PIUBEGA TI ASPETTA NELLA SUA BETLEMME

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di Paolo Biondo

Fervono i preparativi a Piubega per l’edizione 2015 del “Presepe Vivente” un appuntamento che sin dalla sua “prima”, avvenuta nel lontano 1986, ha saputo richiamare l’attenzione di tantissimi appassionati.

Inoltre l’evento piubeghese, che da qualche anno a questa parte è allestito dall’associazione “Amici del Presepe Vivente”, ha assunto i contorni di proposta di respiro nazionale in quanto la sua popolarità ha raggiunto anche le comunità di territori di tantissime zone del Paese.

I primi a credere in questo progetto furono i responsabili della sezione Avis di Piubega che s’impegnarono da un lato nell’individuazione delle persone alle quali affidare i vari ruoli e dall’altro di predisporre l’area all’interno della quale ricreare la Betlemme di quel tempo.

Successivamente in cabina di regia entrarono i volontari della locale parrocchia che con il passare degli anni comprendono la necessità di coagularsi sono un denominatore unico ovvero “Gli Amici del Presepe Vivente”. Costoro, sempre in collaborazione con la parrocchia, già da fine estate sono al lavoro l’ideazione, la creazione, la rappresentazione e la divulgazione del progetto.

Caratterizzata fin dagli inizi dall’attenzione e dall’accuratezza con cui viene realizzato l’appuntamento si è man mano evoluto, cambiando ultimamente anche location per radicare maggiormente tra la comunità del piccolo borgo e il suo presepe, fino a diventare uno dei più grandi e apprezzati d’Italia.

Nel Presepio Vivente, dalla scorsa edizione predisposto lungo le vie e nelle piazze principali del paese, le scenografie vengono tutte realizzate per l’occasione: accade così che nel volgere di circa due mesi i giardini pubblici e le piazze del paese si trasformino in una piccola Betlemme con tanto di deserto, di laghi, case, capanne e da quant’altro serve per ricreare i paesaggi tipici della natività su un totale di circa 6 kmq di superficie utilizzata.

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Al fianco delle classiche “rievocazioni” quali la natività, la sinagoga, il castello di Erode, i pastori, i pescatori e gli accampamenti arabi, vengono proposti personaggi forse più attuali, ma pur sempre affascinanti e ricche di significato in un contesto simile quali: le lavandaie, il fabbro, l’arrotino, il falegname, il fornaio, le tessitrici.

Durante le rappresentazioni le varie comparse svolgono i loro lavori con perizia e con la massima cura dei particolari: molti dei lavori eseguiti trovano origine nella tradizione padana. Più di 250 sono le comparse che danno vita alle circa 30 attività. Nella parte del Bambino Gesù si alterneranno tre bambini di età compresa tra i sei mesi e un anno.

Più di 50mila visitatori mediamente visitano il Presepio Vivente di Piubega durante le rappresentazioni, tenute nei giorni festivi fra Natale e il 6 gennaio.

L’edizione 2015 ha già un suo copione ben definito che consente al visitatore di sentirsi protagonista attivo della scena.

Egli partendo dalla principale via Marconi con la tipica figura del Censore percorrerà un pittoresco vicolo che porta alla piazza del mercato dove sapienti figuranti animeranno il commercio povero con frutta, verdura, spezie, cibarie in genere, cesti e quant’altro necessario per il sostentamento delle famiglie dell’epoca. Continuando il suo “peregrinare in cerca della grande luce” il visitatore incontra le lavandaie, le pescivendole e giunge nella seconda piazza del ricostruito villaggio. Qui incontra il mugnaio intento alla macina del suo mulino, il fornaio impegnato a trasformare in pane il suo sapiente lavoro, il casaro e i suoi formaggi, l’impagliatore di sedie e altri artigiani impegnati in lavori manuali. Il percorso lungo i vicoli continua attraverso giardini, anfratti e portoni in cui si incontrano mendicanti, chiromanti e varie figure della vita quotidiana. Con l’approssimarsi della capanna il visitatore incontra le fabbricanti di candele, un gruppo di famiglie e la locanda, luogo di ristoro per la città e per i visitatori. Più avanti una delle figure più attese della rappresentazione: il fabbro e le sue artistiche creazioni in ferro battuto. Prima di giungere ai piedi della vecchia mangiatoia vi avrà modo di ammirare la sinagoga ricca di sapienza e cultura. Accanto ad essa la tessitrici e più avanti il gruppo dei falegnami, figura tanto cara al Presepio.

Il cammino porta il visitatore poi nella piazza ricca dominata da una possente torre e da un importante colonnato: in essa troviamo le guarnigioni dei soldati, l’usuraio e figure a sorpresa.

Passando sotto l’arco della torre si esce dalla città e si arriva nella parte povera, dove le sapienti mani dei costruttori hanno pensato al lago con i pescatori, agli accampamenti dei pastori e alle case dei contadini.

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Ed ecco, ci siamo: la in fondo, isolata, vi è la capanna della natività che accoglie il Bambin Gesù e la Sacra Famiglia, ma che vuole, al tempo stesso, accogliere tutti coloro che vorranno affermare “Io, c’ero”.

PROGRAMMA:

Martedì 24 dicembre:

ore 23.00 – Santa Messa

ore 24.00 – apertura presepio

ore 01.00 – chiusura presepo

Mercoledì 25 dicembre:

ore 16.00 – apertura presepio

ore 19.00 – chiusura presepio

Giovedì 26 dicembre:

ore 16.00 – apertura presepio

ore 19.00 – chiusura presepio

Domenica 29 dicembre:

ore 16.00 – apertura presepio

ore 19.00 – chiusura presepio

Domenica 5 gennaio:

ore 16.00 – apertura presepio

ore 19.00 – chiusura presepio

Lunedì 6 gennaio:

ore 16.00 – apertura presepio

ore 17.00 – arrivo re Magi

(foto d’archivio web)

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