Una serata doppiamente nel segno di Bill Frisell. Icona vivente della chitarra jazz, martedì 21 novembre Frisell si esibirà in concerto per il Bologna Jazz Festival al Teatro Duse (ore 21:15) in trio con Thomas Morgan al contrabbasso e Rudy Royston alla batteria.
Come opening act, a inizio serata saliranno sul palco per un breve set gli Unscientific Italians: undici musicisti che, sotto la direzione del pianista Alfonso Santimone, da ben quindici anni rielaborano in maniera creativa le musiche di Frisell. Il concerto è realizzato in collaborazione con il Gruppo Hera.
Bill Frisell (nato a Baltimora nel 1951) è uno dei guitar heroes del jazz dagli anni Ottanta a oggi.
Su raccomandazione di Pat Metheny, il suo esordio discografico avviene per l’etichetta ECM, che gli permette di esprimersi sia come leader che come chitarrista ‘della casa’ (in particolare per Paul Motian e Jan Garbarek). Seguono poi gli anni della maturità con l’etichetta Nonesuch, che lo vedono trasformarsi nel campione della svolta postmoderna della musica improvvisata. Frisell è riuscito a raggiungere una fama planetaria pur essendo a tutti gli effetti un avanguardista (indimenticabili le sue partnership con John Zorn e Tim Berne). Attratto da collaborazioni con le star del rock (Ginger Baker, Marianne Faithfull, Elvis Costello) e dalle musiche per il cinema (memorabili le sue sonorizzazioni dei film di Buster Keaton), ha poi imboccato una strada decisamente personale, esplorando le radici della musica americana (country, bluegrass) con i mezzi espressivi dell’improvvisazione jazzistica.
Finalmente libero dagli stringenti vincoli discografici della sua storica etichetta, Bill Frisell negli ultimi anni si è abbandonato a una più frequente documentazione delle sue innumerevoli band e scorribande musicali, con i loro contrasti espressivi a tinte forti: musica metropolitana a braccetto con sonorità rurali, postmodernismo e primitivismo come due vicini di casa, stilemi di genere estremamente definiti e improvvisi pastiches nei quali gli stili vengono bellamente frullati assieme, un effetto ping pong tra sperimentazione e tradizione. Frisell è tra l’altro uno dei pochi maestri che sanno trasformare l’avanguardia in una esperienza d’ascolto dal coinvolgimento e la fascinazione immediati.
L’affiatamento con due collaboratori di lunga data come Thomas Morgan e Rudy Royston è tale che assieme a loro Frisell può indirizzare la propria musica in ogni direzione con la massima spontaneità. Con questo trio il chitarrista può affrontare il suo immenso repertorio originale ma anche i suoi prediletti standard folk e popular. Le esecuzioni sono ricche di interazione, rilassate come una conversazione tra amici che in qualunque istante può impennarsi in grooves trascinanti.
Unscientific Italians fu tenuto a battesimo nel 2008 in occasione di una piccola rassegna organizzata dal Centro d’Arte di Padova. Tempo di debuttare e, come spesso accade a produzioni originali ed elaborate, finiva già nel proverbiale cassetto. Ma il programma musicale era troppo appetitoso e l’organico artistico troppo ben congegnato perché fosse buttata via la chiave. E finalmente, nel 2019, scoccò l’ora della rinascita. Nonostante nel frattempo fosse passato un decennio, il revival conservava un organico quasi identico all’originale (con l’uscita dal cast di Achille Succi e Mauro Ottolini), con l’identikit orchestrale di una all stars che raccoglie i più autorevoli esecutori di quella fervida scena jazz che non è assolutamente mainstream ma che non è neanche votata alla radicalità. Sotto la direzione di Alfonso Santimone, giovani talenti o professionisti affermati che siano, sono tutti modernisti pronti a ogni evenienza, caratteristica imprescindibile quando si tratta di suonare la musica di Bill Frisell, riarrangiata in maniera da mettere in risalto sia le interazioni solistiche che quelle collettive, sviluppandone gli aspetti strutturali e timbrici.
Il progetto è documentato su due album pubblicati da Hora Records (2021 e 2022).
Il Bologna Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Bologna in Musica con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Bologna Città della Musica UNESCO, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Carisbo, Gruppo Unipol, Coop Alleanza 3.0, TPER, Città Metropolitana di Bologna, del main partner Gruppo Hera e con il sostegno del Ministero della Cultura. Il BJF fa parte di Jazzer powered by Gruppo Hera.
Informazioni: Associazione Bologna in Musica
tel.: 334 7560434 | email: info@bolognajazzfestival.com | www.bolognajazzfestival.com
Biglietti:
Platea, galleria I 39,50 euro; galleria II 34 euro
I biglietti sono soggetti a diritto di prevendita
Riduzioni*:
Riduzione del 20% riservata a: soci Bologna Jazz Card; giovani under 26
(i soci BJC possono prenotare, esclusivamente tramite il BJF, anche nei giorni precedenti)
Riduzione del 10% riservata a:
-soci COOP, soci Touring Club, abbonati annuali TPER, possessori della Card Cultura
-abbonati Duse
Studenti del Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna e del Liceo Musicale “L. Dalla” di Bologna: prezzo speciale 10 euro (solo su prenotazione e con acquisto la sera stessa presso il teatro)
Tutti i biglietti soggetti a riduzione sono acquistabili, anche in prevendita, solo presso le biglietterie del Teatro Duse e Arena del Sole presentando il titolo che ne da diritto.
*Le scontistiche non sono cumulabili
Prevendite:
– sul sito www.vivaticket.it e su tutto il circuito VivaTicket
– presso le biglietterie di Teatro Arena del Sole e Teatro Duse