’acqua consentirà inoltre una migliore fruizione da parte della cittadinanza, visto il vicino contesto urbano e la presenza di percorsi ciclopedonali nelle vicinanze.
Il progetto è costato € 200.000 ed è stato finanziato dall’Assessorato Ambiente e Clima di Regione Lombardia su proposta di ANBI Lombardia e realizzato dal Consorzio di Bonifica Garda Chiese in collaborazione con il Comune di Castellucchio, il quale ha messo a disposizione un’area per la realizzazione della fascia tampone a ridosso del canale.




“In passato – afferma il presidente del Consorzio Garda Chiese, Aldo Bignotti – a fronte dell’efficienza idraulica si è avuto spesso un impoverimento del paesaggio e del contesto agricolo. Oggi il Consorzio, con il supporto di Regione, di ANBI Lombardia e dei Comuni del territorio, vuole provare a invertire questa tendenza, coniugando la distribuzione irrigua, la sicurezza idraulica e la tutela ambientale e mettendo in campo la cosiddetta “manutenzione gentile” dei corsi d’acqua: studi effettuati recentemente da alcuni Consorzi italiani hanno evidenziato come l’esecuzione di interventi di sicurezza idrogeologica di questo tipo comportino benefici non solo per gli ecosistemi acquatici locali, ma anche per l’ambiente nel suo complesso. L’intervento di riqualificazione dell’Osone è un esempio emblematico di come le tematiche di sicurezza idraulica e di tutela ambientale non siano antitetiche, ma possano rafforzarsi a vicenda: se da un lato il consolidamento strutturale dell’alveo migliora il deflusso delle acque e quindi la sicurezza per la popolazione di Castellucchio, dall’altro la ricostruzione dell’andamento sinuoso del corso d’acqua e la messa a dimora della vegetazione autoctona ricreano quell’ambiente fluviale di pianura ricco di acqua e di biodiversità che arricchisce il patrimonio paesaggistico in cui viviamo, e che aumenta la capacità di autoregolazione del corso d’acqua. E infine, non meno importante, aumenta la fruibilità dell’ambiente, perché grazie alla realizzazione del percorso ciclabile e della cartellonistica esplicativa la popolazione potrà vedere in prima persona e approfondire la conoscenza del territorio e degli ecosistemi che lo popolano”.