Sostenere i consumi di carne bovina, promuovere i valori nutrizionali della carne rossa lombarda, garantire la tracciabilità del prodotto anche quando è trasformato e diventa un ingrediente di altre preparazioni alimentari, rilanciare un comparto che a livello nazionale vale alla stalla circa 3 miliardi di euro e che conta quasi 87mila allevamenti in Italia, per una produzione di 2,41 milioni di capi bovini da carne.
È questa la missione del Consorzio Lombardo Produttori di Carne Bovina, una realtà che vanta 346 soci, 432 allevamenti per un patrimonio zootecnico intorno ai 95.000 capi, e che organizzerà il prossimo 16 settembre a Castel Goffredo il 1° Festival della Carne Rossa Lombarda.
“Sarà un evento rivolto alle famiglie e ai consumatori, un momento conviviale che parte dall’aperitivo e termina con la cena – spiega il presidente del Consorzio Lombardo Produttori di Carne Bovina, Primo Cortelazzi -. Il menù, elaborato dallo chef stellato Alessandro Bianchini del Relais La Casina di Cavriana, sarà naturalmente a base di carne rossa, declinata in modo da proporre piatti gustosi, semplici da realizzare, sani ed equilibrati e per tutte le tasche”.
L’obiettivo è quello di rilanciare i consumi di carne bovina e porre un freno alle fake news che sistematicamente cercano di screditare un comparto, come quello della zootecnia da carne, che è al contrario fondamentale per un’agricoltura in equilibrio con l’ambiente.
Al 1° Festival della Carne Rossa Lombarda il 16 settembre, dalle 19:00, Associazione “Parco Amici Miei”, contrada Poiano Sopra 54, Castel Goffredo (Mantova), parteciperà anche la biologa nutrizionista Cecilia Valenti, docente del Master di Alimentazione e Nutrizione Umana a Lugano, per divulgare le caratteristiche nutrizionali della carne rossa e il ruolo insostituibile nell’ambito di una dieta equilibrata.
Sul fronte della cucina, inoltre, la carne bovina è da sempre parte integrante delle tradizioni culinarie italiane, può essere preparata in diversi modi e, grazie anche ai diversi tagli che possono essere impiegati, con una spesa pro capite non eccessiva.
L’assessore Beduschi: qualità e sostenibilità contro fake news. “Il Festival della Carne Rossa – commenta l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste Alessandro Beduschi – è una grande occasione per ribadire che i nostri allevamenti garantiscono ai consumatori un prodotto di grande qualità e allo stesso tempo dimostrare che in Lombardia la sostenibiltà dell’agricoltura è nei fatti e viene fatta conoscere in modo trasparente. È la migliore risposta agli attacchi e alle demonizzazioni spesso orchestrati ad arte da chi è interessato a colpire un’eccellenza e un intero settore fondamentale per la nostra economia”. A metà ottobre, poi, “convocheremo un tavolo regionale della carne bovina, perché dobbiamo rilanciare la filiera in Italia, dove il tasso di autoapprovvigionamento è appena del 40 per cento”, prosegue Beduschi.
Il disciplinare di prodotto per la ristorazione. Nel corso della conferenza stampa il Consorzio Lombardo Produttori di Carne Bovina ha presentato il disciplinare di prodotto dedicato per la ristorazione e l’agriturismo, così da completare il percorso di tracciabilità e certificazione anche in caso di utilizzo della carne bovina all’interno di prodotti trasformati a base di carne.
“Per ogni singolo ristorante o agriturismo verrà rilasciato uno specifico Qr Code – spiega il Consorzio Lombardo Produttori di Carne Bovina – che permetterà ai consumatori di conoscere dove l’animale è nato, dove è stato allevato, macellato, come è stato nutrito, oltre alle informazioni sul livello di sostenibilità dell’allevamento e di benessere animale, così da garantire famiglie e consumatori anche nel caso in cui la carne sia un ingrediente e non il piatto principale e per fornire informazioni reali e non fake news”.
Una indagine sui consumatori. Nel corso del 1° Festival della Carne Rossa Lombarda il Consorzio Lombardo Produttori di Carne Bovina distribuirà un questionario per conoscere le abitudini di consumo della carne rossa, i cui risultati saranno elaborati dall’Osservatorio nazionale sui Consumi delle Famiglie dell’Università di Verona.