COLDIRETTI MANTOVA – 8 MARZO: PIÙ DONNE IN AGRICOLTURA AGRICOSMESI, MULTIFUNZIONE E LA PASSIONE COME INGREDIENTE

Cresce il numero di imprese agricole guidate da giovani donne: +5,4% nel 2017, pari a 794 realtà in Lombardia, come emerge da un’elaborazione di Coldiretti in occasione della Giornata Internazionale della Donna, su dati Camera di Commercio di Milano rispetto alla rappresentanza femminile under 35 nei campi, nelle stalle e negli agriturismi.

Alice Perini

Alice Perini

In pratica – sottolinea la Coldiretti – in agricoltura una impresa giovanile su quattro viene gestita da ragazze. In Lombardia le imprese agricole in rosa sono oltre 10.000. Tendenza positiva anche nel Mantovano, dove le donne rappresentano il 20% delle imprese agricole totali: oltre 1.600, dietro Brescia e Pavia, contro le 1.526 del 2016.La parola d’ordine è “multifunzione”, coniugata con fantasia e una buona dose di diversificazione dell’indirizzo produttivo, a garanzia di una maggiore redditività nei campi.

Il trend dell’imprenditoria femminile a Mantova rappresenta un segnale positivo, che auspico possa trovare adeguata valorizzazione anche in questo periodo di rinnovo cariche in Coldiretti, dove la rappresentanza femminile potrà essere maggiormente intensificata – commenta Erminia Comencini, direttore di Coldiretti Mantova -. La donna deve appropriarsi di un ruolo attivo all’interno dell’organizzazione, per dare il proprio contributo di idee, motivazioni, determinazione ed equilibrio”.

Qui di seguito, indichiamo tre aziende agricole mantovane guidate da donne.

Alice Perini di Villimpenta. Ha puntato sull’agri-cosmesi Alice Perini, 31 anni, dal febbraio 2016 titolare di un’azienda agricola a Villimpenta, che è cresciuta nei settori delle erbe aromatiche e dell’apicoltura. Per lei, l’agricoltura è stata una scelta di vita: mamma segretaria, papà artigiano, la passione per la natura e l’attività all’aria aperta l’ha portata a scegliere di portare avanti l’attività del nonno materno.

“Oggi coltiviamo su una superficie di 5.000 metri quadrati lavanda, issopo e rosmarino, che vengono essiccate e inviate in un laboratorio che estrae l’olio essenziale per la produzione di bagno schiuma, creme per il corpo o il viso, oppure un unguento balsamico – racconta Alice -. Con la lavanda, in particolare, si ottiene acqua aromatica, impiegata per detergere la casa o per stirare, ma anche gelatina da abbinare ai formaggi stagionati o per i dolci da forno”.

Nell’azienda (presto online il sito www.agricolaperinialice.it), Alice Perini produce anche miele, con 10 arnie, destinate ad aumentare per rispondere alla richiesta dei clienti, melograno e piccoli frutti, grazie a 400 piante di lamponi, more e mirtilli. “Vendiamo i frutti al dettaglio al punto di Campagna Amica in piazza Broletto a Mantova, ma stiamo pensando anche di approdare a Cerese, dove si tiene il mercato tutti i sabati in piazza del Comune – afferma -. Una parte, invece, serve per la produzione di confetture e succhi”.

Anche i 3,5 ettari destinati al seminativo sono all’insegna della fantasia. “Coltiviamo pisello proteico e quest’anno pensiamo di ottenere farina, grazie alla collaborazione con un mulino, e di essiccare il prodotto per le zuppe”.

“Ho lavorato in un consorzio di trasporti e per un’azienda che produce arredamento per interni – prosegue -. Non tornerei indietro”. Anzi. “Sono a metà del corso di formazione per l’onoterapia (la pet therapy con gli asini, ndr) e ho completato il corso per operatore di fattoria didattica”.

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Camilla Destro di Ponti sul Mincio. Ad un passo dalla laurea in Lingue e letteratura straniera, Camilla Destro, 26 anni, non ha dubbi: “Il mio futuro è qui”. Il “qui” è l’agriturismo Bitturelli di Ponti sul Mincio, nato nel 2001 e di cui Camilla è titolare dal novembre 2016, subentrata allo zio. “È una realtà che ho visto nascere e che desidero potenziare”.

La conoscenza delle lingue, assicura, le serve per la gestione dei clienti stranieri. “Abbiamo nove stanze per l’ospitalità e la prima colazione e il 70% dei clienti è straniero, prevalentemente del Centro e Nord Europa – spiega -. L’interesse per l’area collinare è in crescita”.

I 19 ettari dell’azienda agricola sono coltivati a cereali (mais e frumento tenero) e piccoli frutti: 6.600 metri quadrati dove crescono lamponi e ribes, raccolti per il consumo fresco o per marmellate, confetture, e dolci offerti per il breakfast morenico.

Per il futuro, l’intenzione è quella di una ulteriore diversificazione. “Vorrei ampliare il settore agricolo – annuncia Camilla – accanto all’ospitalità rurale e sto studiando le soluzioni e le colture più idonee a questo territorio. Inoltre, mi piacerebbe ampliare il segmento dei piccoli frutti e creare una filiera di trasformazione e vendita con un marchio aziendale”.

Giuseppina Guerreschi di Casaloldo. “Ho iniziato nel 1969 con questa azienda, ma provengo da una famiglia agricola e ho sempre lavorato in campagna, aiutando i miei genitori. Certo, quando ho iniziato io a Castelnuovo di Asola nei campi si usava la zappa e i trattori erano pochi, non come oggi”. A 88 anni dichiarati con orgoglio, Giuseppina Guerreschi è titolare di un’azienda di 40 ettari tra Casaloldo e Redondesco. Quaranta ettari coltivati a soia, frumento e mais, con l’aiuto del figlio Gabriele, che naturalmente si occupa dell’attività in campo, mentre lei, che cura l’orto, fa anche la nonna. Ma è informatissima su mercati, prezzi e colture, Se le chiediamo come sarà l’agricoltura del futuro, Giuseppina Guerreschi non ha dubbi: “Ci saranno macchine spaziali, ma rimarrà la passione ad animare l’agricoltura”.

 

 

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