Demoni, Angeli e Social-Pedagogia Hacker con Carlo Milani e Angese Trocchi alla scuola Pomponazzo per Festivaletteratura

Servizio di Paolo Biondo

Il Festivaletteratura è cultura, ma è anche formazione soprattutto quando si parla delle nuove tecnologie di comunicazione. I social media, infatti, sono stati al centro di un incontro avvenuto ieri mattina alla scuola Pomponazzo con la partecipazione di due esperti dell’Associazione Circe; Carlo Milani e Angese Trocchi.

I due hacker hanno interagito con i giovani presenti partendo da questo presupposto: “Demoni, Angeli e Social – Pedagogia Hacker”, e invitandoli a vivere una sorta di esperienza estemporanea entrando nel sito del Centro Internazionale di Ricerca per le Convivialità Elettriche.

“Da dire sui social v’è parecchio, – sottolinea Carlo Milani – ma pochi sanno realmente cosa c’è tra le persone ed essi. Si tratta di un insieme di emozioni, ansie, frustrazioni ed eccitamenti; in definitiva tutto ciò che riguarda l’umano si riversa dentro a questi contenitori e torna fuori moltiplicato e rimescolato. I social media non hanno nulla di male di per sé se non il fatto che sono di proprietà di multinazionali e noi non sappiamo cosa succede li dentro; non sono ispezionabili, non sono sottoposti al vaglio pubblico, alla possibilità delle persone di comprendere perché arrivano determinate notizie e non altre. Quello che cerchiamo di fare è quello di sollevare un po’ questo velo e capire come noi umani ci comportiamo con questi sistemi”.

“Tanto i giovani quanto gli adulti – spiega Agnese Trocchi – vivono in modo pressoché simile la relazione con i dispositivi digitali e le piattaforme social. L’adulto pensa di essere immune alla manipolazione attraverso i social, ma lo spaventa l’idea di essere controllato. Il giovane invece se da un lato è abituato al controllo è più attento al tema della manipolazione. Quel che noi puntiamo a fare, quindi, è capire come funzioniamo in relazione con questi strumenti”. Paolo Biondo

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