L’ ADAF (Associazione d’Arte Figurativa di Mantova) approda domenica 5 novembre in Rocca Palatina.
Essa è nata alla fine degli anni Settanta, sotto la direzione di Dante Spelta.
Ne sono stati poi docenti, dalla metà degli anni Ottanta in poi, Lorella Salvagni, Anna Moccia, Romano Marradi, Franco Bassignani, Aldo Falchi, Renata Casarin e Demetrio Basile.
ENZO ARPAIA, FRANCESCO CARNIELLI, GIULIANA CRISTANINI e MARISA MACALUSO porteranno in mostra i risultati di questa bella, lunga esperienza che si iscrive a buon diritto nella storia della moderna arte figurativa mantovana – visitabile sino al 26 novembre.
Il pomeriggio alla Postumia prosegue con la presentazione dell’opera “LETTERE NON SPEDITE” della scrittrice ucraina OKSANA STOMINA Poesia d’amore e di guerra da Mariupol, Ucraina (Gilgamesh Edizioni) con la partecipazione di ANDREA GARBIN – direttore della Collana “Le zanzare” – e della traduttrice MARINA SORINA.
“Le guerre di MAMERTO PREGNACA”
a cura di SERGIO LEALI, con le divise militari indossate da Mamerto e con gli attori della Compagnia teatrale “I bei putei” di Acquanegra s/Chiese che interpreteranno gustosi stralci del suo diario con il patrocinio dell’<ASSOCIAZIONE CURTATONE E MONTANARA” e del MU.DRI – Museo diffuso del Risorgimento
Letture dal diario di guerra di Mamerto Pregnaca di Castelnuovo Asolano
Mamerto Pregnaca era originario di Castelnuovo Asolano, dove nacque l’11 novembre 1838 e vi morì il 21 dicembre 1918.
Ha combattuto nella guerra del 1859 sotto l’esercito austriaco, nel 1860- 1861 vestendo la divisa del regno di Sardegna e nel 1866 quella del re d’Italia Vittorio Emanuele II. Ha lasciato un interessantissimo Libretto di memorie nel quale sono descritti in modo dettagliato, oltre a notizie di carattere storico, anche i numerosi luoghi stranieri e italiani dove la sua colonna sostava durante i vari trasferimenti. Accanto a piacevoli e a volte esilaranti descrizioni della vita al campo e di come le popolazioni accoglievano i soldati liberatori vi sono pure narrazioni di avvenimenti tragici, poco noti, ai quali ha assistito.
Per la lettura sono stati estrapolati i passi più interessanti conservando i molteplici errori grammaticali e di scrittura perché, correggendoli, si sarebbe intaccata la spontaneità del racconto.