PESCHIERA DEL GARDA – PRESEPI E SCULTURE IN LEGNO IN MOSTRA FINO AL 6 GENNAIO

Rimarrà aperta sino a domenica 6 gennaio 2018 a Peschiera del Garda, nella sala espositiva che si trova sotto il portico di Porta Brescia, la mostra dal titolo “Presepi e sculture in legno” che ospita le opere realizzate dall’arilicense Gaetano Isacchini.

L’esposizione, che dispone del patrocinio del Comune e in particolare dell’assessore alla cultura Elisa Ciminelli, è ad ingresso libero e gratuito e si può visitare dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14,30 alle 17,30. Raccontare la Natività con dovizia di particolari attraverso straordinarie lavorazioni effettuate all’interno di un tronco o di radici d’albero è di certo qualcosa che va ben oltre il tradizionale.

Se la nascita del Bambin Gesù è un momento di gioia e di riflessione, le opere di questo artista scaligero, grazie alla scelta compiuta e all’abilità nel intagliare il legno, non fanno altro che aumentarne l’intensità.

Nulla di “commerciale” sia ben chiaro, visto che quanto si può ammirare in questo contesto, circa una trentina di presepi, non è assolutamente in vendita, bensì il desiderio di uscire dagli schemi per vivere un evento che ha segnato la storia dell’uomo sino ai giorni nostri.

L’esposizione consente, infatti, al visitatore di ammirare in un susseguirsi di emozioni incredibili, radici di legno scolpite – una diversa dalle altre – con maestria e attenzione ai minimi particolari.

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Isacchini ha, in definitiva, creato villaggi abbarbicati in cima a scogliere o montagne, a seconda di quello che la sua fantasia gli stimolato. Come se non bastasse ha pure creato grotte, scalinate e colonne che sembrano essere uscite direttamente dal legno.

L’arilicense da più di quarant’anni dà voce a questo suo talento, scoperto quasi per caso, il giorno che recuperando sul lungolago di Peschiera un grosso tronco decise di trasformarlo in una scena di vita quotidiana.

E quale scena di vita quotidiana poteva assumere come testimone di un pensiero spirituale che raggiunge i massimo livelli una volta completato il lavoro se non la Natività? L’esito del suo lavoro fu tale che il desiderio di ampliare il proprio orizzonte, mantenendo quale denominatore comune la nascita del Redentore, lo portò a realizzare nel volgere di poco tempo altre tre opere. Ora, superata la soglia degli ottant’anni e dopo aver esaltato il fatto che tutto ciò che sa di quest’arte è frutto del suo talento e del suo costante impegno, Isacchini trova la forza e la fantasia per crea un presepe ogni anno.

Paolo Biondo (fotoservizio di Elena Bello)

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